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Attacco hacker nel Maine: tutti gli 1,3 milioni di residenti colpiti

Il Maine si trova al centro di una grave attacco hacker, con una violazione dei dati che ha coinvolto circa l’intera popolazione dello stato, con 1,3 milioni di residenti che hanno subito il furto delle proprie informazioni personali.

Maine, un attacco hacker coinvolge tutti gli 1,3 milioni di residenti

Lo stato americano ha pubblicato sul sito web ufficiale del governo statale, che ha evidenziato la vulnerabilità di uno strumento utilizzato dal governo. La violazione l’hanno scoperta il 31 maggio di quest’anno, con le autorità del Maine che attribuiscono l’attacco a un noto gruppo di ransomware. La violazione sarebbe avvenuta tra il 28 e il 29 maggio, quando i criminali informatici hanno sfruttato una vulnerabilità del software in uno strumento di trasferimento file di terze parti chiamato MOVEit.

Durante questo periodo, il gruppo di criminali informatici ha usato un exploit dello strumento per scaricare dati da varie agenzie governative statali. In questo modo, ha compromesso la sicurezza e la privacy di oltre 1,3 milioni di residenti del Maine. La quantità e la sensibilità dei dati rubati sollevano gravi preoccupazioni, con informazioni personali come nome, numero di previdenza sociale, data di nascita, patente di guida, numero di identificazione statale e numero di identificazione del contribuente potenzialmente esposti.

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Le autorità del Maine hanno affrontato la situazione chiudendo immediatamente l’accesso a MOVEit al momento della scoperta della violazione. Tuttavia, i criminali informatici avevano già ottenuto un significativo volume di dati. La natura dell’attacco suggerisce che il gruppo dietro questa violazione potrebbe essere il noto gruppo di ransomware denominato Clop, secondo quanto riporta Mashable.

L’incidenza di una violazione così massiccia mette in luce la crescente minaccia delle attività criminali online e sottolinea l’importanza di ulteriori sforzi nella protezione dei dati sensibili. La situazione nel Maine richiama l’attenzione su questioni di sicurezza cibernetica e solleva la necessità di strategie più robuste per prevenire futuri attacchi di questo genere.

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Source
Mashable

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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