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Ecco le caratteristiche dei droni kamikaze iraniani usati dai russi in Ucraina

Ai droni kamikaze iraniani usati dalla Russia di Putin l'esercito ucraino risponde con i droni turchi Bayraktar

Lunedì 10 ottobre la capitale dell’Ucraina Kiev si è svegliata sotto una pioggia di missili.
I bombardamenti nella capitale ucraina non avvenivano da mesi. Tutto è cambiato dopo lo scorso sabato, quando il ponte di Kerch, che collega la Crimea con la Russia, è stato oggetto di un attacco mirato.

Il ponte, che ha un ruolo strategico fondamentale nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina, è stato gravemente danneggiato. Tramite il ponte di Kerch la Russia garantisce rifornimenti sicuri alle sue truppe presenti nei territori occupati e non solo.
Il colpo subito in Crimea ha spinto i vertici russi, a partire dallo stesso Vladimir Putin, a cambiare le loro strategie di combattimento.

Viste le perdite inflitte dall’esercito ucraino sul campo e sfruttando l’attacco al ponte di Kerch, l’esercito russo ha avviato una serie di bombardamenti intensi nelle principali città ucraine. 
I bombardamenti, che hanno causato almeno 11 morti e 64 feriti fra i civili, sono stati confermati dal presidente russo Vladimir Putin.

Non solo, il presidente russo ha ripetutamente avvertito che non mancheranno le risposte severe da parte della Russia se vi dovessero esserci altri attacchi simili a quello in Crimea.

bombardamento su Kiev 10 ottobre 2022
bombardamento su Kiev 10 ottobre 2022


Secondo le autorità ucraine la Russia ha lanciato su Kiev ben 84 missili, utilizzando tra l’altro 24 droni. Tra quest’ultimi 13 risultano essere Shahid-136 di produzione iraniana.

L’esercito ucraino è riuscito ad intercettare ben 43 missili da crociera e 13 droni, tra i quali 10 droni kamikaze.
Il tasso di distruzione dei missili in questo caso è stato del 49%.


In Ucraina utilizzati droni iraniani?

I droni kamikaze utilizzati dalle forze russe in Ucraina, dei quali tanto si parla in questi ultimi giorni, sono prodotto dalla Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company, azienda iraniana sottoposta a sanzioni da parte degli USA.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, la Russia avrebbe ricevuto l’estate scorsa, precisamente il 19 agosto, un lotto di droni da parte dell’Iran.
Si tratterebbe di droni Mohajer-6, Shahed-6 e Shahed-129, conosciuti in Russia come Geranium.

batteria di 5 droni iraniani Shahed-136 utilizzati dall'esercito russo
batteria di 5 droni iraniani Shahed-136 utilizzati dall’esercito russo


Nonostante le conferme da parte dell’Iran, nessuna dichiarazione è stata rilasciata dalle autorità russe sulla compravendita di tali droni.
Ma l’Iran non è l’unico a rifornire di armi l’esercito di Putin, lo fa anche la Corea del Nord, che con l’Iran condivide il fatto di essere un paese pesantemente sanzionato.

I droni Shahed-136, sono stati presentati per la prima volta nel dicembre 2021, solo due mesi prima dell’inizio della guerra in Ucraina.

A confermare l’utilizzo dei droni kamikaze iraniani in Ucraina da parte delle forze russe sono state le autorità ucraine. Secondo Kiev ben 9 droni Shahed-136 sono stati intercettati e abbattuti il 6 ottobre scorso nel sud del paese.

Sahed-136, le caratteristiche dei droni kamikaze

Lo Shahed-136 è un piccolo drone senza equipaggio UAV (Unmanned Aerial Vehicle) con una portata dichiarata di 2.500 chilometri e con capacità di testata di 36 kg, testata trasportata all’interno della fusoliera a delta.
Lungo 3,5 metri, lo Shahed-136 ha un’apertura alare di 2,5 metri e una velocità massima di 185 chilometri orari.

droni iraniani Shahed-136 utilizzati dall'esercito russo
droni iraniani Shahed-136 utilizzati dall’esercito russo


Volando a bassa quota questo tipo di drone è difficilmente rilevabile dai radar. Tale drone è caratterizzato dal fatto che esplode nel momento in cui impatta col bersaglio, per questo anche il soprannome kamikaze.
Questo drone suicida, ritenuto un mezzo armato cheep, è basato sui sistemi GPS commerciali di navigazione.

A renderlo un mezzo a buon mercato, oltre alla portata leggera della testata, è anche il fatto che tale drone non ha la capacità di colpire bersagli mobili e non ha un sistema di difesa contro i sistemi anti-UAV. Inoltre, la sua lentezza ed il suo sistema rumoroso lo rende facilmente riconoscibile al suo avvicinarsi.

drone iraniano Shahed-136 usato dall'esercito russo
drone iraniano Shahed-136 usato dall’esercito russo


Il lancio del drone Shahed-136 è simile a quello di un razzo, con la differenza che il drone è dotato di un motore che entra in funzione una volta raggiunta la quota impostata.

Se da una parte vengono utilizzati gli Shahed-136, dall’altra parte l’esercito ucraino risponde con l’utilizzo dei Bayraktar TB2. Quest’ultimi sono i droni che la Turchia di Erdogan ha fornito all’esercito ucraino.
A differenza degli Shahed-136, i Bayraktar TB2 sono più veloci e sofisticati.
Nei mesi precedenti, precisamente all’inizio del conflitto in Ucraina, tali droni sono stati utilizzati dalle forze di Kiev ed hanno inflitto pesanti danni all’esercito di Mosca.

drone turco Bayraktar utilizzato dall'esercito ucraino
drone turco Bayraktar utilizzato dall’esercito ucraino



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