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Buon Primo maggio! Viaggio nella Festa dei lavoratori

Oggi in molti Paesi si celebra la Festa del lavoro. Quando e perché è nata la ricorrenza del Primo maggio

Per iniziare, buon Primo maggio a tutti i lavoratori dalla redazione di Techprincess.

Come accade per tante ricorrenze che celebriamo ormai con una certa inerzia, è facile che molti di noi non sappiano – o abbiano dimenticato – i motivi che hanno portato alla nascita della Festa dei lavoratori.

Ripercorriamo dunque le origini e la storia di una delle festività più sentite in molti Paesi.

Il Primo maggio: quando nasce e perché

La Festa del Primo maggio non è solo una giornata che vede la sospensione di molte attività lavorative. Anche se oggi, col moltiplicarsi dei mestieri legati al digitale e con gli orari di apertura dei negozi sempre più ampi, è un discorso sempre meno vero.

La Festa dei lavoratori (o Festa del lavoro) ha un profondo senso storico e politico che non andrebbe dimenticato.

Le origini: Chicago, 1° maggio 1886

Tornare alle origini della Festa del lavoro ci fa capire subito perché il Primo maggio si celebrano le lotte per i diritti dei lavoratori.

La prima data da tenere a mente è l’1 maggio 1867. Quel giorno a Chicago entra in vigore la prima legge che riduce a otto le ore lavorative giornaliere.

Le proteste per la diffusione della legge sono, inizialmente, timide e non troppo organizzate né coordinate. Sino a quando, l’1 maggio del 1886, la Federation of Organized Trades and Labour Unions intima che quello debba essere il giorno in cui la legge venga estesa a tutto il territorio americano. Viceversa, ci sarebbe stato uno sciopero generale a oltranza.

Alla protesta aderiscono 12.000 fabbriche e più di 400.000 lavoratori, di cui 80.000 solo a Chicago. Proprio nella città dell’Illinois ci saranno quattro dure giornate di scontri, con un numero mai precisato di vittime da parte sia dei manifestanti che della polizia.

Il 4 maggio sono state almeno sette gli agenti uccisi da un gruppo di anarchici, passati alla storia per aver organizzato il primo attentato dinamitardo negli Stati Uniti.

Maggi Giovanni—foto Quarto Stato dopo servizio da Milano

Parigi, 1889

I fatti di Chicago fanno presto il giro del mondo. Ma solo nel 1889, al Congresso internazionale di Parigi che dà il via alla Seconda internazionale, viene dichiarata ufficialmente la data del primo maggio come Festa internazionale dei lavoratori.

Il Primo maggio nel mondo

Dopo la proclamazione parigina, la data viene presto adottata da moltissimi Paesi di ogni angolo del pianeta, e a oggi si contano quasi cento nazioni che celebrano la Festa dei lavoratori.

Ma non tutte il Primo maggio: Stati Uniti, Australia e Canada, ad esempio, commemorano la ricorrenza il primo lunedì di settembre.

La Festa dei lavoratori in Italia

La ricorrenza esiste in Italia dal 1991, anche se già nel 1888 a Livorno era scoppiata un’insurrezione popolare una volta che si era venuti a conoscenza dei fatti di Chicago.

Durante il Ventennio fascista, a partire dal 1924, la data è stata anticipata al 21 aprile, in coincidenza col Natale di Roma, ed è diventata un giorno festivo. La data originaria del 1° maggio è stata definitivamente ripristinata nel 1945. E nel 1955 papa Pio XII ha istituito la festa di San Giuseppe lavoratore, in modo da allargare idealmente la ricorrenza a tutti i lavoratori cattolici.

primo maggio

La strage di Portella della Ginestra

Il Primo maggio più tragico della storia d’Italia è certamente quello del 1947, quando il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini hanno aperto il fuoco sui manifestanti a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, provocando la morte di quattordici persone.

Non è mai stato chiarito il ruolo dei servizi segreti nella vicenda. Che secondo alcuni avrebbero voluto screditare Giuliano agli occhi della popolazione corrompendo alcuni appartenenti alla sua banda.

Il Concertone

Il Primo maggio in Italia ha tinte ben più liete a partire dal 1990, anno in cui i sindacati confederati (CGIL, CISL e UIL) assieme al comune di Roma hanno deciso di organizzare il primo concerto a San Giovanni di Laterano.

Da allora il tradizionale appuntamento prende il nome di Concertone, richiama (esclusi ovviamente questi due ultimi anni) decine di migliaia di persone tra il pubblico e centinaia di cantanti e gruppi musicali, che assieme ad artisti e attori coprono l’intera giornata, fedelmente seguiti dalle telecamere della Rai.

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Il Primo maggio e i diritti dei lavoratori

Rinnovando i nostri auguri per un vostro Primo maggio lieto (e sperando, con questo breve articolo, di avermi fornito qualche informazione in più), ci guarderemo dall’aggiungere considerazioni che purtroppo risulterebbero sin troppo ovvie. Su quanta strada ci sia ancora da percorrere perché si abbiano pari opportunità di accesso al lavoro a livello sociale, sessuale, geografico, più sicurezza, e contratti che garantiscano una maggiore stabilità d’impiego.

Il lavoro è dignità, e nessuno ne dispone in misura minore rispetto agli altri. E poi, come diceva Gustave Flaubert con saggezza e ironia, “In fin dei conti il lavoro è il metodo migliore per far passare la vita”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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