Sono sempre di più le persone che stanno firmando petizione di Greenpeace per rendere illegale l’advertising pubblicitario da parte dell’industria dei combustibili fossili. Per questa importante battaglia l’Organizzazione non governativa si è avvalsa della partnership con Latte Creative. Quest’ultima è l’agenzia che per l’occasione ha realizzato uno spot distopico chiamato “Say hello to our kids”.
Del resto sono passati ben 30 anni dalla Conferenza di Rio, quando nel 1992 tutte le nazioni coinvollte convenirono sulla necessità di bloccare le emissioni di gas. Ad oggi, nel 2022, ancora poco è stato fatto per realizzare questo obiettivo. Anzi, come si legge nel manifesto della petizione: “i colossi che utilizzano combustibili fossili continuano a mentire su presunte emissioni ridotte, compensazioni di CO2, addirittura su emissioni zero”.
Ed è proprio per questo motivo che Greenpeace dichiara battaglia alla manipolazione dei messaggi pubblicitari, scagliandosi contro la strategia chiamata “burn now, pay later”, frase con la quale si indica la mancanza di consapevolezza dei consumatori in merito al cambiamento climatico. “Vere e proprie fake news” si legge nel manifesto, contro le quali le istituzioni dovrebbero movimentarsi.
La petizione di Greenpeace contro gli spot a favore dei combustibili fossili
Arriva quindi la petizione, promossa proprio da Greenpeace e Latte Creative, per chiedere il divieto di pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del settore fossile. Si richiede quindi una legislazione analoga a quanto avvenuto per il tabacco: niente pubblicità, né in TV né in rete. La petizione gioca un ruolo fondamentale nella lotta all’accountability dell’industria fossile. Qualcosa che va oltre il greenwashing (azioni di comunicazione di presunta sostenibilità ambientale non supportate da fatti concreti) promosso dalle aziende.
“Ogni giorno siamo sommersi di pubblicità su social network, tv, giornali e cartelloni pubblicitari che promuovono alcuni dei prodotti e delle aziende più dannose al mondo per il clima. Alcuni esempi? Le aziende di combustibili fossili, auto e voli aerei. Il video in collaborazione con Latte Creative mostra chiaramente l’inganno del greenwashing dietro gli annunci di servizi come i voli aerei. Aziende che danneggiano il pianeta in modo irreversibile. Tutto in nome del profitto e a spese della biodiversità, della salute umana e del clima”, dichiara Federico Spadini, Campaigner Clima di Greenpeace Italia.
I lettori possono firmare la petizione qui.
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