Altro giorno, altra polemica riguardante Kanye West, che oggi ha trovato un accordo per l’acquisizione di Parler, social network americano particolarmente amato dalla destra statunitense. La piattaforma, che ha giocato un ruolo importante nella campagna elettorale di Donald Trump, è composta in larga parte di utenti che sostengono la teoria complottista di QAnon.
L’attuale proprietà della piattaforma ha confermato che l’acquisizione sarà ufficializzata entro la fine dell’anno. Tuttavia non si conoscono i dettagli economici dell’accordo.
Kanye West su Parler: “Dobbiamo preservare il diritto di esprimerci liberamente”
Il rapper – che dal 2021 ha legalmente cambiato nome in Yè – si è sempre detto un forte sostenitore della politica conservatrice di Donald Trump. Non stupisce quindi il suo interesse nell’acquisizione del social network che, più di tutti, ha favorito l’ascesa politica dell’ex Presidente US. Parler, in un momento storico in cui i social network bandivano le esternazioni di Trump, ha giocato un ruolo importantissimo nei fatti di Capitol Hill, quando i sostenitori del Tycoon assaltarono il Congresso Statunitense.
A seguito di questi avvenimenti Twitter e Facebook presero provvedimenti forti nei confronti di Donald Trump. Contestualmente Apple e Google rimossero immediatamente Parler dai propri store digitali. L’app è poi tornata disponibile per il download, anche se ridimensionata nei contenuti che è possibile pubblicare.
Nel commentare l’avvenuto accordo Yè ha affermato che “in un mondo in cui le opinioni conservatrici sono considerate controverse, dobbiamo preservare il diritto di poterci esprimere liberamente”.
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Proprio settimana scorsa Kanye West è stato bloccato da Twitter per un post antisemita. A marzo il rapper era stato bloccato anche da Instagram per accuse di “incitamente all’odio”. Infine a febbraio, per la release di Donda 2, l’artista aveva lanciato un costosissimo lettore audio in grado di leggere gli Stem del disco: lo Stem Player.
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