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Jólabókaflód: la tradizione islandese di regalare libri la Vigilia di Natale

Letteralmente significa "Valanga di libri" ed è un nuovo modo per festeggiare il Natale

Jólabókaflód, sembra il nome di un essere mitologico spaventoso, ma in realtà si tratta di una bellissima tradizione islandese natalizia, che a noi piace molto. Dal 1944, nel giorno della Vigilia di Natale in Islanda è entrata in molte case l’usanza di regalare libri da leggere subito, in una maratona di cioccolata e lettura.

Il termine Jólabókaflód può essere letteralmente tradotto in italiano con “inondazione/valanga di libri” ed è composto dalle parole “jól” (Natale), “bók” (libro) e‎ “flóð” (inondazione, alluvione, valanga); il corrispettivo inglese di Jólabókaflóðið è “Christmas Book Flood”. Insomma, a Natale in Islanda ci si trova sommersi dai libri, mica male.

libri da regalare a natale 2021

Jólabókaflód: regalare libri alla Vigilia di Natale

Così, dal 1944, in Islanda il 24 dicembre si regalano tonnellate di libri e si trascorre la notte di Natale e l’intera giornata del 25 dicembre a leggere quelli ricevuti in dono. Un nuovo libro, una coperta e si passano le feste sorseggiando una tisana calda o una birra natalizia senza alcool (la jólabland). I pranzi di Natale sono stati soppiantati dalla lettura.

Come è nata la Jólabókaflód?

L’usanza dello Jólabókaflód ha origine nel corso della Seconda Guerra mondiale, nel 1944, quando l’Islanda ottenne l’indipendenza dalla Danimarca. In quel periodo le restrizioni patrimoniali sui beni importati erano molto severe, ma non sulla carta. Il numero di doni d’importazione scese drasticamente, tuttavia la carta fu uno dei pochi prodotti non razionati e fu per questo motivo che i libri diventarono il regalo natalizio ideale per le famiglie islandesi.

Una tradizione speciale

L’Islanda è il Paese dove si pubblicano più libri pro capite : cinque per mille abitanti. Il popolo islandese ama profondamente sia leggere che scrivere. Nei libri l’Islanda trova gioia e passione, ma anche l’identità del proprio popolo. La tradizione di regalare libri esclusivamente cartacei si fonda sull’amore per l’esperienza classica di lettura, quella basata sulla sensorialità: il tocco delle dita sulla carta, l’odore dell’inchiostro stampato, il rumore delle pagine sfogliate. E così un libro aperto diviene la porta d’accesso per altri mondi.

giornata mondiale del libro 23 aprile

Tre libri amati dagli isalndesi

Abbiamo cercato libri scritti da autori e autrici islandesi e abbiamo scelto tre titoli con punteggi alti, per capire quali libri finiscono sotto l’albero di chi festeggia la tradizione Jólabókaflód.

I pesci non hanno gambe

I pesci non hanno gambe di Jón Kalman Stefánsson comincia con l’amore, questa «esplosione solare che ti distrugge la vita e rende abitabili i deserti», ma che con il tempo può raffreddarsi diventando un banale martedì. È allora che Ari, poeta di vocazione ed editore di successo, manda tutto in frantumi, tradisce sua moglie e i tre figli e fugge dall’Islanda. Un romanzo corale in cui tanta voce hanno le donne e la stessa natura parla per raccontare l’anima di un paese. Un romanzo che cambia il lettore.

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I pesci non hanno gambe
  • Stefánsson, Jón Kalman (Autore)

Doppio vetro di Halldóra Thoroddsen

Vincitore del Premio della Letteratura Europea 2017, Doppio vetro è un romanzo sorprendente, una storia d’amore e rimpianto tra il fuoco e i ghiacci d’Islanda, un inno struggente alla vita. Dal doppio vetro delle sue finestre in un piccolo appartamento nel centro di Reykjavík, un’anziana donna osserva la vita da cui si sente ormai tagliata fuori ma che continua ad attrarla, a porle domande. Questo libro è una celebrazione della vitalità interiore che non si rassegna allo sfiorire del corpo.

Doppio vetro
  • Thoroddsen, Halldóra (Autore)

La tristezza degli angeli: libri da regalare alla vigilia di Natale

La tristezza degli angeli, di Jón Kalman Stefánsson, narra del postino Jens e di un ragazzo orfano dovranno affrontare l’estrema furia della neve islandese per portare la posta nei lontani fiordi del nord, dove il mondo cede il passo all'”inverno eterno”. Due solitudini inconciliabili si uniscono in una marcia epica attraverso l’inferno bianco, una battaglia fraterna per difendere la dignità dell’uomo contro il crudele mistero della natura.

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La tristezza degli angeli
  • Stefánsson, Jón Kalman (Autore)

Voi avete una vostra tradizione di Natale? A noi piace molto questo concetto di Jólabókaflód, regalare libri è sempre un’ottima idea, non è dispendioso ma regala emozioni e viaggi mentali che nessun’altro dono è grado di offrire.

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Martina Ferri

Laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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