Mindhunter, un passo oltre la follia – Perché guardarla?

Netflix può essere considerato il paese delle meraviglie perché offre numerosi prodotti di ogni genere diverso, e fa il possibile per accontentare tutti. Sul servizio streaming più famoso di sempre, però, esiste un podio. Su quello di Netflix troviamo, senza ombra di dubbio, Mindhunter; un prodotto di nicchia, raffinato e che, a discapito della sua attuale situazione, tutti dovrebbero vedere.

Premessa importante: dal 2020 la terza stagione della serie è “sospesa a tempo indefinito”. Questo non significa che sia stata cancellata – il che fa piacere vista la fine che hanno fatto altri prodotti. Tuttavia non sappiamo nemmeno se o quando ritornerà.

Mindhunter, la raffinatezza di Netflix – Perché guardarla?

Sulla piattaforma streaming di Netflix possiamo trovare un’infinità di prodotti, di ogni genere possibile. È vero, questo non significa che ogni prodotto sia però eccellente ed interessante. Molto spesso, infatti, capita di trovarsi davanti a prodotti un po’ scialbi, privi di identità o personalità – e anche noiosi, diciamolo. Allo stesso tempo abbiamo notato che sulla piattaforma è presente una sorta di olimpo, un luogo in cui sono racchiusi i prodotti di nicchia di Netflix e uno di essi è Mindhunter.

I prodotti di nicchia però, a volte, non fanno una bella fine. Spesso infatti richiedono più denaro del previsto e si finisce per metterli da parte. Lo abbiamo visto con Sense8 e anche con Mindhunter. Questo però non significa che non ne valga la pena; anzi, riteniamo che sia uno dei prodotti più emozionanti che il colosso dello streaming abbia mai pubblicato ed è bene che tutti lo guardino.

Ma di cosa parla Mindhunter?

Ci troviamo alla fine degli anni ’70, in America, un periodo particolarmente turbolento per il paese. Qui l’agente dell’FBI Holden Ford trova un’improbabile compagno di avventure, l’agente Bill Tench del reparto scienze comportamentali. Insieme a lui, e con l’aiuto della professoressa Wendy Carr, inizia a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer” e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole chiamato “profilazione”, andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.

Ispirato ad una storia vera

Che siate amanti del genere crime oppure no, non importa. Mindhunter è quel genere di serie TV che deve necessariamente trovarsi sulla vostra lista di prodotti da guardare. Uno degli aspetti più interessanti, e che rende il prodotto ancora più avvincente, è il fatto che sia ispirato a fatti realmente accaduti.

Il personaggio di Holden Ford della serie è ispirato all’agente dell’FBI John E. Douglas. Douglas, durante i suoi anni all’FBI, ha scritto un libro intitolato Mindhunter: Inside the FBI’s Elite Serial Crime Unit. Si tratta di un’opera di saggistica e rappresenta il punto di partenza della serie.

Anche altri due personaggi principali, l’agente Bill Tench e la professoressa Wendy Carr, sono ispirati a persone reali. Poi, naturalmente, ci sono i serial killer. I dialoghi tra gli agenti Ford e Tench e i vari serial killer sono tratti da interviste reali, rendendo l’intera conversazione da brividi.

Questa serie TV, come accennato, ci mostra il modo in cui è nata la profilazione, il modo in cui gli agenti dell’FBI e della polizia cercano di inquadrare, se così possiamo dire, un eventuale assassino. Possiamo affermare che il lavoro svolto da Tench e Ford, e quindi dai veri agenti dell’FBI, ha permesso di scoprire la presenza di correlazioni tra contesto sociale e motivazioni personali che hanno spinto i serial killer ad uccidere.

È particolarmente interessante vedere come all’inizio il lavoro fosse trattato come il piccolo segreto dell’FBI e anche il modo in cui, in seguito, inizia lentamente ad espandersi. Ciò che più ci ha sorpreso è stata la reazione di altri agenti, principalmente della polizia. Alcuni erano incuriositi dal lavoro di Tench e Ford, altri invece – la maggioranza – erano tremendamente scettici davanti al loro lavoro, sminuendo più di una volta le loro ricerche.

In realtà, come già sappiamo, il lavoro svolto da questi agenti dell’FBI ha permesso di compiere un enorme passo in avanti nella classificazione degli assassini e ha anche permesso di coniare il termine serial killer.

Personaggi complessi e killer autentici

Mindhunter non ci mostra solo il modo in cui è nata la profilazione e il termine serial killer ma si prende anche il suo tempo per mostrarci dei personaggi complessi ed estremamente affascinanti, partendo soprattutto dai nostri agenti preferiti.

Ford sembra quasi un bambino in questo mondo contorto e spaventoso. È curioso, fa tante domande e cerca di instaurare un rapporto di fiducia con i vari serial killer che incontra insieme a Tench. A volte sembra perdersi completamente in ciò che dicono ed è possibile leggere nel suo sguardo la sua determinazione e il suo tentativo di mettersi nei loro panni, per quanto spaventosi ed atroci possano essere.

Tench invece è l’opposto di Ford, ed ecco forse perché sono la coppia perfetta. Ha più esperienza di Ford ed è quindi l’adulto della situazione; spesso si comporta da padre nei confronti di Ford, ma è quel genere di padre che ti lancia una pacca sulla spalla (o sul collo, dipende dai punti di vista). All’apparenza freddo, rigido e chiuso, Tench invece si rivela l’alleato perfetto.

Prova molta stima nei confronti di Ford e riconosce il suo potenziale; allo stesso tempo, però, si rende conto che il ragazzo ha bisogno di qualcuno che possa guidarlo ed evitare che perda il controllo. Entrambi gli agenti, inoltre, hanno una situazione famigliare piuttosto complicata, in particolare Tench; questo ci permetterà di scoprire un nuovo lato di lui, che non credevamo potesse esistere, e le infinite difficoltà che deve affrontare sia a casa che sul posto di lavoro.

In fin dei conti essere agenti dell’FBI, in particolare della sezione omicidi, non è semplice. È impossibile anche solo immaginare il genere di pressione psicologica e fisica che questi individui provano sulla loro pelle ogni singolo giorno. Ci si aspetta quindi che a casa le cose siano più tranquille. Sfortunatamente però Tench ci mostrerà che a volte, con un lavoro simile, la casa è solo un’illusione.

Analogamente a questi due personaggi meravigliosi troviamo i nostri serial killer. Ogni singolo elemento risulta essere perfetto e posizionato nel posto giusto. Dall’aspetto fisico fino ad arrivare all’essenza interiore che rappresenta ogni singolo assassino: ogni cosa in Mindhunter è perfetta.

I serial killer, e i loro profili psicologici, sono la ciliegina sulla torta dello show. Abbiamo avuto l’onore di osservare attori eccellenti e brillanti vestire i panni degli assassini più temibili degli Stati Uniti: Ed Kemper, Charles Manson, David Berkowitz, Tex Watson, e molti altri.

Abbiamo scoperto aspetti di questi serial killer che non credevamo potessero esistere. Questo ovviamente non addolcisce la pillola e non elimina ciò che hanno fatto ma è affascinante notare che Ed Kemper, ad esempio, è un uomo estremamente intelligente ed organizzato, in grado di usare le parole alla perfezione. Dall’altro lato però è terrificante sapere che si tratta di una persona consapevole di ciò che ha fatto.

Aspettare però di vedere l’incontro con Charles Manson, lì si che vi sentirete estremamente confusi, cari lettori.

Mindhunter, la gemma nascosta di Netflix – quindi perché guardarla?

Mindhunter è una gemma preziosa.

Si tratta di un prodotto raffinato, estremamente dettagliato e realizzato con attenzione ed amore. In ogni singolo episodio si percepisce la passione e la cura dietro ogni singolo elemento e sinceramente fa male sapere che si trova in una situazione di stallo. Non tanto per il punto in cui termina la seconda stagione ma per il fatto che ci troviamo davanti ad un capolavoro.

Mindhunter è in grado di mantenere alta l’attenzione dello spettatore e lo trascina all’interno dello show, lo rende partecipe di tutto ciò che sta accadendo e riesce ad incuriosirlo sempre di più al termine degli episodi. È un intenso crescendo di emozioni ed informazioni che assorbiamo come una spugna e che ci fanno riflettere attentamente su vari aspetti degli esseri umani.

Infine, diciamolo, Tench e Ford sono il duo perfetto. Nessuna coppia è riuscita a catturarci tanto quanto hanno fatto loro, sul serio. Quindi, cari lettori, che dire?

Mindhunter è ora disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix e fareste bene a darle un’occhiata. Siamo sicuri che non ve ne pentirete.

LEGGI ANCHE: State cercando qualcosa da guardare ma non sapete da dove iniziare? Allora consultate la nostra rubrica settimanale Perché guardarla?

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