Il mondo del calcio tutto, in particolare quello italiano, apprende con sgomento la notizia diramata oggi dalla famiglia del tecnico serbo: Sinisa Mihajlovic è morto in queste ore. La carriera da allenatore, cominciata dopo aver dismesso la maglia da calciatore, era stata già interrotta una prima volta da una grave malattia, dalla quale si era inizialmente ripreso, diventando un simbolo per molti. Aveva 53 anni.
L’annuncio della famiglia Mihajlovic: “Morto ingiustamente e prematuramente”
Nel comunicato stampa diramato dalla famiglia all’ANSA si legge:
“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Un uomo unico, un professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.
La storia di Sinisa Mihajlovic
Nato nel 1969, nella Jugoslavia di Tito, Sinisa muove i primi passi da professionista nella Stella Rossa di Belgrado con la quale vince la Coppa dei Campioni 1990-91. Nel 1994 arriva a Genova, sponda Sampdoria, dove rimane per 4 anni prima di essere acquistato dalla Lazio di Sven-Göran Eriksson, che gli affida le chiavi della difesa biancoceleste. Proprio in questi anni forma con un giovane Alessandro Nesta una delle coppie centrali più solide della Serie A, giocando un ruolo importante nella vittoria del Campionato 1999-2000. Forte fisicamente e con un calcio di punizione potente che ha fatto tremare più di un portiere, nel 2004 arriva all’Inter, dove chiude la sua carriera nel 2006.
Nella Stagione 2008-09 si siede sulla sua prima panchina da allenatore: quella del Bologna. Dopo 10 anni e diverse esperienze da tecnico torna proprio a Bologna nel 2019, dove però, il 13 luglio, annuncia al mondo del calcio i suoi primi problemi di salute. Il 25 agosto, ancora in cura presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e dopo 44 giorni di ricovero, torna a sorpresa a sedersi in panchina in occasione della gara d’esordio di campionato.
A marzo 2022 annuncia un nuovo stop: la malattia è tornata. “Questa malattia è coraggiosa a sfidare ancora uno come me”, aveva detto in conferenza stampa, strappando un sorriso ai tifosi anche in una situazione così drammatica. Muore oggi, 16 dicembre 2022, Sinisa Mihajlović, temuto da attaccanti e portieri avversari, ma rispettato da tutti.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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