Che noi tutti passiamo ore e ore al giorno col naso contro i nostri device è assodato. Basti pensare alle dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Lavenia in occasione del Disconnect day del 6 maggio.
Lavenia, presidente dell’Associazione Nazionale Di. Te. (Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo), per l’occasione ci ha infatti ricordato che “siamo online 8 ore al giorno. E passiamo quasi 4 ore ogni giorno davanti ai social. Sono 28 ore a settimana, 120 ore al mese, 2 interi mesi all’anno.”
Ma come è suddiviso il tempo dei nostri connazionali in rete, ora che si alternano social e app vecchi e nuovi? E più nello specifico, qual è il rapporto degli italiani con gli smartphone?
Ce lo dice un report del Mef (Mobile Ecosystem Forum), che ha appunto analizzato le abitudini degli italiani quando adoperano lo smartphone. Scopriamo qualche dato dell’indagine.
Gli italiani e gli smartphone
Il titolo del report, alla sua prima edizione, è eloquente: The italian mobile consumer 2023.
Ed è introdotto da un ragionamento di taglio storico dell’amministratore delegato di Mef, Dario Betti.
Il quale un po’ a sorpresa ha detto: “Il mercato dei servizi di telefonia mobile vide proprio in Italia il suo primo successo a livello globale nella seconda metà degli anni ’90. Ma oggi gli italiani non sembrano poi così entusiasti dei servizi sui telefonini”.
The italian mobile consumer 2023 verrà pubblicato nella versione integrale martedì 9 maggio, in occasione del Mef Leadership Forum Italy-The New Mobile Services, che si svolgerà a Roma.
La fiducia
Andando più nel dettaglio del report che analizza il rapporto tra gli italiani e gli smartphone, vediamo alcuni dei dati principali.
Il primo, cui forse si riferiva Betti parlando di entusiasmo relativo dei nostri connazionali verso i servizi offerti, riguarda il grado di fiducia oscillante.
Ad esempio, ci si fida più di Amazon (53% del campione) che non del Governo (48%). E sempre per quanto riguarda la fiducia, ai contenuti pubblicati su Facebook (considerato ormai da molti giovani un social obsoleto) non viene dato troppo credito (solo il 35% del campione si fida). Va appena meglio a Twitter (36%), nonostante l’esuberanza – chiamiamola così – del suo nuovo proprietario, Elon Musk.
Ma alla domanda se sui due social ci si può esprimere liberamente, stavolta è Twitter (47%) a venire scalzato da Facebook (56%).
Nonostante il 72% del campione intervistato sia consapevole che le app e i servizi mobili siano di facile utilizzo, due terzi delle persone evitano di condividere online informazioni personali. Forse anche influenzate dai recenti dubbi verso TikTok.
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Gli italiani e l’uso degli smartphone
Gli italiani usano gli smartphone soprattutto per l’intrattenimento. Le donne sono più attive degli uomini, così come sono più solerti i possessori di sistema operativo Android rispetto a chi ha iOS.
Le cinque azioni svolte con maggiore frequenza dagli italiani sugli smartphone sono, in ordine decrescente: ascoltare musica, andare sui social, giocare, guardare film o TV, acquistare un prodotto.
Gli italiani e il resto del mondo
Interessanti alcuni ritardi percentuali degli italiani, nell’uso dello smartphone, rispetto ai dati globali.
Ad esempio, l’invio di denaro viene effettuato dal 31% del campione (-18% rispetto al dato globale). E poi, prenotare un taxi dal 12% (-16%), ascoltare podcast dal 23% (-12%) e ordinare cibo a domicilio dal 43% (-11%).
Insomma, gli italiani hanno ancora una grossa sfiducia nell’effettuare transazioni economiche da mobile.
Il dato è confermato anche dal fatto che solo il 7% spende mensilmente dai 10 ai 20 euro per giocare online. Mentre il 12% spende meno di 10 euro, e il 56% usa solo giochi gratuiti.
Gli italiani e lo sviluppo tecnologico
Qui si trovano forse i dati più sorprendenti del report.
Perché sono soprattutto gli over 55 (nel 55% dei casi) a essere maggiormente favorevoli ai nuovi sviluppi della tecnologia.
Così come, per quanto riguarda il medesimo gradimento, i possessori di sistema operativo Android superano quelli del sistema iOS (percentuali rispettivamente del 42,4 e 36,4%).
La tecnologia che convince di più gli intervistati, che l’hanno accolta positivamente nel 47% dei casi, è il riconoscimento facciale.
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App e servizi preferiti
Ma quali, infine, i servizi e le app preferiti dagli italiani che adoperano gli smartphone?
Svetta al primo posto WhatsApp, con il 75% dei consensi. Al secondo posto non un’app ma un servizio, le intramontabili telefonate. Seguono Instagram (42%) e le mail (30%). Poi Facebook Messenger (33%), Telegram (27%) e TikTok (22%).
Solo il 18% degli utenti, e ci sembra un dato fin generoso, utilizza ancora i vecchi, gloriosi SMS.
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