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Facebook ha rimosso 1,3 miliardi di account in 3 mesi per Fake News

Il colosso dei social media ha annunciato in un post sul blog quali sono stati gli sforzi della piattaforma nel bloccare milioni di account falsi ogni giorno

Facebook ha affermato di aver rimosso 1,3 miliardi di account falsi tra ottobre e dicembre 2020, e più di 12 milioni di post che diffondevano fake news sul Covid-19, nel tentativo di contrastare la disinformazione. Il colosso dei social media ha annunciato in un post sul blog quali sono stati gli sforzi della piattaforma nell’investire in sistemi di intelligenza artificiale che hanno contribuito a rimuovere più di 12 milioni di contenuti su COVID-19 e sui vaccini, nel bloccare milioni di account falsi ogni giorno, anche grazie a più di 35.000 persone che lavorano per combattere la disinformazione sulle sue piattaforme. 

Le piattaforme social sono diventate fonti di informazione sempre più essenziali per tantissime persone. Il numero di account falsi che Facebook ha rimosso tra ottobre e dicembre è stato equivalente a quasi la metà dei 2,8 miliardi di utenti attivi mensili che erano presenti sulla piattaforma alla fine dello scorso anno. Facebook blocca milioni di account falsi ogni giorno, la maggior parte al momento della creazione, ha dichiarato Guy Rosen, VP Integrity, nel post del blog.

Facebook ha rimosso 1,3 miliardi di account fake in 3 mesi

Facebook

Democratici e Repubblicani del Congresso hanno preso posizioni molto dure contro i social media come Facebook, sostenendo che la società non ha fatto abbastanza per combattere la disinformazione. Il social network di Mark Zuckerberg sta ribadendo quali sono state le misure intraprese dall’azienda prima che il suo CEO testimoni in un’audizione del Congresso sulla disinformazione sui social media, in cui probabilmente verrà loro chiesto come i loro algoritmi amplificano la disinformazione e la diffusione di ideologie estremiste.

Zuckerberg dovrebbe testimoniare giovedì insieme al CEO di Twitter Jack Dorsey, e al capo di Google, Sundar Pichai, alla House Energy and Commerce Committee statunitense, per spiegare l’attività dei social e il loro ruolo nella lotta alla disinformazione. Zuckerberg affronterà il Congresso per la prima volta dopo l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei sostenitori trumpiani, un evento che è stato in parte pianificato sulle sue piattaforme.

In vista dell’indagine della House Energy and Commerce Committee di questa settimana, su come le piattaforme social stanno affrontando la disinformazione, Facebook ha fornito una panoramica dei suoi sforzi per proteggere meglio gli utenti e ridurre la condivisione di fake news sulle sue piattaforme. 

Il colosso dei social media ha annunciato in un post sul blog quali sono stati gli sforzi della piattaforma nel bloccare milioni di account falsi ogni giorno

“Questa settimana”, si legge nel post, “l’House Energy and Commerce Committee esaminerà le piattaforme tecnologiche come Facebook e come queste stanno affrontando la disinformazione online. Si è tentati di pensare alla disinformazione come a una singola sfida che può essere risolta con un’unica soluzione. Ma sfortunatamente non è così. Se si pensa in questo modo si perde anche l’opportunità di affrontarlo in modo completo. Affrontare la disinformazione in realtà richiede di affrontare diverse sfide tra cui account falsi, comportamenti ingannevoli e contenuti fuorvianti e dannosi. In qualità di persona responsabile dell’integrità dei nostri prodotti, volevo fornire un aggiornamento su come affrontiamo ciascuno di essi”.

Per quanto riguarda gli account falsi si legge nel post che “Tra ottobre e dicembre 2020, ne abbiamo disabilitati più di 1,3 miliardi. Investighiamo e eliminiamo anche operazioni segrete di influenza straniera e nazionale che si basano su account falsi. Negli ultimi tre anni, abbiamo rimosso oltre 100 reti di comportamenti coordinati non autentici (CIB) dalla nostra piattaforma e teniamo informato il pubblico sui nostri sforzi attraverso i nostri rapporti CIB mensili”. 

Facebook e la disinformazione online

Nel post si legge inoltre che “La disinformazione può anche essere pubblicata da persone in buona fede. Per affrontare questa sfida, abbiamo creato una rete globale di oltre 80 fact-checker indipendenti, che esaminano i contenuti in più di 60 lingue. Quando valutano qualcosa come falso, riduciamo la sua distribuzione in modo che meno persone lo vedano e aggiungiamo un’etichetta di avviso con maggiori informazioni per chiunque lo veda”. 

“Dall’inizio della pandemia, abbiamo utilizzato i nostri sistemi di intelligenza artificiale per rimuovere il materiale relativo a COVID-19 che gli esperti di salute globale hanno contrassegnato come disinformazione. Di conseguenza, abbiamo rimosso più di 12 milioni di contenuti su COVID-19 e vaccini”.

“Nonostante tutti questi sforzi, alcuni credono che abbiamo un interesse finanziario a chiudere un occhio sulla disinformazione. È vero il contrario. Abbiamo tutte le motivazioni per tenere lontana la disinformazione dalle nostre app e abbiamo intrapreso molte azioni per farlo a scapito della crescita e del coinvolgimento degli utenti”.

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Lucia Tedesco

Giornalista, femminista, critica cinematografica e soprattutto direttrice di TechPrincess, con passione ed entusiasmo. È la storia, non chi la racconta.

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