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Recensione Life is Strange 2 – Episode 3: Wastelands

Riuscirete a contenere la forza del piccolo Daniel?

A poco più di tre mesi dall’uscita di Rules, Dontnod Entertainment torna all’arrembaggio con il terzo episodio di Life is Strange 2: Wastelands.

Scopriamo insieme che cosa hanno dovuto affrontare i fratelli Diaz questa volta.

Avete letto la recensione di Rules, secondo episodio di Life is Strange 2?

Lontano da tutti

Il secondo episodio ci ha messo di fronte a decisioni complicate che in un modo o nell’altro sono riuscite ad annebbiare la nostra vista. La fine, inoltre, è stata tutto fuorché dolce: i nostri lupi sono stati braccati dai cacciatori ancora una volta e sono stati costretti a dire addio ai propri nonni e al piccolo Chris, una delle poche cose positive della loro vita.

Dalla triste fine di Rules sono passati alcuni mesi di viaggio e durante questo arco di tempo, Sean e Daniel hanno incontrato dei volti familiari: Cassidy e Finn, i due hippie che avevano già conosciuto a Beaver Creek, il paesino dei loro nonni.

Ovviamente la nostra avventura inizia in un momento differente da quello che possiamo intendere: i due fratelli si sono uniti ai loro amici e hanno trovato un posto sicuro in mezzo alle foreste californiane, dove hanno trovato  anche lavoro in una piantagione illegale di marijuana.

Grazie al diario di Sean, sempre molto preciso con i suoi disegni, possiamo comprendere quanto i due fratelli, specialmente il più piccolo, stiano soffrendo in questa situazione di perenne viaggio.

Essere il fratello maggiore non è semplice

Gli episodi di Life is Strange stanno tracciando una linea precisa e un crescendo molto particolare: abbiamo iniziato con la morte del padre di Daniel e Sean e la loro fuga, abbiamo incontrato persone che volevano ostacolarci e nuovi amici che siamo stati costretti ad abbandonare.

Chi ne ha risentito di più è il piccolo Daniel, particolarmente toccato dalla morte del padre, della cagnolina Mushroom e dall’aver abbandonato il suo amico Chris. Sente di averlo deluso in qualche modo, di non essere riuscito a stargli accanto.

Come all’inizio, il nostro compito da fratello maggiore sarà quello di badare al piccolo Daniel ed insegnarli il giusto. Purtroppo a causa di tutti questi eventi, questa volta non sarà semplice adempiere a questo compito perché il nostro lupacchiotto inizierà a perdere più facilmente il controllo, ad avere attacchi di rabbia in cui il suo potere prenderà totalmente il sopravvento.

In aggiunta a ciò, ci sarà il problema di Cassidy: Sean, ovviamente, è un adolescente e come ogni ragazzo si trova di fronte ai piaceri e i dilemmi della crescita. Inizierà a passare più tempo con la ragazza e i suoi nuovi amici e Daniel si sentirà messo da parte sempre di più, iniziando quindi a frequentare Finn (compagnia poco raccomandabile a parer mio).

Inoltre il lavoro in piantagione non è semplice: ricordiamoci che Daniel è un bambino, è curioso e potrebbe ficcare il naso in luoghi inopportuni.

Grafica, musica e storia: non deludono mai

Anche questa volta Dontnod non delude: la grafica è sempre molto reale e l’ambientazione scelta dona quel senso di libertà che anche il nostro Sean prova fortemente.

La musica è stata selezionata per alcuni particolari momenti ed è in grado di rendere l’atmosfera più viva, permettendo al giocatore di sentirsi quasi in simbiosi con il paesaggio e i personaggi.

Inoltre Dontnod ha fatto una piccola aggiunta: se decidiamo di rigiocare una seconda volta l’episodio, possiamo tranquillamente saltare i dialoghi come era possibile fare nel primo Life is Strange.

Life is Strange 2 continua a crescere e con esso i nostri fratelli: con Wastelands la storia presentata procede in avanti, chiarendo alcuni punti e aprendone altri. Ci permettere di scavare più a fondo nell’animo dei personaggi principali, aiutandoci a capire le loro paure più nascoste e i loro desideri.

Sean ha sempre e solo voluto il meglio per Daniel ma vista la situazione in cui si trovano, è difficile poter accontentare sempre il fratello. In questo episodio è ancora più evidente quanto sia complicato essere l’adulto e prendere decisioni per qualcuno.

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Rispetto ai primi due, Wastelands si presenta come l’episodio più intenso. Le situazioni presentate sono varie e ognuna di esse ci presenterà dei nuovi personaggi, unici e particolari nel loro essere e ognuno con una storia da raccontare al mondo.

Non mancheranno i colpi di scena, che anche in questo episodio riusciranno a destabilizzare il giocatore – o almeno me. Il finale specialmente lascerà un punto di domanda intenso e straziante e solo fra qualche mese potremo avere una risposta.

Grazie a Wastelands, Dontnod continua a stupire i fan con una storia intrigante e personaggi con una caratterizzazione particolare e dettagliata.

Life is Strange 2: Wastelands

Pro Pros Icon
  • Grafia e sonoro ottimi
  • Storia intrigante
  • Personaggi dettagliati
Contro Cons Icon
  • Poche possibilità di utilizzare il potere di Daniel

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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