Con l’exploit dell’intelligenza artificiale degli ultimi mesi, le potenzialità dei chatbot AI sembrano pressoché illimitate. Tra i più popolari c’è sicuramente ChatGPT, sviluppato da OpenAI, che però non è provvisto di un corpo e una voce. Ed è per questo che è nato Nao, un robot antropomorfo in grado di muoversi e dialogare basandosi sul modello di linguaggio proprio di ChatGPT.
Nao nasce presso l’Università Cattolica di Milano, ed è lì che è stato presentato al cospetto di un pubblico che ha potuto interagire e dialogare con il robot. Il Sole 24 Ore riferisce che Nao è frutto del lavoro dei ricercatori dell’Unità di ricerca sulla teoria della Mente del Dipartimento di Psicologia dell’ateneo milanese. Sono stati proprio loro a organizzare una dimostrazione pratica ed esperienziale, invitando il pubblico a conoscere e interagire con Nao.
La voce di Nao, il robot conversazionale basato su ChatGPT
Durante l’incontro – ci racconta sempre il Sole 24 Ore – Nao non è stato perfetto, evidenziando alcuni limiti che, in effetti, sono ancora presenti anche in ChatGPT. Nonostante alcuni intoppi però il robot è stato in grado di dialogare in modo credibile con gli utenti. Nao ha esordito dicendo:
“Sono molto lieto di essere qui e confesso di essere emozionato. Sono un robot sociale. Non è la prima volta che mi trovo in pubblico, ma è la prima volta che posso sperare di interagire con gli esseri umani in modo colloquiale. Speriamo tutto vada bene”.
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Il robot ha anche presentato il programma dell’incontro. “Dopo di me – ha detto con apparente naturalezza – parleranno gli psicologi, per esporvi i risultati della ricerca che hanno condotto. Poi voi potrete rivolgere alcune domande, se vorrete. Infine, dopo le vostre domande, io proverò a chiacchierare con i relatori”.
Le risposte di Nao
Quando il relatore ha chiesto a Nao informazioni sulle quattro stagioni c’è stato il primo intoppo. Il robot si è infatti bloccato, probabilmente a causa di una disconnessione dalla rete internet. Al secondo tentativo però è arrivata una risposta esaustiva.
Alla domanda: “sei un’intelligenza artificiale che vive nel corpo di un robot?”, Nao risponde negativamente, spiegando di essere solo un modello di linguaggio. È una risposta scontata: le risposte di Nao sono quelle di ChatGPT, al quale il robot presta solo la voce. Tuttavia, come fa notare Il Sole 24 Ore, questa risposta denota che Nao non ha coscienza di sé.
È forse questo l’unico aspetto che differenzia l’AI dagli esseri umani? Ma a questa domanda forse è troppo presto per dare una risposta.
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