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Green Pass falsi, la truffa di Telegram da cui stare alla larga

Alcuni canali promettono il Green Pass in cambio di un pagamento

Da quando è stato comunicato l’obbligo del Green Pass per i ristoranti al chiuso, i concerti e altre occasioni di assembramento, c’è stato un boom di prenotazioni presso gli hub vaccinali. Allo stesso tempo, però alcuni furbi hanno deciso di cogliere l’occasione per avviare delle truffe ai danni dei cittadini, in cui si promettono dei Green Pass falsi in cambio di un pagamento.

Green Pass falsi, la truffa di Telegram

Ovviamente vi diciamo fin da subito di non cadere assolutamente nella trappola: vi spieghiamo come funziona la truffa solo a titolo informativo. Su Telegram, infatti, sono nati alcuni canali che promettono l’invio di un Green Pass entro 48/72 ore dal pagamento e la cosa preoccupante è che in pochi giorni hanno raggiunto migliaia di iscritti. In un canale, al momento della scrittura di questo articolo, ci sono più di 40.000 iscritti e in un altro più di 120.000.

Ma come funziona nello specifico? Questi fantomatici maghi riescono a far comparire un Green Pass valido anche senza i requisiti originali. Vale a dire vaccinazione, risultato negativo a un tampone o guarigione dal COVID-19 entro un certo periodo. A loro, e lo ribadiscono con fierezza, basta semplicemente la copia della tessera sanitaria e un documento di riconoscimento valido. E, ovviamente, 200 euro per il certificato verde digitale o 300 euro per quello in versione cartacea. Altri canali offrono prezzi più basso o addirittura un pacchetto famiglia, per risparmiare sulla truffa insomma.

Gren Pass falsi - truffa telegram

Nel canale si legge che i Green Pass forniti sono regolarmente rilasciati dal sistema sanitario europeo e sono quindi documenti reali. Durante i controlli, risulteranno perfettamente validi, e il QR Code risulterà attivo e funzionante. Poi, come ogni miglior venditore – o truffatore, resta a voi giudicare – vengono citati 1200 fantomatici utenti felici che hanno già ricevuto il famoso certificato.

Una truffa da cui stare alla larga

I problemi in questo caso sono numerosi. Innanzitutto questa pratica è illegale: i truffatori, ovviamente, stanno compiendo un’azione contro la legge, ma anche gli utenti che andranno in giro con un Green Pass falso rischieranno delle sanzioni. Inoltre non è certo che dopo il pagamento si riceva davvero qualcosa, anche solo un codice falso. L’altro problema, non da poco, è che i canali hanno davvero molti iscritti che molto probabilmente stanno cedendo alla truffa, pagando centinaia di euro in cambio di un certificato che – legalmente – spetta di diritto in modo gratuito a chi rispetta i requisiti. Come ultima cosa, ma non meno importante, i truffatori richiedono due documenti personali dove sono presenti alcuni dati sensibili, e non è una buona cosa diffondere queste informazioni a degli sconosciuti.

Vi ribadiamo di stare alla larga da queste truffe che marciano sulla paura di non riuscire ad andare in vacanza e sulla situazione sanitaria attuale. Non è la prima volta che dei furbetti cavalcano l’onda del COVID-19, con truffe create ad hoc.

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