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Leica M10-R: quando la moderna tecnologia incontra lo stile iconico di Leica

Provata in anteprima la nuova fotocamera made in Germany e i suoi 40 megapixel per esplorare nuovi confini

Era il 1954 quando ebbe inizio la storia del sistema M di Leica, che in tutti questi anni ha mantenuto invariato lo stesso spirito, senza però perde di vista le evoluzioni tecnologiche. In questi quasi settanta anni il sistema M è cresciuto fino a diventare la vera spina dorsale di Leica e a conquistarsi quel fascino iconico che ha rappresentato e rappresenta tutt’ora non solo uno stile fotografico ma un vero e proprio stile di vita.

Leica M10-R

Con la nuova Leica M10-R si possono esplorare “nuovi confini” fotografici, grazie a delle innovazioni tecnologiche che rendono questa fotocamera un vero gioiello. Ma non solo per i 40 milioni di pixel che riempiono il sensore di nuova concezione, ma per tante piccoli dettagli che ho potuto provare con mano nell’ultima settimana. Ebbene si, ho avuto la fortuna e il piacere di poter trascorre 7 giorni con la nuova Leica M10 R al collo e oltre ad essere una bella sensazione è stata una settimana di riconciliazione con la fotografia. Come quasi tutti le Leica sei costretto a fermarti, a riflettere e poi scattare.

Leica M10-R

Ed è per questo che non mi dilungherò troppo sulle specifiche tecniche che caratterizzano la nuova M10 R, mentre lascerò spazio alle immagini che in molti casi parlano da sole. Infatti, nonostante le novità sia diverse, una fotocamera di questo genere non ha bisogno di troppe presentazioni e di analisi strutturali profonde, ma è una fotocamera che va usata per caprine fino in fondo le potenzialità.

Leica M10-R: la tecnologia a servizio della fotografia

A guardarla sembra una classica Leica M, nulla di diverso dal solito e classico family look a cui ormai siamo più che abituati. Bollino rosso al centro della fotocamera nella parte anteriore, classico mirino a telemetro sulla sinistra, ghiere di tempi e sensibilità ISO sul profilo superiore. Guardando il retro del corpo spicca ovviamente il display a fianco del quale ci sono i tre classici pulsanti e completa il quadro il selettore a quattro vie posto dal lato opposto del display. Visto che ne sto parlando, lo schermo posteriore è un pannello LCD TFT da 3 pollici di diagonale dotato di funzionalità touch. La risoluzione offerta è di 1.036,800 pixel e 16 milioni di colori.

M10-RLa grande novità che caratterizza Leica M10-R è sicuramente il sensore, un CMOS da 40,89 milioni di pixel in grado di catturare anche i dettagli più piccoli. Rispetto alla M10 c’è quindi un considerevole aumento di pixel sul sensore, ma non si tratta solo di questo, infatti, è stato completamente ridisegnato. In particolare sono state riprogettate le lenti di ogni singolo pixel del sensore che hanno ora una nuova forma per offrire una migliore lettura della luce e soprattutto una migliore definizione. Il nuovo sensore, inoltre, ha portato benefici anche in altri ambiti: sono stati migliorati di molto in consumi. La batteria è la stessa, ma la nuova architettura interna è in grado di offrire la stessa autonomia di Leica M10 nonostante ci siano circa il 60% di informazioni in più da elaborare.

Leica M10-R: i primi scatti in anteprima

La nuova telemetro digitale di Leica, grazie ai suoi 40MP, permette di realizzare dei ritagli dal fotogramma originale senza problemi anche eventualmente per essere stampati. La prima cosa che salta all’occhio guardando i risultati ottenuti in questi giorni trascorsi con Leica M10-R è l’incisione dei dettagli e la resa anche alle più alte sensibilità (la gamma ISO si estende da 100 a 50.000). In strada usare la nuova M10-R è un piacere anche per via della silenziosità dell’otturatore che mi ha permesso di essere molto discreto, ma soprattutto la silenziosità riduce anche il rischio di vibrazioni che potrebbero causare del micromosso. A proposito di utilizzo c’è da sottolineare che è stato aumentato il tempo massimo di esposizione fino a 16 minuti. È quindi possibile realizzare delle lunghe esposizioni senza problemi di surriscaldamento, infatti, la M10-R è in grado di dissipare il calore meglio delle sorelle minori.

Ma torniamo ai primi risultati ottenuti. A cominciare dalle immagini urbane realizzate a Milano in questi giorni.

M10-R dettaglio

Il primo aspetto su cui mi devo soffermare è ovviamente quello della risoluzione e delle possibilità che il sensore da 40 milioni di pixel ci offre. I cigni che vedete qui sopra sono solo un crop di un’immagine molto più ampia: il fotogramma che ho ottenuto ci da sicuramente la possibilità di stamparlo anche in buone dimensioni (3000×1983 pixel). Ottima anche la resa dei dettagli, guardate ad esempio le zampe del piccolo e soprattutto le piume del cigno più a destra. Ma soprattutto quello che non smetterà mai di stupirmi di una Leica e in particolare di questa Leica M10-R è la resa così vera, che richiama le immagini in pellicola. E così lontana da quelle estremamente digitali da cui siamo bombardati ogni giorno. E qui che si trova il fascino di Leica. 
Qui sotto lo scatto originale da cui ho ritagliato il particolare dei cigni. 

Leica M10-R

Un altro aspetto che mi ha colpito è l’incredibile gamma dinamica offerta da Leica M10-R. Non sono stato fortunato con il meteo di Milano (e non solo) durante i giorni in cui ho avuto la possibilità di avere al collo questa fotocamera, ma nonostante un cielo tendenzialmente grigio e una luce molto piatta i risultati sono ricchi di colori e sfumature. 

Leica

M10-R

Leica M10-R

Le immagini qui sopra esprimo il concetto di cui stavo parlando. Sono situazioni in cui è difficile fotografare, ma in cui un buon sensore può comunque riuscire a catturare informazioni a sufficienza per poter intervenire sul file RAW. In particolare Leica ha da tempo scelto di semplificare la vita ai produttori di software di editing utilizzando il formato universale DNG per i propri file non compressi. Sulle tre fotografie qui sopra sono intervenuto semplicemente sulle luci per cercare di tirare fuori del colore e dei dettagli dal cielo. Nei file originali sembrava esserci solo un velo bianco, mentre nella realtà la nuova Leica M10-R aveva catturato molte più informazioni di quante ne mostrasse. 

Leica M10-R: prestazioni ad alti ISO

Come ho già anticipato il nuovo sensore permette di lavorare anche ad alti ISO senza doversi preoccupare troppo del rumore. Ma prima di mostrarvi una fotografia scattata a 3200 ISO vorrei soffermarmi ancora sull’ampiezza della gamma dinamica. La prima fotografia che vedete qui sotto riprende l’ingresso della chiesa S. Maria delle Grazie al Naviglio e nonostante la grande differenza di illuminazione tra l’esterno e l’interno possiamo leggere bene i dettagli fino all’altare. Per realizzare uno scatto di questo genere in molti casi sarebbe opportuno unire due fotografie, una esposta per l’esterno ed una per l’interno. Con Leica M10-R è bastato lavorare sul file DNG e aprire appena le ombre per ottenere questo risultato.   

Leica M10-R

Facendo qualche passo in avanti sono entrato nella chiesa, ambiente tipicamente abbastanza scuro – ancor di più in una giornata di brutto tempo – e alzando gli ISO fino a 3200 ho scattato questa fotografia. Si percepisce appena una lieve presenza di rumore, ma i dettagli sono molto ben definiti e non patiscono assolutamente l’innalzamento della sensibilità.  

M10-R

Leica M10-R: conclusioni

Ho potuto passare qualche giorno con la nuova Leica M10-R, la nuova fotocamera dell’iconico sistema M dell’azienda tedesca. Il suo nuovo sensore da 40 milioni di pixel innalza ulteriormente il livello fotografico di casa Leica, che pur restando legata alla tradizione ha dimostrato di non trascurare le più moderne tecnologie. Utilizzare una fotocamera a telemetro con la M10-R è un piacere, è tornare a pensare alla vera fotografia prima di ogni altro aspetto. Ma, oggi, anche supportata da un sistema digitale di primo livello, in grado di catturare dettagli eccezionali lungo tutto il fotogramma. Ma chiaramente non bisogna dimenticare anche la precisione offerta dalle ottiche made in Germany che possiamo montare su questo corpo, perché come nessun’altra sono in grado di offrire una risoluzione e una precisione eccezionale. Basti anche considerare che la produzione Leica è interamente realizzata a mano e che, giusto per darvi qualche numero, a Wetzlar (città del quartier generale Leica) vengono prodotti 30.000 obiettivi all’anno, praticamente lo stesso numero che altre aziende producono in un solo giorno. È anche questo uno dei motivi per cui i prodotti dal bollino rosso hanno prezzo elevato, la cura dei dettagli, la lavorazione a mano si pagano. 

Quelle che vedete qui sopra sono altre due immagini realizzate con la nuova telemetro digitale di Leica con relativi ingrandimenti al 100%. A volte si dice che un’immagine vale più di mille parole e mi sento di poter dire che in questo caso un crop vale più di mille parole. 

La nuova Leica M10-R presentata al pubblico in questi minuti è già acquistabile presso i Leica Store e sul negozio online dell’azienda tedesca al prezzo di 8125€

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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