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Jump Force: il cross-over manga definitivo | Anteprima

Abbiamo provato la closed beta del nuovo picchiaduro di Bandai Namco! Goku, Rufy, Naruto e tanti altri si sfidano in questo titolo.

Questo weekend si è tenuta la prima closed beta di Jump Force, il picchiaduro di Bandai Namco che unisce una all star dei personaggi più importanti della rivista Weekly Shonen Jump, la casa dei più importanti shonen manga di tutti i tempi. Basti pensare che tra le sue fila si annoverano i manga più venduti al mondo, come Dragon Ball, One Piece e Naruto.

La rivista ha compiuto quest’anno 50 anni e Jump Force è stato realizzato proprio come parte del progetto per i festeggiamenti di questo importante anniversario. L’incipit che darà il via alla battaglia cross-over sembra piuttosto interessante, infatti le dimensioni si sono unite facendo approdare nel nostro mondo i personaggi più iconici di diversi manga.

Ancora non conosciamo molti dettagli sulla trama, ma sappiamo per certo che il nostro personaggio sarà inedito, totalmente creato da noi, mentre 4 personaggi nuovi di zecca, creati dalla matita di Akira Toriyama, rivestiranno probabilmente un ruolo importante nelle vicende narrate.

Per quanto riguarda invece il gameplay, abbiamo finalmente avuto occasione di provare il gioco in modo più approfondito rispetto al nostro primo incontro, avvenuto alla Gamescom, così da farci un’idea più approfondita delle sue meccaniche.

Jump Force: il potere dello shonen

Ki, Chakra, Haki, Cosmo, Nen: tutti nomi per identificare l’energia sovrannaturale che ognuno dei combattenti userà per affrontare le spettacolari battaglie che vedremo nel gioco. Nella beta ci veniva per prima cosa chiesto di selezionare un avatar fra sei precostruiti. Ognuno di questi aveva vestiti facilmente riconoscibili, fra armatura da saiyan, vestiti da pirata o tute da ninja, con in più tratti facciali simili ai molti eroi dell’universo Jump.

Allora non era ancora possibile personalizzarli, ma la nostra speranza è quella che il livello di dettaglio in questa fase sia alto, così da non avere cloni di personaggi già conosciuti ovunque. Ogni custom character aveva 4 mosse, divise fra alcune delle più iconiche tratte dai manga di riferimento. Ad esempio, il nostro personaggio aveva mosse prese da One Piece e Dragon Ball, per creare un bel mix di attacchi e stili differenti.

Entrati nella lobby, siamo andati direttamente nell’unico luogo accessibile dell’area, ossia il desk per partecipare alle battaglie online. Questo spazio comune presentava alcuni problemi di lag negli spostamenti, infatti il nostro personaggio faticava a muoversi con animazioni traballanti a ogni passo, forse per l’elevata quantità di utenti presente all’interno e per una situazione di netcode ancora da ottimizzare (d’altronde a questo servono le beta).

Arrivati alla selezione della battaglia, ci si è presentata la scelta fra combattimento contro la CPU o contro un altro giocatore umano. Per prendere confidenza (e non farci massacrare malamente sin da subito) abbiamo scelto di farci le ossa contro la CPU, che, dobbiamo dire, presentava una difficoltà tarata molto verso il basso. In Jump Force affronteremo scontri di 3vs3, selezionando la nostra squadra fra un buon roster di circa 15 personaggi presenti nella demo. Ovviamente c’era la possibilità di utilizzare anche il nostro custom character.

La prima cosa che abbiamo notato è che l’Unreal Engine 4 fa faville, donando una veste grafica davvero spettacolare agli scontri, con effetti particellari di raggi, esplosioni e tecniche segrete realizzati ottimamente, tanto da dare una sensazione di grandiosità ancora più marcata.

I personaggi sono realizzati con un tratto che tende a uniformare le caratteristiche fisiche di ognuno, scelta che probabilmente non piacerà ai molti che avrebbero preferito un cel-shading più fedele ai disegni originali. Personalmente non abbiamo sofferto tanto per questa mancanza, poiché i personaggi sono ben riconoscibili e questa scelta stilistica rende meglio l’idea di una fusione di diversi mondi in un’unica dimensione.

Per quanto riguarda il gameplay, il tutto si muove a grande velocità mantenendo i 60 fps, anche se abbiamo notato dei cali nelle sequenze più concitate.

Per quanto riguarda il fulcro, ossia il combattimento, chiariamo subito una cosa: non si tratta di un picchiaduro che vuole essere estremamente tecnico o per pro-player come può essere un Dragon Ball FighterZ, ma non si può definire come un difetto questa scelta stilistica, che anzi, per il genere di prodotto che abbiamo sotto gli occhi, è, secondo noi, la scelta migliore. La spettacolarità delle battaglie viene prima di tutto e probabilmente andando avanti si scoprirà che il bilanciamento dei combattenti non sarà perfetto, ma il fatto di poter alternare tre diversi combattenti limerà il problema.

Ogni personaggio potrà concatenare attacchi deboli, forti e le prese, utili per punire avversari che giocano troppo sulla difensiva. Avremo un tasto per la parata che, unito a un direzionale, ci farà fare una breve schivata, più un tasto per lo scatto così da avvicinarci in un attimo ai nemici quando sono a grandi distanze. Lo scatto sarà gestito tramite una barra che si consumerà ogni volta che lo usiamo, così da non farci abusare di quest’azione e di altre molto più tattiche, come una sorta di schivata che ci permetterà di uscire da combo e altri attacchi quando stiamo subendo. La barra si ricaricherà tuttavia abbastanza velocemente, se non utilizzata. Avremo poi il tasto per cambiare personaggio, che, se tenuto premuto, evocherà un nostro compagno come assist.

Infine le mosse speciali sono gestite dalla pressione del tasto R2 (nel caso di PS4) unito a uno dei quattro tasti principali del controller. Queste consumeranno da una a due barre (su un massimo di 5 accumulabili) per le mosse base, mentre la mossa più potente sarà attivabile quando la barra risveglio (posta intorno al volto che rappresenta il personaggio utilizzato in quel momento) arriverà a circa la metà. Attivando il risveglio tramite il tasto R3 sarà possibile ottenere un potenziamento, che per alcuni personaggi, come nella tradizione più classica degli shonen, si tratterà di una trasformazione, come Goku o Vegeta in Super Saiyan o Naruto in modalità Saggio delle Sei Vie. Se la barra risveglio sarà riempita al 100% potremo sfruttare una potenza ancora maggiore.

Il combattimento di Jump Force risulta pertanto veloce e concitato, ricordando quanto visto negli ultimi Naruto Ultimate Ninja Storm. Nonostante la sua componente principalmente “caciarona” non possiamo non notare alcune piccole caratteristiche più tecniche, come la possibilità di portarsi alle spalle dell’avversario, se si riesce a premere il tasto di parata un attimo prima di essere colpiti, combinazioni allungabili tramite la pressione di comandi aggiuntivi e lo scambio tattico fra personaggi.

Premettiamo che ogni nostro team di 3 personaggi condivide un’unica barra della vita indipendentemente dal cambio di personaggio utilizzato in battaglia, dunque all’apparenza l’avere tre personaggi potrebbe risultare inutile. In realtà, giocando, ci siamo accorti che, oltre alla possibilità di utilizzo degli altri due combattenti come assist, quando si cambierà personaggio questi arriverà inizialmente come assist per un paio di secondi attaccando l’avversario, per poi passare il controllo subito dopo a noi, cosa che creerà una certa confusione nel nostro antagonista, che si ritroverà spaesato per alcuni attimi non capendo se è attaccato da un semplice assist o se il nostro personaggio è cambiato. Un ottimo utilizzo del tasto di scambio che acquisisce un certo valore strategico.

Infine, due parole sul netcode: nella nostra prova, nonostante qualche problema di lag nella lobby, non abbiamo avuto particolari problemi nelle sfide contro altri giocatori, riuscendo a giocare senza vistosi problemi di input ai comandi o rallentamenti dovuti alla connessione.

In definitiva il sistema di combattimento di Jump Force funziona, e anche bene, per questo genere di giochi che non necessitano di virtuosismi nella tecnica; il titolo ha quindi il potenziale di essere uno dei picchiaduro “leggeri” più promettenti per quanto riguarda i titoli basati su anime e manga. Da Jump Force non ci aspettiamo una grande scena competitiva, ma se la trama azzeccherà i punti più importanti e il gameplay si manterrà veloce e spettacolare come in questa prima prova, allora il titolo potrà davvero diventare un ottimo rappresentante del genere dedicato all’animazione giapponese.

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