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IL GDPR, il tocco magico nel mondo della cybersecurity

A un anno dall’introduzione del GDPR, la fiducia dei consumatori e la sicurezza dei dati in Europa sono già migliorate

Una recente ricerca commissionata da Check Point Software Technologies Ltd., il principale fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale, evidenzia come il GDPR stia avendo un effetto estremamente positivo sulle imprese europee. Check Point ha anche sviluppato una nuova applicazione dal nome GDPRate, per guidare le aziende attraverso le componenti essenziali di un’efficace strategia di conformità al GDPR.

Il segreto del successo

La ricerca, condotta intervistando 1.000 CTO, CIO, IT manager e responsabili della sicurezza in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, ha indagato come le aziende europee hanno reagito ai requisiti del GDPR. L’indagine ha rivelato che tre quarti (75%) delle organizzazioni europee ritiene che il GDPR abbia avuto un impatto positivo sulla fiducia dei consumatori e l’83% di quelle italiane concorda, mentre il 73% afferma che questo abbia incrementato la sicurezza dei dati personali (in Italia sono l’86%).

Strategia insieme alla sicurezza

Una possibile ragione di tale positività è l’approccio strategico alla sicurezza dei dati che il GDPR ha incentivato.

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è stato introdotto il 25 maggio 2018 con l’obiettivo di ripristinare il controllo sui dati dei singoli cittadini UE, destando confusione in alcuni ambienti al momento della sua entrata in vigore a causa della mancanza di indicazioni specifiche. A distanza di poco più di un anno, Check Point Software e OnePoll hanno cercato di capire quali approcci stessero utilizzando le organizzazioni per diventare conformi.

Lo studio rivela che sono stati compiuti progressi notevoli in tutta Europa, grazie a diverse iniziative. Più della metà (53%) degli intervistati ha affermato che la loro organizzazione ha istituito un team dedicato al GDPR, mentre in Italia la stessa percentuale di aziende disponeva già di un team del genere prima dell’implementazione del GDPR, mentre il 41% europeo e il 47% italiano ha assunto consulenti sul GDPR.

Ma cosa fa questo GDPR?

L’obiettivo principale del GDPR è quello di proteggere i dati privati e i risultati della ricerca mostrano che il cloud rimane un elemento centrale per la sicurezza dei dati, sopratutto in previsione dei trend futuri. Confrontando i dati italiani a riguardo, il 37% degli intervistati metterà tra le proprie priorità la protezione del servizio cloud, al secondo e terzo posto troviamo a parimerito la segmentazione della rete interna e la protezione dei dispositivi mobili con un 11%.

I tre benefici a lungo termine più discussi del GDPR sono stati ritenuti essere i seguenti:

  • Aiutare le organizzazioni a mostrare la loro attenzione ai dati dei clienti e ad incrementare la fidelizzazione (45%, contro un 53% delle compagnie italiane);
  • Rendere più efficienti le operazioni, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza informatica (44%, contro un 52% delle compagnie italiane);
  • Fornire una visione più esaustiva delle informazioni trattate dall’azienda (40%, contro un 41% delle compagnie italiane).

Parola di Rafi

Rafi Kretchmer, responsabile del Product Marketing di Check Point Software ha dichiarato: “Ciò che emerge con chiarezza da questa ricerca è che molte organizzazioni europee hanno compiuto progressi significativi nell’implementazione dei passi necessari per adeguarsi al GDPR, diverse di loro stanno già riscontrando notevoli benefici. Ma per molte aziende c’è ancora tanto da fare”.

È importante – ha sottolineato ancora Rafi Kretchmer – che le organizzazioni adottino modelli validi per conformarsi ai requisiti del GDPR, piuttosto che limitarsi a interrompere l’accesso a strumenti e piattaforme che sia i dipendenti che i clienti desiderano utilizzare, come i dispositivi mobili e il cloud. Esistono metodi relativamente semplici che si possono integrare per garantire la sicurezza dei dati, come la crittografia dei documenti e del disco rigido. Questi approcci possono assicurare la protezione dei dati aziendali sensibili, prevenendo fughe di dati e l’accesso non autorizzato ai dati sui dispositivi rubati”.

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Elisa Erriu

"Lo scrivere" è il suo mestiere. Ma oltre alla coltre delle sue varie esperienze giornalistiche e dei suoi Master, c'è un mondo fatto di fantasy, anime, film, videogame, musica, Ichnusa, My Little Pony e oggettistica del Re Leone (l'originale!). Attenzione: se pronunciate per tre volte il suo nome giapponese, apparirà alle vostre spalle.

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