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IAB Forum: la pubblicità online raggiunge i 3,3 miliardi di euro

Raggiungono i 3,3 miliardi di euro gli investimenti sulla pubblicità online. A svelarlo l’ultima edizione dello IAB Forum, il più importante evento italiano sulla comunicazione digitale giunto alle XVII edizione.

A condurre il gioco sono ancora i colossi del web, Google e Facebook in primis, seguiti da Amazon che sfrutta il suo dominio nell’e-commerce. Insieme detengono oltre il 76% del mercato pubblicitario digitale.

“La crescita del predominio dei colossi della rete ha creato una situazione di mercato non più sostenibile per le aziende che rappresentiamo come associazione. – ha commentato Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia. – Come sollecitato in diverse occasioni, urge un intervento normativo atto a riequilibrare gli attuali assetti concorrenziali e permettere a tutti gli operatori – editori, concessionarie, agenzie specializzate e ad-tech company – di giocare alla pari con chi come Facebook e Google può avanzare tecnologicamente contando su ingenti risorse finanziarie accumulate grazie a un gettito fiscale pari a nulla. Non c’è più tempo da perdere, abbiamo bisogno di regole chiare, capaci di correggere le attuali storture, andando a colpire le posizioni di abuso e garantire l’intercettazione della reale capacità contributiva di un’azienda senza gravare sulle imprese
locali”.

Formati pubblicitari: quali funzioni meglio?

In testa alla classifica abbiamo la display, ossia banner, video e formati native. Insieme valgono il 63% dell’intero mercato. A trainare la crescita sono i video, ampiamente diffusi anche sulle piattaforme social.

Il secondo posto è per la search, che nel 2019 è cresciuta del 6%. Molto bene la raccolta derivante dalla classified & ecommerce advertising, ossia l’acquisto di visibilità per annunci su siti di compravendita o drectory online, che segna un +14%.

Rinasce l’audio

Se nel 2019 il digital audio advertising si stima raccolga in Europa investimenti per 471 milioni di euro, IAB Europe prevede che questo valore triplicherà entro il 2023, raggiungendo quota 1.5 miliardi di euro.

Il mercato tradizionale della pubblicità radio da solo vale 6 miliardi di euro in Europa ed è destinato a digitalizzarsi grazie a nuove opzioni come podcast e servizi di streaming musicale.

Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia.

“Le suddivisioni tra i diversi formati, mezzi e canali non sono più così netti come un tempo. Il modello ‘internet’ si sta affermando anche al di fuori dell’online, andandosi a sovrapporre a quei media che noi reputiamo più tradizionali. Va letta in questo senso l’evoluzione del mondo audio, che oggi grazie all’innovazione tecnologica, alla penetrazione di Internet, all’importanza culturale assunta dallo streaming musicale e la diffusione di dispositivi per la smart home, è in grado di promuovere messaggi pubblicitari digitali a un perimetro molto più ampio. Oggi in Italia il podcast conta su una penetrazione di ascolto regolare pari a circa il 26% 3 della popolazione online italiana over 16 anni. Questa esplosione di contenuti mostra pochi segni di rallentamento, a dimostrazione del fatto che i consumatori odierni prediligono sempre di più ambienti ‘audio-first’. Che si tratti di auto collegate, applicazioni radio negli smart speaker o altre tecnologie, le opportunità per gli inserzionisti di raggiungere gli ascoltatori sono sempre più ampie. Secondo Kantar infatti, il 63% 4 dei marketer investirà in modo rilevante sui podcast nel 2020”, conclude Noseda.

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