Imparare una nuova lingua è sempre un’esperienza unica e formativa e quale app migliore di Babbel può aiutarci ad imparare al meglio l’inglese, il tedesco o addirittura il turco?
Abbiamo avuto la possibilità di provare per sei mesi l’applicazione e ci siamo cimentati nell’apprendimento del tedesco, lingua particolare nel suo genere. Ho davvero imparato qualcosa oppure non sono nemmeno in grado di ordinare una birra? Scopriamolo insieme!
Cos’è Babbel e come imparare il tedesco o un’altra lingua?
La prima cosa da mettere in chiaro è: cos’è Babbel? Si tratta della prima applicazione al mondo per l’apprendimento delle lingue. Fondata nel lontano 2007 e con più di un milione di utenti attivi, è l’azienda leader nel settore dell’apprendimento linguistico online.
Babbel ci offre un catalogo composto da 14 lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, svedese e molte altre. Possiamo scegliere di impararne una o due contemporaneamente, dipende da quanto vogliamo metterci alla prova.
I corsi di lingua sono principalmente incentrati su conversazioni e temi quotidiani, utili per facilitare l’apprendimento ed incentivare fin da subito l’utente a parlare.
Le recensioni ricevute in generale sono tutte molto positive: si stima che circa il 73% degli utenti ha dichiarrato di sentirsi in grado di sostenere una semplice conversazione già dopo cinque ore di utilizzo dell’app. Impressionante, no?
Io ho scelto di affrontare un’impresa titanica, ovvero imparare il tedesco. Dico titanica perché si tratta di una lingua molto più dura rispetto a quelle che già conosco personalmente.
Ho quindi abbandonato il dolce suono dello spagnolo e del francese, messo da parte quello delicato dell’inglese (e la semplice grammatica), per diventare una persona tutta d’un pezzo e cattiva con il tedesco, ja!
Come è strutturata l’applicazione: cataloghi e corsi
Una volta scaricata l’app, avrete a disposizione sette giorni gratuiti in cui potrete esplorare tutto l’esplorabile: successivamente potrete decidere se abbonarvi per 3, 6 o 12 mesi: 6,65 euro al mese per la prima opzione, 5,54 euro al mese per la seconda e 4,95 euro al mese per la terza opzione.
Dopo aver scelto la lingua da imparare, la mia avventura ha avuto inizio. Uno degli aspetti che mi ha colpito subito di Babbel è la possibilità di effettuare un breve test iniziale che permette all’applicazione di valutare le conoscenze della persona.
Sinceramente non conoscevo molte parole, quindi ho evitato di fare il test e ho deciso di iniziare subito uno dei tanti corsi disponibili nel catalogo.
Un’altra particolarità è proprio questa ovvero avere a disposizione corsi utili per ogni evenienza. I corsi a disposizione sono suddivisi in questo modo: avremo la sezione primi passi, in cui veniamo lentamente catapultati in un nuovo mondo linguistico.
Inizieremo imparando qualche vocabolo, le basi della grammatica e della pronuncia. Successivamente abbiamo le basi I e II, in cui ci vengono spiegate espressioni utili per la vita quotidiana, ulteriori basi grammaticali e di pronuncia.
Poi si passerà ai livelli successivi e più complicati, ovvero livello pre-intermedio, intermedio, indipendente ed avanzato, in cui si comincerà ad analizzare la lingua anche dal punto di vista della comprensione e la produzione orale e scritta, migliorando sempre di più le vostre abilità.
Nel livello avanzato avrete anche la possibilità di approfondire espressioni, modi di dire tipici ed anche aspetti culturali della lingua. Se invece preferite concentrarvi sulla grammatica della lingua, in modo semplice ma efficace, ci sarà la sezione grammatica in cui troverete esercizi divertenti con esempi e molto altro.
Dovete imparare la lingua per lavoro? Non temete, Babbel ha una sezione creata appositamente per questo: troverete vocaboli, frasi ed altri esempi utili che vi aiuteranno ad affrontare senza problemi le situazioni da ufficio.
Se invece volete migliorare comprensione e produzione orale, potete utilizzare l’omonima sezione in cui troverete corsi mirati allo sviluppo di queste capacità. Inoltre troverete anche le sezioni cultura e tradizioni e parole e frasi, in cui potrete ampliare il vostro vocabolario ed imparare ogni giorno frasi quotidiane utili e divertenti.
La modalità ripasso e la divisione dei corsi
Ciò che ho apprezzato di Babbel, oltre alla varietà di corsi utili per qualsiasi cosa, è stato il modo in cui essi sono stati suddivisi: ogni sezione è suddivisa in un numero specifico di corsi che, a loro volta, contano un determinato numero X di lezioni.
Ad esempio, il livello base I conterà 3 corsi con 11/12 lezioni ciascuno. Questo vi permetterà di approfondire quotidianamente la lingua. Un altro elemento che ho personalmente adorato, in particolare perché dimenticavo verbi come se non ci fosse un domani, è la modalità ripasso.
Il giorno seguente alla lezione, si attiverà la sezione “ripasso” che vi permetterà appunto di ripassare le cose che avete imparato nel giorno precedente.
Come funziona questa modalità? Potrete scegliere quattro metodi differenti per ripassare: ascoltando, parlando, scrivendo o utilizzando schede didattiche (immagini con la traduzione italiana in cui l’app vi chiederà se ricordate o meno la parola nella lingua che state imparando).
Ogni volta che dovevo ripassare sceglievo la modalità “parlare” o “scrivere”, poiché erano gli aspetti che volevo migliorare. Almeno tre volte a settimana, però, facevo anche l’ascolto. Una delle principali caratteristiche di Babbel è che potete ripassare i vostri, ad esempio, 15 vocaboli più volte. Prima ascoltando, poi scrivendo e successivamente parlando.
Pro e contro: con quale dispositivo utilizzare Babbel?
Principalmente utilizzavo l’applicazione sul PC (disponibile anche su tablet) ma ho sfruttato anche quella su smartphone, magari sull’autobus o la sera prima di andare a letto. A seconda del dispositivo ho notato dei pro e dei contro differenti.
Sullo smartphone avevo difficoltà con l’aspetto di scrittura: mi sono capitate parecchie occasioni in cui, nonostante cliccassi la lettera che volevo usare, la tastiera non la cliccava o ne sceglieva un’altra. Scrivendo veloce e magari anche sapendo perfettamente la parola, l’app me la dava sbagliata.
Oppure vi è un esercizio in cui vengono mostrare le lettere sparse e voi dovete riordinarle, creando così la parola data. Sul telefono questo esercizio risultava fin troppo semplice, poiché le lettere non erano “sparse” in modo omogeneo ma solo un paio erano messe nella posizione errata.
Ad esempio, la parola willkommen (benvenuto). Le lettere erano principalmente poste così: w i l k l o m e m n. Sul PC questi due principali problemi non li ho riscontrati perché dovevo utilizzare la tastiera e gli esercizi apparivano più “difficili” quasi.
Per questo motivo, su questo dispositivo, eseguivo principalmente gli esercizi di scrittura e lettura.
Purtroppo però era problematico eseguire gli esercizi di conversazione perché il microfono del mio PC non capiva minimamente ciò che stessi dicendo, quindi ogni volta la parola veniva segnalata come sbagliata.
Vi giuro che le pronunciavo bene, ja. Credetemi sulla parola, vi sto facendo il musetto alla Vanellope Von Schweetz!
Nonostante la presenza di questo problema sul PC, sono riuscita a trovare una soluzione ovvero utilizzare lo smartphone: lì il microfono funzionava divinamente e potevo urlare nein, nein e sentirmi una vera tedesca doc.
Vanellope Von Schweetz in Ralph Spaccatutto
Imparare il tedsco con Babbel è davvero possibile?
Il mio percorso per imparare il tedesco con Babbel, per certi versi, è stato come trovarsi sulle montagne russe. All’inizio ero costante e facevo esercizi tutti i giorni, a volte il pomeriggio o prima di andare a dormire. A volte invece mi perdevo quei due o tre giorni di lezione e mi ritrovavo 100 vocaboli da ripassare!
Dopo un mese di alti e bassi, mi sono messa l’anima in pace e ho detto: “Okay, calma e sangue freddo. Devo imparare il tedesco e Babbel mi aiuterà!” Ho iniziato quindi ad essere più costante possibile: ovviamente non riuscivo sempre e tutti i giorni ad esercitarmi bene, però mi ero prefissata di fare almeno 10 minuti al giorno.
Personalmente, quando avevo più tempo, arrivavo ad utilizzare l’app per circa un’ora e mezza al giorno ed eseguivo un ripasso serale. Sono fissata con oggetti di cancelleria et similia quindi trascrivere i vocaboli più utilizzati su un quadernino e rileggerli ogni giorno è stato utile.
Con costanza e il metodo del quadernino, nell’arco dei sei mesi di prova sono riuscita a raggiungere dei buoni livelli. Sono in grado di avere una conversazione riguardo argomenti quotidiani, ricordo le varie parti del corpo, alcune particolari forme verbali e posso addirittura descrivere le persone!
Quindi: ho davvero imparato il tedesco con Babbel? La risposta è sì, ma. Il ma è dovuto al fatto che, personalmente, mi sono resa conto che il tedesco non è una lingua che fa per me e quindi, non avendo un particolare stimolo e voglia di imparare e imparare, dopo una settimana circa di stallo avevo già dimenticato tutto.
Il segreto nell’imparare qualsiasi cosa è questo: farlo con costanza ma soprattutto passione. Se non c’è quella e non ci sono stimoli, il tutto risulterà difficile e pesante. Imparare una lingua non dovrebbe trasmettere certe sensazioni.
Posso dire però che Babbel si è rivelata davvero un’ottima app e che, almeno per sei mesi, mi ha permesso di parlare tedesco da italotedesca quasi doc. Inoltre, per quello che offre il catalogo, il prezzo è un vero e proprio affare. Quindi, danke schön Babbel, Auf Wiedersehen.
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