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Buona Festa della Repubblica!

Dentro la ricorrenza del 2 giugno. La storia, le celebrazioni

Oggi, come ogni 2 giugno da settantacinque anni, si celebra la Festa della Repubblica italiana.

Scopriamo quando e perché è stata istituita la ricorrenza, e qual è il programma della giornata odierna.

La Festa della Repubblica italiana: cosa si celebra

La Festa della Repubblica italiana è una giornata celebrativa nazionale, istituita per ricordare la nascita dell’Italia repubblicana.

È uno dei simboli patri nazionali e viene celebrata ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946 che ha appunto sancito la nascita della nostra repubblica.

Le celebrazioni principali avvengono a Roma.

La nascita della Repubblica italiana

Il referendum del 2 giugno del 1946 ha portato con sé una grande conquista democratica, già sperimentata nelle elezioni amministrative di maggio: il voto delle donne, che hanno contribuito all’affluenza record dell’89,1%.

La Corte di Cassazione ha proclamato i risultati il successivo 10 giugno. A favore della Repubblica hanno votato oltre 12.700.000 italiani, contro gli oltre 10.700.000 che hanno scelto la monarchia.

Tra il 12 e il 13 giugno il presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi, ha assunto il ruolo di Capo provvisorio dello Stato.

Il 2 giugno è stata eletta anche l’Assemblea Costituente, con il compito di redigere la nuova Costituzione italiana. Nella seduta del 28 giugno, l’Assemblea ha eletto a capo provvisorio Enrico De Nicola. E l’1 gennaio del 1948, con l’entrata in vigore della Costituzione, lo stesso De Nicola è stato eletto a primo presidente della Repubblica italiana.

festa della Repubblica italiana

La Festa della Repubblica italiana

La prima celebrazione è avvenuta il 2 giugno del 1947, dall’anno successivo è stata introdotta la parata militare e dal 1949 la ricorrenza è stata elevata a Festa nazionale.

Nel 1961 è stata celebrata a Torino (come omaggio alla prima città capitale dell’Italia unita). Mentre nel 1976 la parata è stata annullata a causa del terremoto in Friuli-Venezia Giulia.

Dal 1977 la Festa del 2 giugno è stata soppressa e sostituita con le celebrazioni coincidenti con la prima domenica di giugno. Carlo Azeglio Ciampi, nel 2001, ha ripristinato la ricorrenza.

Lo scorso anno le celebrazioni e il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno avuto luogo a Codogno, comune in cui si è registrato il primo focolaio di Covid-19 in Italia.

Il cerimoniale

Il cerimoniale completo della Festa della Repubblica italiana prevede l’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona trionfale d’alloro all’Altare della Patria, in omaggio al Milite Ignoto, da parte del Presidente della Repubblica. Dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, le Frecce Tricolori sorvolano i cieli di Roma. Cerimonie ufficiali si svolgono in tutto il territorio italiano e nelle ambasciate. Inoltre, solitamente, ha luogo una parata militare lungo Via dei Fori Imperiali.

festa della Repubblica italiana

Le celebrazioni di oggi

Abbiamo scritto solitamente, perché il Covid per il secondo anno consecutivo impone alcune restrizioni al cerimoniale ufficiale. Soprattutto, anche quest’anno come nel 2020 non ci sarà la parata militare.

Tuttavia ci sarà un fitto calendario di celebrazioni, a partire dal consueto volo delle Frecce Tricolori.

In realtà, le attività per commemorare il settantacinquesimo anniversario della Repubblica Italiana sono iniziate ieri nel Cortile d’Onore del palazzo del Quirinale, con il Cambio solenne della Guardia d’Onore. E con un concerto eseguito dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e una performance di Roberto Bolle, alla presenza del Presidente Mattarella.

Oggi si inizia alle ore 9.15 con la consueta deposizione della corona di alloro all’Altare della Patria, e si termina alle 19 con la cerimonia nei giardini del Cortile d’Onore del Quirinale. Che per il secondo anno consecutivo resteranno chiusi al pubblico.

Il discorso conclusivo del Presidente, atteso intorno alle 19.30, sarà trasmesso in diretta da RaiUno.

Le dichiarazioni di Mattarella

Questa sarà l’ultima Festa della Repubblica italiana sotto la presidenza di Sergio Mattarella, che sta avviandosi alla fine del suo settennato.

Ieri il Presidente ha aperto le celebrazioni con parole di alto profilo in chiave nazionale ed europea. Ha detto Mattarella: “La concezione di un bene comune più importante di ogni particolarismo, ci ha portato ad essere convintamente parte della Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra stessa identità nazionale.

Se ora possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o riscoprire e all’apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto”.

Il Presidente Mattarella ha inoltre parlato del Coronavirus. E degli “sforzi profusi sul territorio per assicurare efficienza alla campagna vaccinale, un ritorno a condizioni di normalità in ambito scolastico e il graduale riavvio di tutte le attività economiche, sociali, culturali.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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