Probabilmente i cinque livelli di guida autonoma redatti dalla SAE International sono un po’ sintetici, o almeno lo sembrano ad una prima lettura. Entrando nei particolari ci accorgiamo di quanto sia difficile classificare una tecnologia in costante evoluzione, specie se coinvolge molteplici variabili complesse come un parco vetture, più o meno ampio, e la strada con i suoi vincoli. Ford non rimane a guardare e continua a sperimentare la guida autonoma cercando le migliori soluzioni per una corretta comunicazione tra veicoli autonomi e utenti della strada.
Le reazioni dei pedoni
Il test in questione si pone l’obiettivo di analizzare le reazioni dei vari utenti della strada in seguito ai comportamenti di una vettura guidata automaticamente. Le prime ricerche analizzano la segnaletica luminosa di cui il veicolo è dotato ed il effetto sull’ambiente circostante: lo sviluppo di un sistema all’avanguardia permetterà l’integrazione e la sicurezza con gli altri utenti della strada.
“Fondamentalmente le persone hanno bisogno di fidarsi dei veicoli autonomi e di sviluppare un metodo universale di comunicazione visiva che sia la chiave di tutto. L’idea di trasformare qualcuno in Human Car Seat è emersa durante un momento di pausa e c’è stata subito la consapevolezza che questo fosse il modo migliore e più efficace per scoprire ciò che serviva per mettere in atto il progetto“, ha raccontato Thorsten Warwel, Manage, Core Lightning di Ford of Europe.
Perché il test funzionasse infatti, Ford ha fatto indossare al conducente un’apposita tuta (Human Car Seat) in grado di nascondere il guidatore. La tuta crea a tutti gli effetti l’illusione che il veicolo sia totalmente autonomo e gli esperti hanno potuto valutare di conseguenza le reazioni dei vari utenti della strada.
I risultati
Dalle analisi sono emersi l’efficacia di alcuni colori piuttosto che altri per l’illuminazione e della posizione di tali segnali sul tetto della vettura. I test hanno simulato situazioni di elevata distanza per poter studiare come rendere le luci visibili fino a 500 metri.
Il 60% delle 173 persone intervistate ha confermato di aver pensato che il veicolo in questione, un Ford Transit Connect, fosse davvero autonomo. Da altri 1,600 feedback è risultato invece che il turchese sia un colore preferito al bianco e meno confondibile che il rosso o il viola.
Con l’obiettivo di introdurre in Nord America il primo veicolo progettato per la guida autonoma entro il 2021, Ford continua a lavorare sul campo cercando di garantire la fiducia delle persone nei confronti di questa tecnologia. Un linguaggio visivo di riferimento rimane una delle priorità per comunicare le intenzioni di guida e Ford continua la sua collaborazione con realtà quali l’International Organization for Standardization e Society of Automotive Engineers, invitando altri brand a fare lo stesso.
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