Dopo un’assenza di circa due anni dal campo di battaglia, Electronic Arts sembra più agguerrita che mai alla guerra degli FPS con Battlefield V, il 20 novembre. Con il rilascio dell’Open Beta, terminata pochi giorni fa, il titolo sviluppato da DICE ha dato un bell’assaggio di quelle che saranno le novità a livello di gameplay e la resa dell’ambientazione della seconda guerra mondiale.
Battlefield V: prova diretta sul campo
Quello che ci ha colpito di più è come gli sviluppatori siano riusciti a rendere il titolo visivamente impressionante grazie al motore Frostbite.
L’ambientazione circostante non è mai risultata così “viva” durante le nostre partite, adornata dai continui spari ed esplosioni, con la premura di rimanere continuamente in guardia; per non parlare dei cambiamenti climatici nel corso del match ed una distruzione ambientale impressionante.
Grazie a tutto ciò, ci è sembrato di essere nel vivo di questi conflitti sanguinolenti, con una rappresentazione molto convincente.
Oltre alla mappa Dominio di Rotterdam, che abbiamo avuto modo di provare alla Gamescom di Colonia, era presente come seconda mappa Narvik, protagonista anche della modalità Operazione su Larga Scala: due squadre di giocatori che dovranno adempiere a obbiettivi specifici per far avanzare i giorni all’interno del gioco e arrivare all’obiettivo finale.
Alcune zone della mappa Narvik non saranno accessibili fin da subito, ma si sbloccheranno una volta completati determinati obbiettivi, permettendo di spostare il conflitto altrove. Questa modalità risulta essere la più coinvolgente, riuscendoci a travolgere e a farci passare la maggior parte delle ore di gioco, accompagnate da un comparto tecnico che rende il tutto molto suggestivo.
Il titolo DICE sembra voler favorire il gioco di squadra grazie ad un sistema di classi studiato per invitare i giocatori a darsi supporto, usando le parole chiave strategia e coordinazione; chi cerca di fare di testa propria, allontanandosi dalla squadra pensando di fare il Rambo della situazione, non incontrerà nient’altro che la morte, anche perché una volta che verrete colpiti, la salute non si rigenererà automaticamente, ma solo grazie ai medikit oppure se saremo così fortunati da avere vicino un nostro compagno con la classe medico selezionata.
Naturalmente non è tutt’oro quel che luccica. Se da una parte la beta ha saputo stupirci a livello di gameplay, dall’altra non è riuscita a convincerci del tutto per via di alcuni difetti tecnici da sistemare: gli scenari potranno pur lasciare il giocatore senza fiato, ma il titolo deve essere ancora smussato per quanto riguarda le animazioni e i bug grafici presenti, come gente che fluttua sul campo di battaglia o mirini che tendono a oscurare il bersaglio.
Durante le nostre abbondanti ore di gioco, il netcode è risultato stabile, reggendo in modo egregio la quantità di persone collegate durante il match non intaccando la godibilità. Ci auguriamo che questi risultati permangano anche successivamente dopo l’uscita del gioco.
Conclusione
Dopo aver esaminato quanto c’era di giocabile nella open beta, Battlefield V si riconferma un buon sparatutto fedele alle proprie radici, e non crediamo ci saranno grossi stravolgimenti nel gameplay (attendiamo ancora di testare la tanto attesa modalità Battle Royale).
L’FPS ha comunque dalle ottime potenzialità sia a livello di gameplay che a livello scenografico, almeno per quanto riguarda la modalità multiplayer, restano solo da correggere alcuni difetti perlopiù grafici prima dell’uscita che avverrà il 20 Novembre prossimo su PlayStation 4, Xbox One e PC.
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