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Zerocalcare, Fumettibrutti e non solo: tutti gli artisti che non andranno a Lucca 2023 per protesta

Alcuni dei più importanti fumettisti e artisti italiani non andranno a Lucca, per una protesta che sta facendo discutere i fan e non solo. Il problema nasce dal patrocinio dell’ambasciata italiana di Israele al Lucca Comics & Games 2023, che ha portato diversi artisti e organizzazioni a rinunciare per protesta alla partecipazione alla manifestazione. Tra questi, spiccano le figure di Zerocalcare, Fumettibrutti e Giancane. Ma gli artisti che, in questo momento di conflitto nella Striscia di Gaza, hanno trovato modo di protestare contro questo patrocinio, sono molti di più.

Lucca Comics & Games 2023: tutti gli artisti che non parteciperanno per protesta

Il patrocinio dell’ambasciata risale a un periodo precedente all’inizio delle ostilità nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riporta la stessa associazione dietro a Lucca Comics, arriva dopo la decisione di chiedere a due rinomati artisti israeliani, Asaf e Tomer Hanuka, di realizzare la copertina di Lucca (che vedete in copertina) e di dedicare loro una mostra

Da Zerocalcare a Fumettibrutti

Il primo a comunicare la propria disdetta è Zerocalcare, il quale ha espresso il proprio disagio riguardo al patrocinio dell’ambasciata israeliana a Lucca Comics. Ha dichiarato su Facebook: “Purtroppo, il patrocinio dell’ambasciata israeliana al Lucca Comics rappresenta per me un problema. A Gaza sono intrappolate due milioni di persone che non sanno neanche se sopravvivranno il giorno successivo, e mentre persino le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco che viene sprezzantemente rifiutato, per me partecipare a un evento in queste circostanze rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire”. L’artista di Rebibbia ha precisato di non aver niente contro Asaf e Tomer Hanuka, ma di criticare l’opportunità del patrocinio da parte dell’ambasciata israeliana in questo momento storico.

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Anche Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Jole Signorelli, ha annunciato la propria assenza sui social, dichiarando: “Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Isr43l&“.

E specifica: “Perdonatemi in anticipo se non potrò leggere tutti i messaggi, ma devo tutelarmi dal leggere possibili commenti che dicono che in quanto transgender e persona queer LGBTQIA+ non dovrei parlare di G*Z4 o della causa p4l3st1n3sə. Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è “intersezionalità”. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita“.

Le associazioni, gli artisti e le proteste alternative

Come riporta Wired, anche Amnesty International Italia ha deciso di rinunciare alla propria partecipazione, spiegando come il patrocinio dell’ambasciata israeliana spinga all’annullamento della loro presenza a Lucca Comics. Perché dice che non sia “possibile ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”.

Altre disdette sono arrivate per protesta al Lucca Comics & Games 2023 arrivano dal mondo della musica, con la band Gli Ultimi e Giancane, che avrebbe dovuto cantare nel concerto di chiusura di Lucca Comics & Games. E poi hanno rinunciato il fumettista Alessio Spataro e la tiktoker celebre fra gli appassionati di lettura La biblioteca di Dafne.

Alcuni artisti, tuttavia, come Maicol e Mirco e Leo Ortolani, hanno deciso di partecipare e donare i proventi della vendita di materiale dedicato a Gaza per raccogliere fondi a sostegno dei civili palestinesi in difficoltà.

La rinuncia da parte degli artisti risulta tutt’altro che banale. Lucca Comics & Games è da anni il punto focale dell’editoria fumettistica in Italia: tutti gli autori arrivano in Toscana per il firmacopie e tutte le principali novità editoriali escono o vengono annunciate a Lucca. Una scelta forte, un boicottaggio che farà discutere per tutta questa settimana a Lucca. Con molti sui social che invitano i fan a rinunciare o, se hanno già acquistato il biglietto, di protestare il proprio sostegno ai civili della Striscia di Gaza.

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Source
Wired

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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