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Fortnite utilizzato dai cybercriminali per riciclare denaro

I ricercatori di Sixgill hanno scoperto un fiorente mercato nero di V-Bucks

Una delle ragioni dietro all’enorme successo di Fortnite è il fatto che sia possibile scaricarlo gratuitamente da qualunque piattaforma. Questo non vuol dire che Epic Games, la società dietro il gioco, non guadagni nulla da esso, anzi: si stima che, solo nel 2018, la software house abbia fatto 2.4 miliardi di dollari.

Questi soldi provengono dalle micro-transazioni, ovvero gli acquisti in gioco di pacchetti, skin, danze e molto altro. Per poter comprare i vari prodotto è però prima necessario convertire i propri soldi in V-Bucks, la valuta del gioco. Ed è qui che la società di sicurezza informatica Sixgill ha scoperto l’attività dei cyber-criminali.

Il riciclaggio di denaro su Fortnite

I criminali, infatti, utilizzando delle carte di credito rubate, acquistano V-bucks, per poi rivenderli online con forti sconti su piattaforme poco lecite. I ricercatori di Sixgill, fingendosi clienti, hanno scoperto molte di queste offerte e compravendite, e hanno criticato Epic Games per le deboli misure di sicurezza messe in atto per contrastare il fenomeno.

La società ha risposto che il problema sta venendo affrontato, e che, come sempre, i giocatori sono incoraggiati a proteggere i loro account, attivando l’autenticazione a due fattori utilizzando una password complessa e non condivisa per altri account. Ma non molti sono comunque convinti che le contromisure adottate siano sufficienti. Per contrastare il fenomeno sarebbe necessaria la presenza di un monitoraggio più attento dei giocatori con grandi scorte di V-bucks ed una collaborazione con le forze dell’ordine.

Intanto l’attività criminale continua. Oltre a seguire le indicazioni di Epic Games per la protezione del proprio account, consigliamo di acquistare V-Bucks e altri prodotti legati al gioco solo dallo store ufficiale, e di diffidare da offerte troppo belle per essere vere.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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