Bagaglio a mano in aereo, l’Europarlamento chiede lo stop al sovrapprezzo

Dopo un’estate complicata per quanto riguarda i voli, si affaccia ora il problema del bagaglio a mano in aereo.

Per deontologia ed equidistanza non faremo nomi ed esempi, ma chiunque voli frequentemente con le compagnie low cost si sarà accorto di come funziona il meccanismo un po’ perverso.

Spesso, è vero, il costo dei voli è (o meglio, sembra) irrisorio. Ma poi si scopre che, con la tariffa standard, si può portare nell’aeromobile poco più di… se stessi. E tralasciamo la poca chiarezza di ciò che si può o non si può pretendere con un determinato tipo di biglietto, o con un certo abbonamento (di solito annuale) a condizioni extra.

La questione dei bagagli a mano in aereo

Una questione controversa, su cui ora è intervenuto il Parlamento europeo, riguarda i bagagli a mano.

In sintesi, i bagagli si dividono in tre tipologie. Ci sono quelli di grandi dimensioni, che vanno in stiva. Poi ci sono i bagagli a mano di minime dimensioni (borse e marsupi che stanno sotto il sedile davanti al passeggero). E poi c’è il canonico bagaglio a mano per aereo, che sta nella cappelliera, e che per la maggior parte delle compagnie deve pesare meno di 10 chili e misurare meno di 55x40x20 centimetri.

Dal 2017 a oggi

La questione si è aperta nel 2017, quando Ryanair ha iniziato a far applicare una tariffa extra per il trasporto del bagaglio a mano in aereo. Anche ora, la tariffa base consente di salire a bordo solo con un minimo bagaglio da porre sotto il sedile davanti al proprio.

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Da lì a breve diverse altre compagnie low cost, tra cui Eurowings, Vueling, Wizz Air e Jet2, hanno applicato lo stesso sovrapprezzo.

Ci sono state controversie legali, su cui torneremo. Vediamo ora come si è espresso l’europarlamento sul nodo del sovrapprezzo sul bagaglio a mano in aereo.

Il Parlamento europeo e il bagaglio a mano in aereo

Contro il sovrapprezzo sul bagaglio a mano in aereo si è espresso il Parlamento europeo nella giornata di mercoledì 5 ottobre.

In una risoluzione ad hoc (si tratta di un testo non legislativo), l’europarlamento ha esaminato una serie di costi poco trasparenti che vengono fatti applicare dalle compagnie aeree low cost. Che non riguardano solo il bagaglio ma, ad esempio, per chiedere il posto vicino al compagno di viaggio (non è il caso dei bambini, che devono sedere di fianco almeno a uno degli adulti con cui volano).

Sono pratiche al limite della legalità, che spesso rendono difficile la composizione del biglietto desiderato. E non di rado “regalano” brutte sorprese al check-in, quando magari è richiesta una (salata) somma aggiuntiva per una minima richiesta che si credeva già soddisfatta.

Le richieste

Le richieste del Parlamento europeo sono essenzialmente due. Che ci sia maggiore chiarezza nelle informazioni, e che ci sia una certa uniformità tra le varie compagnie low cost.

Nella risoluzione possiamo leggere che l’europarlamento “invita la Commissione a includere nella sua revisione del regolamento (Ce) n. 1008/2008 proposte volte ad affrontare le questioni che danno luogo a costi nascosti, quali l’assegnazione dei posti o la complessità delle offerte delle compagnie aeree in relazione alla loro politica in materia di bagagli, al fine di regolamentare la composizione del prezzo finale; incarica la sua presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché ai governi e ai Parlamenti degli Stati membri.”

Stop al sovrapprezzo per il bagaglio a mano

Un passaggio della risoluzione è poi dedicato al sovrapprezzo sul bagaglio a mano in aereo. Leggiamo che l’europarlamento “incoraggia la Commissione a presentare misure politiche concrete per integrare la sentenza della Cgue [Corte di giustizia dell’Unione Europea, n.d.r.] nella causa C-487/12, secondo cui i bagagli a mano non devono essere sottoposti a un supplemento di prezzo, e sottolinea la necessità di delineare la portata e i requisiti specifici del peso e delle dimensioni “ragionevoli” del bagaglio a mano nonché di affrontare la complessità delle norme delle compagnie aeree per i bagagli nel contesto della revisione del regolamento (Ce) n. 1008/2008.”

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La sentenza della Corte europea

Con questa risoluzione il Parlamento chiede di aggiornare la legislazione dell’Unione europea sui diritti dei passeggeri aerei.

In Italia c’erano già state proteste per i costi nascosti nel 2018. Allora, l’Agcm aveva accusato Ryanair di pratica scorretta, ma poi il Tar aveva dato ragione alla compagnia.

Ma per quanto riguarda la specifica questione del bagaglio a mano, la sentenza del 2014 della Corte europea citata dalla risoluzione chiarisce che si tratta di un “elemento indispensabile” dei passeggeri, a condizione (come già detto) che soddisfi “requisiti ragionevoli” in termini di peso e dimensioni.

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