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Letame contro il McDonald’s per boicottare Israele. La bufala della settimana

Ennesima fake news intorno al conflitto tra Israele e Hamas

Abbiamo superato indenni le giornate del Black Friday e del Cyber Monday, e con loro sono terminati anche i numerosi e vari tentativi di phishing, che si sono moltiplicati proprio in previsione di un più massiccio afflusso di utenti sul web.

Inevitabilmente, spesso le truffe ordite in rete si accompagnavano a fake news più o meno fantasiose, ma non ve ne diamo riscontro perché siamo fuori tempo massimo.

E così, la maggior parte delle bufale che circolano sul web sono nuovamente legate al conflitto tra Israele e Hamas. Lo abbiamo imparato dal giorno dell’invasione russa all’Ucraina: ormai alla guerra guerreggiata si affianca quella che, attraverso notizie inverificate, mira a compromettere la reputazione dell’avversario e a esaltare la propria.

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Il letame contro il McDonald’s

Gli esempi di notizie, o meglio pseudonotizie, riguardanti ora la Palestina ora Israele sono moltissime.

Una di queste è circolata con particolare insistenza sui social nei giorni scorsi. Accompagnata da un video in cui si vede un camion che scarica letame poco lontano da un McDonald’s, di cui in effetti è in bella evidenza l’insegna esterna.

Uno dei testi che accompagnava il video era il seguente: “Tonnellate di letame al McDonald’s in Francia. Gli agricoltori francesi continuano la loro protesta e oggi hanno deciso di spargere tonnellate di letame davanti alle famose catene di fast food McDonald’s e Burger King nella città di Vesoul.”

Altrove il testo è più esplicito: “Francia: scaricato sterco davanti ad un Mcdonald’s per il sostegno allo sterminio dei palestinesi da parte degli israeliani a Gaza.”

Quindi, le domande sono almeno due. La prima, naturalmente, è: cosa sta succedendo in Francia? E la seconda: in che modo la protesta sarebbe legata alla guerra tra Israele e Hamas?

Il letame, il McDonald’s e Israele

Non è troppo chiaro il motivo per cui il letame scaricato nei pressi di un McDonald’s, evidentemente a Vesoul, sia collegato al conflitto tra Israele e Hamas.

Il pensiero più immediato che si può fare è quello di un boicottaggio delle carni ipoteticamente provenienti da Israele. O più probabilmente, e abbiamo ormai imparato a memoria come le fake news attecchiscano alla nostra quota di emotività e irrazionalità, è solo un gesto eclatante, che riesce facile “vestire” con l’abito della protesta pro-Palestina.

Cos’è successo davvero

Siamo alle solite: quasi mai una bufala è totalmente campata in aria. Parte da un dato di realtà, sia essa una notizia o un’immagine, e la deforma allo scopo di divulgare ciò che interessa.

La protesta in Francia c’è stata davvero, nella giornata di venerdì 24 novembre, e davvero si è scelta come colorita azione quella di scaricare grandi quantità di letame vicino a diversi McDonald’s.

Sono i motivi, tuttavia, a essere completamente diversi da quelli esibiti sui social. Gli agricoltori francesi hanno dimostrato perché secondo le rappresentanze sindacali alcune catene di fast food, tra cui McDonald’s e Burger King, importerebbero almeno il 50% delle carni dall’estero, soprattutto da Irlanda e Paesi Bassi.

I giornali francesi

Non è un caso che la bufala si sia propagata soprattutto in Paesi diversi dalla Francia.

Lì la stampa ufficiale ha riportato i particolari della protesta, alla quale tutto sommato ha partecipato un numero esiguo di agricoltori: circa 150 persone. La sigla sindacale FDSEA (Fédération départementale des syndicats d’exploitants agricoles) ha fatto sapere che mentre l’industria dell’allevamento francese è in grande difficoltà, i fast food “si rimpinzano” con carni provenienti in buona percentuale dall’estero.

E la città di Vesoul è stata scelta come luogo della protesta degli agricoltori perché l’indomani, sabato 25 novembre, si sarebbe tenuta un’importante fiera agricola.

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Le fake news sul conflitto tra Israele e Hamas

Le bufale su Israele e Hamas non si fermano, al punto che i colleghi di Open continuano ad aggiornare i loro due speciali dedicati all’una e all’altra propaganda tramite fake news.

Tra le più recenti, ricordiamo quella di un presunto poliziotto israeliano che tenta di bloccare con la forza un ragazzino palestinese (ma il video è stato girato in Svezia ne 2015). O, dall’altra sponda, quella di un ipotetico finto paziente palestinese ricoverato in un ospedale a Gaza (ma si tratta della scena di una serie televisiva malesiana).

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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