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I segreti del Cremlino sono su DDoSecrets, ma chi li legge?

Anonymous e gli altri hacker hanno pubblicato 5,8 terabyte di segreti, che la maggior parte dei russi non può leggere

La guerra in Ucraina dura ormai da quasi due mesi. In questo periodo, sul sito DDoSecrets hacker da tutto il mondo hanno pubblicato oltre 5,8 terabyte di segreti russi. Hacktivisti come Anonymous e la IT Army of Ukraine hanno rubato milioni di email e file a Mosca e ai suoi alleati. Ma la maggior parte della popolazione non li leggerà mai.

DDoSecrets pubblica i segreti del Cremlino, ma i russi non li leggono

L’organizzazione Distributed Denial of Secrets, in breve DDoSecrets, è un’organizzazione no-profit di “whistleblower” che non pubblica solamente i segreti russi. Nati nel 2018, considerati gli eredi spirituali di WikiLeaks (che dopo l’arresto di Julian Assage risulta meno dinamico), raggiungono la fama con i cosiddetti BlueLeaks. Email, messaggi e documenti sottratti alla polizia americana dopo nel 2020 durante le proteste per la morte di George Floyd.

Negli ultimi due anni sono assorti agli onori di cronaca per aver pubblicato conti segreti di dirigenti nelle Cayman, documenti di reclutamento di gruppi neonazisti. Ma negli ultimi due mesi, sono diventati il punto nevralgico per la pubblicazione dei documenti sottratti al Cremlino e ai suoi alleati.

ddosecrets segreti russi leakati min

La co-fondatrice Emma Best ha di recente twittato che DDoSecrets ha pubblicato oltre 5,8 terabyte di segreti sottratti ai russi. E ogni giorno ci sono centinaia di migliaia di email di aziende, gruppi di investimento, ministeri e compagnie di Stato vicine al Cremlino.

Una montagna di dati

Nella categoria “Russia” di DDoSecrets trovate un database di informazioni che definire enorme sarebbe riduttivo. Soprattutto perché nella maggioranza dei casi si tratta di email o documenti di testo: nei 6 TB di dati su DDoSecrets ci sono milioni di segreti russi.

In volume si va dai 22MB che dei dati personali di 120 mila soldati russi stanziati in Ucraina, ai 786GB sottratti alla TV di stato russa da NB65, oltre 900 mila email nel corso di 20 anni. Ma i documenti variano molto anche per tipologia. Andiamo da quelli sottratti a compagnia energetiche come Gazprom fino a quelli della Chiesa Ortodossa Russa.

Ma sebbene raccolga informazioni da Anonymous e altri gruppi hacker, DDoSecrets non prende posizione. Il membro del collettivo Lorax Horne ha spiegato a The Verge che “le persone che hanno sentito di DDoSecrets solo nell’ultimo mese potrebbero pensare che abbiamo preso una posizione. Ma in realtà dipende solo che i dati che riceviamo. Se ricevessimo dati dall’altra parte, li considereremmo comunque per la pubblicazione. Solo che nell’ultimo periodo la maggior parte dei dataset riguarda entità russe”.

I russi non leggeranno i segreti di DDoSecrets

Sebbene la posizione ufficiale di DDoSecrets sia semplicemente quella di pubblicare informazioni su governi o aziende corrotte, il sentimento antibellico si percepisce nelle parole e nelle azioni del gruppo. Ma non antirusso: anzi, il collettivo vorrebbe che i cittadini sotto il governo di Mosca potessero vedere la corruzione del proprio governo. Anonymous sta reclutando sempre più hacker proprio perché le atrocità del Cremlino rendono stanno motivando moltissime persone.

Lapsus$ adolescenti

Ma il fatto che le informazioni siano online, non significa siano raggiungibili. Quando l’anno scorso i Pandora Papers hanno suscitato scandalo in tutto il mondo, in Russia sono stati appena menzionati da qualche giornalista indipendente. La corruzione del Cremlino non fa notizia, perché la censura sarebbe rapida a punire i giornalisti che la potrebbero riportare.

Con l’inizio del conflitto il controllo governativo dei media in Russia ha visto un inasprimento senza precedenti. Mosca ha bloccato Twitter e Facebook e l’accesso a internet risulta complicato per la stragrande maggioranza dei cittadini. Se i più abiliti digitalmente possono utilizzare programmi come la versione Tor di Twitter, per la maggior parte delle persone diventa impossibile. Specie dopo che Mosca ha bloccato i servizi di VPN.

Sulla Terra intera non c’è nessuno che possa leggere tutto il database di segreti russi di DDoSecrets, neanche vivesse un’era geologica. Ma per giornalisti, analisti e i servizi segreti stranieri cercare fra i dati russi può diventare un’operazione interessante. Quasi nessuno di questi 5,8 TB di file potrà però raggiungere i cittadini russi.

In questo momento, la propaganda del Cremlino rappresenta l’unica fonte di informazione per moltissimi russi. Questo spiega perché l’80% dei russi dichiari di sostenere le truppe in questo conflitto in un recente sondaggio. Non ci sono mai state tante informazioni, tante prove della corruzione del Cremlino online. Eppure in Russia (quasi) nessuno le può leggere.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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