Gli Academy Awards quest’anno sarebbero potuti essere un momento di enorme orgoglio per la Cina. Chloé Zhao, la regista di Nomadland, ha fatto la storia vincendo l’Oscar sia per il miglior film che per la miglior regia; la vittoria di Zhao la rende la prima donna asiatica, la prima donna cinese e la prima donna di colore a vincere il premio Oscar alla regia. Nella stessa notte, Yuh-Jung Youn è diventata la prima attrice coreana a vincere un Academy Award per il suo ruolo in Minari. Entrambe queste vittorie sono importanti, soprattutto data la lunga storia di Hollywood nel perseguire stereotipi o nell’escludere dai riconoscimenti le donne e nello specifico le donne asiatiche.
Mentre la vittoria di Zhao rappresenta un momento storico per la Cina, la Cina non festeggia, almeno non ufficialmente. La notizia della vittoria dell’Oscar di Chloé Zhao come miglior regista è stata censurata sui social media e sui motori di ricerca in Cina sotto la direzione del ministero della propaganda del paese, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. I primi messaggi di congratulazioni a Zhao erano stati cancellati dai siti di social media cinesi entro mezzogiorno di lunedì, e le ricerche sui motori di ricerca cinesi Baidu e Sogou avevano pochi link alle notizie sugli Oscar.
La Cina censura la vittoria agli Oscar di Chloé Zhao
Non c’erano notizie sulla vittoria di Zhao lunedì sulla China Central Television, o Xinhua News Agency o sul People’s Daily Online del Partito Comunista Cinese, ha riportato il Journal. Il Global Times, un sito di notizie di proprietà di People’s Daily, ha pubblicato un editoriale lunedì in cui ha riconosciuto la vittoria di Zhao ma ha criticato Nomadland come “un film tipicamente americano e lontano dalla vita reale del popolo cinese”. A proposito della regista il Global Times ha scritto: “Speriamo che possa diventare sempre più matura. In un’epoca in cui il confronto Cina-Stati Uniti si sta intensificando, può svolgere un ruolo di mediazione nelle due società ed evitare di essere un punto di attrito. Non può sfuggire alla sua etichetta speciale e dovrebbe usarla attivamente”.
Un’altra delle poche notizie che sono emerse in Cina sulla vittoria di Zhao proveniva dal piccolo sito di notizie 163.com, che ha definito Zhao il “secondo regista cinese a vincere l’Oscar al miglior regista, dopo Ang Lee”, secondo The Hollywood Reporter, che ha vinto due volte il premio come miglior regista, per I Segreti di Brokeback Mountain nel 2006 e per Vita di Pi nel 2013.
Il governo cinese ha imposto un blackout virtuale delle notizie e la censura si è mossa per reprimere o cancellare la discussione sul premio sui social media. Le piattaforme di social media cinesi hanno cercato di eliminare o limitare la circolazione di articoli e post sulla cerimonia e sulla regista, costringendo molti utenti di Internet e fan a usare giochi di parole per eludere la censura. Non è stata fornita alcuna ragione per la repressione, sebbene la regista sia stata recentemente l’obiettivo di una reazione nazionalista sulle osservazioni che aveva fatto in passato sulla Cina.
Chloé Zhao: “Le persone alla nascita sono intrinsecamente buone”
Il successo non è stato sufficiente per porre fine alle polemiche relative a Zhao, iniziate il mese scorso in risposta a una vecchia intervista per la quale è stata accusata di “diffamare la Cina”: la regista è diventata il bersaglio di un intenso trolling online dopo che è riemersa un’intervista di diversi anni fa in cui descriveva la Cina, durante la sua adolescenza, come “un posto dove ci sono bugie ovunque”.
Gli Oscar di quest’anno non sono stati trasmessi da nessuna parte in Cina, nemmeno sulle due importanti piattaforme di streaming dove la cerimonia annuale era stata trasmessa in diretta negli anni precedenti. A Hong Kong, un’importante emittente ha scelto di non mandare in onda gli Oscar per la prima volta in più di mezzo secolo.
Il materiale promozionale e i riferimenti al film sono stati cancellati da Internet e ci sono state richieste di boicottaggio. Gli orari degli spettacoli per Nomadland sono stati rimossi dai principali siti web di biglietteria, suscitando un certo timore circa l’imminente uscita del prossimo film Marvel di Zhao. Le ricerche su Weibo, una popolare piattaforma di social media, per l’hashtag “Chloé Zhao vince l’Oscar per il miglior regista” hanno restituito solo il messaggio: “Secondo le leggi, i regolamenti e le politiche pertinenti, la pagina non è stata trovata”.
Nel suo discorso di accettazione del premio Oscar alla regia Zhao ha parlato dei suoi ricordi di infanzia recitando in mandarino la prima riga di un testo classico cinese che lei e suo padre avevano memorizzato: “Le persone alla nascita sono intrinsecamente buone“.
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