BARCELLONA – Camminando per i padiglioni di ISE, la fiera europea dedicata ad audio, ci siamo imbattuti in uno stand nero con un logo famigliare: quello di Leica.
Niente fotocamere però. In quello spazio c’è un proiettore, il Cine 1.
E sì, costa parecchio. Si parte da 6.995 € per il modello da 80 pollici, saliamo a 8.495 € per quello da 100 pollici e arriviamo a 8.995 € per il 120 pollici.
Non è un prodotto per tutti.
A dircelo non è solo il prezzo ma anche la strategia commerciale illustrataci da Enrico Ferrari, EMEA Sales Manager.
Niente retailer per il Cine 1 ma solo una rete di distributori fidati che andrà a soddisfare l’esigenza di coloro che non solo vogliono un’esperienza cinematografica ma anche un prodotto curatissimo, nel design – che visto dal basso ricorda quasi un edificio – e nei materiali, con la scocca che è in alluminio.
Pesa comunque 15 kg, che a ISE sono sorretti da un mobile firmato Spectral.
Che ha di speciale? Non solo un parte ribassata al centro che può ospitare perfettamente Leica Cine 1 ma anche un telo a scomparsa che respinge la luce proveniente dai lati e dalla parte superiore per evitare riflessi durante la visione.
Com’è fatto Leica Cine 1?
Cine 1 è un proiettore a corto raggio, quindi pensato per stare a pochi centimetri dalla parete. Quanti dipende dalla versione: 14 cm per la versione da 80″, 25 per quella da 100″ e 36 per quella da 120″.
Immagini in 4K, sistema surround Dolby Atmos, l’esclusiva tecnologia triplo laser RGB LIO e l’obiettivo Summicron per una resa cromatica naturale, sfumature ricche di dettagli e un eccezionale rapporto di contrasto.
Non mancano poi connettori di ogni genere, dal cavo all’HDMI, la connettività Wi-Fi e Bluetooth, la possibilità di usarlo come speaker e un sistema operativo, VIDAA, che lo rende simile ad una smart TV, così non vi mancherà davvero nulla.
La tecnologia laser utilizzata da Cine 1 per altro richiede notevolmente meno energia rispetto a un televisore OLED di dimensioni comparabili, ed è altamente riciclabile.
A chi è dedicato?
Leica Cine 1 somiglia ad un TV per funzionalità ma non per questo è paragonabile ad un televisore.
Nemmeno in termini di target.
Il prezzo, come abbiamo già visto, non è per tutti, le dimensioni sono abbastanza generose e serve un telo per la proiezione, anche se, come ci spiega Enrico Ferrari, la proiezione sul muro è possibile ma il risultato dipenderà dal muro.
Un telo permette di controllare meglio la situazione ma significa avere un altro ingombro a meno che non venga ideato un sistema a scomparsa come quello messo in campo qui a ISE.
Qualcuno lo fa? Certo.
Gli architetti lo amano e lo propongono ai loro clienti più esigenti, permettendo loro di creare soluzioni eleganti e pensate per essere nascoste all’occorrenza. Da qui la presenza a ISE di Leica: non si punta al consumatore finale ma a professionisti che possano consigliarlo ai clienti giusti.
È chiaro che poi ci saranno anche consumatori, più o meno affezionati al brand, che lo vorranno ma parliamo comunque di una piccola fetta di mercato.
Piccola ma promettente: il mercato della proiezione infatti è in crescita e quindi perché non approfittarne?
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