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Bim Bum Bam: cartoni animati di culto e la parlantina di Paolo Bonolis. La macchina del tempo

Breve storia del mitico programma contenitore per bambini

Ci sforzeremo di non fare un discorso troppo privato, ma oggi il pubblico di riferimento del nostro articolo è, almeno dal punto di vista squisitamente anagrafico, piuttosto preciso.

Si tratta di coloro che erano bambini, né troppo piccoli né troppo grandi, negli anni Ottanta del Novecento. Perché è vero che la trasmissione di cui vi parleremo, ovvero Bim Bum Bam, è andata in onda per ben ventuno anni. Ma le edizioni di culto vanno dall’anno di nascita (il 1981) sino al 1990, quando uno dei conduttori è stato Paolo Bonolis.

Non solo perché Bim Bum Bam ha lanciato Bonolis, ma anche per… il discorso opposto. Indubbiamente è stato Bonolis, con la sua verve e la sua tendenza a riempire ogni vuoto, a dare un preciso ritmo e colore alla trasmissione.

Ma per cominciare, cos’era Bim Bum Bam?

Cos’era Bim Bum Bam

Bim Bum Bam è stato un programma-contenitore per bambini e ragazzi, della cui longevità abbiamo detto.

Per contenitore si intende un programma che ha in sé segmenti di diverso genere. Nel caso specifico di Bim Bum Bam, la trasmissione conteneva alcuni cartoni animati, inframezzati da sketch che vedevano protagonisti i conduttori. Conduttori su cui torneremo con dovizia di particolari, perché si deve a loro buona parte del successo del programma.

Breve storia di Bim Bum Bam

In pochi sanno che per tre mesi, dal 4 ottobre 1981 al 3 gennaio 1982 (giorno della nascita di Italia 1) Bim Bum Bam è andato in onda su Antenna Nord, emittente del gruppo Rusconi che trasmetteva, appunto, in buona parte del nord Italia.

Per il primo anno, udite udite, Italia 1 si appoggiava alle frequenze di emittenti locali. E così, in alcune regioni, gli sketch tra un cartone animato e l’altro (condotti da Paolo Bonolis, Marina Morra e Sandro Fedele) venivano sostituiti da altri intermezzi di produzione locale.

Il primo gennaio 1983 Italia Uno è passata dal gruppo Rusconi a Fininvest, ed ecco che si è formato un nuovo trio di conduttori: Paolo Bonolis, Licia Colò e il pupazzo Uan.

Nel 1984 Manuela Blanchard sostituirà Licia Colò. E questo nuovo trio – che rimarrà stabile sino al 1989 – porterà Bim Bum Bam a lusinghieri ascolti, e soprattutto a diventare un programma di culto tra i giovani e giovanissimi del nostro Paese.

I motivi del successo? I cartoni animati contenuti al suo interno e l’amalgama dei tre conduttori.

I cartoni animati

Al di là dei siparietti condotti da Bonolis, Blanchard e Uan, Bim Bum Bam era anche e soprattutto una cornice a una serie di cartoni animati che hanno fatto epoca.

Collegati tra loro dagli sketch, i cartoni erano la disperazione delle famiglie. Perché i figli in età scolare pretendevano di rimanere incollati per tutte le due ore del programma, anziché limitarsi alla visione di un singolo cartone.

E comunque, tra i cartoni animati di successo lanciati da Bim Bum Bam ricordiamo, almeno, I puffi, The real ghostbusters, Tartarughe ninja, L’ispettore Gadget e Snorky. O anime come Mila e Shiro, Sailor Moon, Holly e Benji, L’incantevole Creamy e Kiss me Licia.

I conduttori: Manuela Blanchard

Ma, dicevamo, buona parte del successo di Bim Bum Bam è dovuto all’energia e alla sintonia fra i tre conduttori.

Manuela Blanchard era una specie di sosia di Licia Colò, di una bellezza meno algida e più, per così dire, amichevole. Era un’affidabile spalla di Bonolis e Uan, dispensava sorrisi materni ai bambini e veniva inghiottita dai siparietti assurdi scritti dagli autori del programma.

Era la dolce, affabile e un po’ matta vicina di casa che ogni ragazzino avrebbe voluto avere.

Uan

A proposito di assurdità, come non citare un cane parlante che – quanto a logorrea – era in grado di tenere testa nientemeno che a Paolo Bonolis?

Uan era chiamato così in onore della nascente Italia 1 (sbaglia, dunque, chi crede che ci sia un nesso col nome spagnolo Juan).

Era un discolo molto più incline allo scherzo che allo studio, ma si alternava alla conduzione agli altri due “colleghi” e non era privo di qualità artistiche.

Paolo Bonolis

Come accaduto per altri programmi di cui abbiamo parlato in questa rubrica, c’era una perfetta simbiosi tra Bim Bum Bam e il suo mattatore, Paolo Bonolis.

Fin da giovane, Bonolis ha messo in mostra il suo ventaglio di doti, così riassumibili: un’ironia strampalata basata su un uso fluviale del linguaggio. E la capacità di trovare spunti comici o nonsense anche quando la sua loquela lo portava a incartarsi.

Bonolis, abilmente spalleggiato da Blanchard e Uan, dava insomma il giusto ritmo agli intermezzi. Che presto sono passati dall’essere semplici spazi tra un cartone animato l’altro, a momenti autonomi che ai bambini piacevano come I puffi o Holly e Benji. O quasi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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