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Elon Musk annuncia le proprie dimissioni da Ceo di Twitter. Dopo di lui un’amministratrice delegata

La notizia data ovviamente tramite tweet

Presi tra i chatbot conversazionali e il deepfake, gli scandali di TikTok e le campagne pubblicitarie flop, abbiamo tralasciato per qualche giorno Elon Musk.

Il quale, votato com’è a lanciare provocazioni (non si sa mai quanto credibili) dallo stesso social di cui è amministratore delegato, ci fornisce quasi quotidianamente materiale per redigere articoli.

Rieccolo però alla ribalta, grazie a un cinguettio, anzi a due cinguettii vergati uno nelle scorse ore e uno… mesi fa. Con i quale, nientemeno, Elon Musk annuncerebbe le proprie dimissioni da Ceo di Twitter. E farebbe intendere che a sostituirlo sarà, anche se non subito, una donna.

Ricostruiamo l’accaduto. E possiamo limitarci a quello, perché – quando si tratta di Musk – è ben arduo distinguere una concreta dichiarazione d’intenti da una provocazione per il puro gusto di far parlare di sé.

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Elon Musk: dimissioni in vista?

Il tweet con cui Elon Musk avrebbe annunciato le proprie dimissioni da Twitter è stato scritto giovedì 11 maggio.

Il testo recita: “Excited to announce that I’ve hired a new CEO for X/Twitter. She will be starting in 6 weeks! My role will transition to being exec chair & CTO, overseeing product, software & sysops.”

Ovvero: “Sono entusiasta di annunciare che ho assunto un nuovo CEO per X/Twitter. Lei inizierà tra 6 settimane! Il mio ruolo passerà a quello di presidente esecutivo e CTO, per cui supervisionerò prodotti, software e sysops”.

Ricordiamo che CTO sta per Chief Technology Officer, ovvero chi prende decisioni sugli aspetti tecnologici dei prodotti di un’azienda Mentre sysop sta per System Operator.

Dal messaggio si deducono almeno tre cose. Che le ipotetiche dimissioni di Elon Musk non saranno immediate, che a sostituirlo sarà una donna. E che Twitter in futuro diventerà X, la famosa “app globale” che – assieme alla colonizzazione di Marte – è tra i sogni del milionario.

Il quasi annuncio di dicembre

Dicevamo che i tweet con cui Elon Musk ha annunciato le dimissioni da Ceo di Twitter sono in realtà due.

Il primo risale addirittura allo scorso 21 dicembre, come appendice a un improvvido sondaggio di due giorni prima, il 19.

Quando Musk, forse per trovare conferma del proprio appeal, ha chiesto ai suoi follower: “Should I step down as head of Twitter? I will abide by the results of this poll.” Cioè: “Dovrei dimettermi da capo di Twitter? Mi atterrò ai risultati di questo sondaggio.”

E, come è successo a David Cameron per il referendum sulla Brexit, la spavalderia (con le dovute proporzioni, certo) si è ritorta contro Musk. Perché il 57,5% degli oltre 17 milioni e mezzo di votanti ha detto che sì, avrebbe visto di buon occhio le dimissioni di Elon Musk da Ceo di Twitter.

E così, due giorni dopo, il capo ha scritto: “I will resign as CEO as soon as I find someone foolish enough to take the job! After that, I will just run the software & servers teams.” Che tradotto suona così: “Mi dimetterò da CEO non appena troverò qualcuno così folle da accettare il lavoro! Dopodiché, gestirò solo i team software e server.”

Evidentemente, la persona folle è stata individuata, e si tratta di una donna. Ma chi?

Il totonomi

Va da sé che la dichiarazione di Musk ha scatenato ipotesi su chi potrebbe essere la “she”, la donna che lo sostituirà ai vertici di Twitter.

Il nome di gran lunga più accreditato è quello di Linda Yaccarino, che attualmente è a capo dell’advertising e delle partnership di NBCUniversal. Secondo alcune indiscrezioni, la Yaccarino si sarebbe proposta per la carica di CEO, informando anche alcuni amici (non così fidati da mantenere il segreto) del suo obiettivo.

Yaccarino ha recentemente ospitato Musk a una conferenza pubblicitaria che si è svolta a Miami, e ha salutato con entusiasmo la partnership tra NBC e Twitter per le prossime Olimpiadi.

Se fosse lei la prescelta, si spiegherebbe anche il riserbo sul nome. Per lunedì 15 maggio è prevista una conferenza di NBCUniversal con gli inserzionisti, e Yaccarino sarà presente.

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Altre candidate

Ma almeno altri due nomi circolano tra le probabili prossime amministratrici delegate di Twitter.

Uno è quello di Sheryl Sandberg, ex direttrice operativa di Meta, che nell’azienda di Zuckerberg ha saputo far decollare la pubblicità digitale.

L’altro nome è quello di Sarah Friar, attuale Ceo di Nextdoor ed ex direttrice finanziaria della società di pagamenti Block, creata – curiosità – dal co-fondatore di Twitter Jack Dorsey.

A prescindere dalla figura che sostituirà Elon Musk dopo le sue (teoriche o autentiche?) dimissioni, viene da pensare che l’avvicendamento potrebbe essere benefico per l’azienda, visto che nei mesi di gestione Musk abbiamo assistito non solo a tante sparate, ma anche a una sequela di scelte opinabili, di licenziamenti e di atteggiamenti autoritari.

Tutto da parte di chi si era presentato come l’alfiere della libertà.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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