Motus-E ha pubblicato il suo annuale report sull’infrastruttura di ricarica pubblica in Italia. Il primo dato importante, è che fa ben sperare, è che il numero di colonnine di ricarica in Italia, rispetto al 2020, è cresciuto del 35%, che significa 6.700 nuovi punti di ricarica. Questi sono integrati in 3.514 nuove stazioni pubbliche. Ad oggi il totale in Italia di colonnine di ricarica pubbliche ammonta a 26.024, numero che in base alle auto elettriche circolanti in Italia, consente al “Bel Paese” di piazzarsi al secondo posto in Europa, dietro ai Paesi Bassi.
Se, come detto, questi numeri sono di buon auspicio per vedere molto presto un’infrastruttura di ricarica in grado di soddisfare al meglio le esigenze degli automobilisti “green”, c’è però un dato che stride con quanto di buono fatto finora. Infatti sulla rete autostradale italiana, Motus-E segnala che la media di punti di ricarica è pari a soli 1,2 ogni 100 Km, (anche se in questo conteggio non è inclusa la rete Supercharger di Tesla). In pratica sui 7.300 km di autostrade italiane sono installati solo 118 punti. E questo numero si rivela davvero molto, molto basso, se raffrontato con le altre nazioni europee. Ad esempio in Germania le colonnine di ricarica in autostrada sono 83 ogni 100 km, mentre in Francia sono 37.
Nella capitale d’Italia il maggior numero di colonnine di ricarica
Il rapporto di Modus-E offre anche un spaccato sull’ubicazione delle colonnine nella varie zone del Paese. Roma è la città italiana che vanta il maggior numero di punti di ricarica, (1.673) seguita da Milano (717) e da Firenze (522). La classifica cambia se si considerano il numero di colonnine pubbliche a disposizione degli utenti ogni 10.000 abitanti. In questo caso è la città toscana ad essere in vetta, con 14.17 punti, seguita da Bologna con 7.25 e Roma con 6,04.
Per quanto riguarda la diffusione sul territorio della colonnine di ricarica il 57% di queste si trova al Nord Italia, mentre il 23% nel Centro e il 20% al Sud e nelle Isole. La regione che vanta il maggior numero di punti di ricarica è la Lombardia che da sola offre il 17% sul totale. Seguono il Lazio e il Piemonte a pari merito (10%) mentre appena sotto con il 9% troviamo Emilia Romagna e Veneto.
Le stazioni ad alta potenza sono ancora poche
Come noto esistono diversi tipi di stazioni di ricarica che si suddividono tra corrente alternata e corrente continua, e che loro volta variano in base alla potenza, espressa in kW, che sono in grado di erogare. Queste caratteristiche si tramutano per gli automobilisti in meno tempo di attesa per una ricarica completa. Le stazioni con corrente continua, che sono le migliori sotto questo punto di vista, sono solo il 6% sul totale, ma sono in crescita. Il restante 94% di colonnine sono a corrente alternata. Sul totale di stazioni di ricarica il 73,6% mette a disposizione una potenza tra i 7 e i 22 kW, mentre sono il 3,6% quelle DC con potenza fino a 50 kW. I cosiddetti punti di ricarica Ultra Fast, in grado di offrire potenza fino a 150 kW sono ancora minori, e rappresentano solo l’1,5%. Per fortuna, come si evince dai dati rilasciati da Motus-E, queste stazioni di ricarica “di ultima generazione” sono in crescita, tanto che nell’ultimo trimestre del 2021 il numero è aumentato dell’11%. Bene anche quelle con potenza tra 50 e 150 kW, che sono cresciute del 45%.
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