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Titan Key, l’alternativa di Google all’autenticazione a due fattori

Il sistema d'autenticazione a due fattori (2FA) è considerato uno dei metodi più sicuri per proteggere i propri dati online da eventuali malintenzionati. Tuttavia, neanche questo sistema può considerarsi impenetrabile e i cyber-criminali avrebbero già adottato diversi stratagemmi per aggirare la sicurezza 2FA. Un'altra soluzione ci viene dunque proposta da Google: risponde al nome di Titan Key e consiste di due piccoli dispositivi hardware.

Secondo la Grande G, un dongle USB e uno Bluetooth potrebbero incrementare sensibilmente il livello di protezione delle informazioni sensibili, e alcuni esperti non possono che concordare con il colosso di Mountain View. Ma Titan Key riuscirà davvero a rivoluzionare la sicurezza informatica? Cerchiamo di capirci qualcosa in più.

Google e 2FA: arriva Titan Key

Titan Security Key è già nelle mani dei dipendenti di Google, che da circa un anno utilizzano quotidianamente il device per salvaguardare le proprie credenziali online. Molto presto questo dispositivo sarà disponibile al pubblico, eppure nei piani dell'azienda non rientrano solo gli internauti, ma anche le grandi corporazioni e i politici.

Facciamo chiarezza. Titan Key è il nome di due differenti dispositivi hardware: un dongle USB da collegare al proprio computer e un secondo dongle con supporto Bluetooth per i dispositivi mobile. Insieme i device potrebbero essere venduti al prezzo consigliato di 50 dollari, mentre individualmente costeranno 20$ (USB) e 25$ (Bluetooth).

Sappiamo che le Titan Security Key saranno lanciate nei prossimi mesi, ma non abbiamo conferme in merito ad una data di lancio o a prezzi più precisi.

Obiettivo principale dei nuovi device di Google è quello di fornire agli utenti un sistema 2FA estremamente sicuro, senza dover ricorrere all'utilizzo di un telefono o di un tablet. Escludendo questi ultimi due sarebbe infatti possibile tenere lontani i malintenzionati che, come spiega l'esperto Shane Huntley su Twitter, avrebbero la capacità di ottenere i codici dell'autenticazione a due fattori attraverso un'efficace trappola basata sul phishing.

Titan Security Key rivoluzionerà la sicurezza 2FA?

Per aspetto e funzionalità, le chiavi di sicurezza sono estremamente simili a quelle prodotte da Yubico – tale Yubikey – che la stessa Google aveva consigliato in passato.

Come dichiarato da Sam Srinivas, Product Management Director for Information Security presso Google, l'obiettivo dell'azienda non è quello di competere con gli altri produttori: lo scopo è bensì quello di espandere le opzioni disponibili per le security key – e, dunque, convincere un maggior numero di utenti ad adottare questo genere di soluzione.

L'unico ostacolo per la Grande G e le sue Titan Key è rappresentato proprio da quel pubblico che la società avrebbe intenzione di raggiungere.

In primis ci sono gli utenti della stessa azienda: solo il 10% degli account Google hanno attivato il sistema di autenticazione a due fattori sui relativi device. Una percentuale piuttosto bassa che, come fa notare Tom's Guide, difficilmente opterà per un nuovo sistema 2FA a pagamento e, soprattutto, per l'ennesimo dispositivo hardware da portare con sé.

Il piano B è dunque individuato nei grandi esponenti politici. I membri del governo americano, ad esempio, non sembrano possedere avanzate conoscenze in ambito informatico e l'adozione delle Titan Security Key di Google potrebbe migliorare non poco la salvaguardia delle preziose informazioni in loro possesso.

Insomma, nei prossimi mesi avremo modo di approfondire i piani di Google in merito a Titan Key e alla sicurezza online. Voi cosa pensate dell'ultima trovata della Grande G?

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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