
Un regista poliedrico e unico, che è sempre riuscito a distinguersi per approccio narrativo e per stile dietro la macchina da presa, come si è evinto da diversi suoi titoli finora. Non è da meno l’ultimo suo lavoro, The Gentlemen, prima stagione della serie uscita su Netflix lo scorso 7 marzo e che ha saputo conquistare il cuore di tanti spettatori, facendola salire attualmente nelle prime posizioni dei titoli più visti. La prima stagione si sviluppa a partire dagli eventi già visti in precedenza nell’omonima pellicola, ma con qualche cambiamento. Scopriamolo insieme nel nostro appuntamento con Trending on Streaming!
The Gentlemen: il ritorno dell’ombra di Londra
La trama della serie estende la portata della narrazione ancor più di quella proposta nel film. Siamo ancora una volta in Inghilterra, in una Londra abitata da personaggi eccentrici e oscuri al contempo. Rispetto al lungometraggio, la serie sposta il focus sul personaggio di Eddie Horniman (Theo James), un militare all’estero obbligato a tornare in Inghilterra per via delle ormai precarie condizioni di salute del padre.
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Durante i suoi ultimi momenti, il duca di Halstead lascia parecchi dubbi al figlio, ma durante la lettura del testamento, si scopre con un colpo di scena che sarà proprio Eddie a ereditare tutto, anche il titolo nobiliare. Lasciando a bocca asciutta il fratello maggiore, Freddy (Daniel Ings). Ci vuole poco per fare sì che le diatribe familiari si alimentino, ma non saranno le sole sulla scena.
C’è un’altra questione più oscura, legata al padre, che si lega qui bene con il film e riprende in mano la trama originale. E non riveliamo altro.
Legame a doppio filo con il film
La vita è una lotta continua, e ce lo fa capire questo show molto bene. The Gentlemen ha tutte le caratteristiche tipiche dei titoli di Guy Ritchie, lo dicevamo, e qui torna la malavita britannica, il divario sociale e personaggi sopra le righe perfettamente tratteggiati. Ognuno con la propria identità, disegnato a tutto tondo, così come il contesto stesso che ci viene offerto.
Non mancano in questo caso una marea di riferimenti e qualche easter egg dedicati al precedente lavoro del 2019, una scelta sensata e ben ponderata. Come quella che è stata compiuta con il cast, terribilmente britannico in tutto e per tutto, mentre non è andata altrettanto bene con il ritmo narrativo.
Tra eccessive estensioni narrative talvolta, nonché il corpo maschile e femminile messo in mostra, gli scenari si succedono tra terreni e ville dei ricchi aristocratici, in maniera talvolta stereotipata, ma comunque in linea con il contesto e il discorso proposto dalla regia.
The Gentlemen: la nostra recensione della prima stagione della serie su Netflix
Il tempo è galantuomo, e lo dimostra anche la serie The Gentlemen, che dopo solo cinque anni (ma che sembrano secoli, parlando di un titolo lanciato in epoca pre-Covid) offre ancora tratti della “summa poetica” di Guy Ritchie. Stavolta seriale. Le tematiche, la criminalità londinese e i suoi personaggi, a partire da un Theo James davvero meritevole di plauso, ha il fascino sufficiente per essere il protagonista di un cast “classicamente costruito” da Guy Ritchie. E anche se la storia perde un po’ di ritmo, il risultato, anche visivamente, mostra un fascino classico del regista, di classe e in grado di apporre la sua firma, ancora una volta.