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Microsoft Copilot esce dalla fase di anteprima. È disponibile a livello globale

È l’IA che si chiamava Bing Chat

Quando qualche giorno fa in un articolo avevamo commentato i turbolenti giorni in cui Sam Altman è stato prima allontanato e poi rintegrato in OpenAI. E dicevamo che nel frattempo le altre grandi aziende del settore non erano certe rimaste a guardare.

Anthropic ha lanciato il potente chatbot Claude 2.1, Elon Musk, ha reso disponibile il suo software Grok per gli utenti Premium+ di X. Inoltre, Stability AI ha lanciato Stable Video Diffusion, per realizzare video di intelligenza artificiale partendo da prompt testuali, e Google ha fatto sapere che Google Bard fornirà informazioni sui video di YouTube.

Al novero si aggiunge Microsoft, che ha reso Copilot disponibile a livello globale nella sua versione stabile.

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Microsoft Copilot disponibile nella sua versione stabile

Dimenticatevi Bing Chat. Da metà novembre il chatbot di casa Microsoft si chiama Copilot, e l’azienda ha fatto un importante annuncio.

Il software è uscito dalla fase di anteprima e sarà disponibile a livello globale nella sua versione stabile, in ben 169 Paesi e 105 lingue.

L’ufficialità del rilascio di Microsoft Copilot nel mondo ha implicazioni non piccole dal punto di vista legale. Perché grazie al Customer Copyright Commitment, l’azienda si impegna a difendere i clienti che dovessero essere citati in giudizio per violazione del diritto d’autore. E a pagare gli importi di eventuali sentenze.

La nota sul blog ufficiale

È un passaggio della nota apparsa sul blog ufficiale di Microsoft a ribadire il concetto.

“Con Copilot ora disponibile a livello generale, le organizzazioni e gli utenti possono sentirsi ancora più sicuri nell’adottarlo come parte dei loro flussi di lavoro quotidiani.

Copilot con protezione dei dati commerciali è ora supportato dalle Condizioni di licenza commerciale universale per i servizi online per allinearsi con altri servizi commerciali online. Questi termini includono il Customer Copyright Commitment (CCC) di Microsoft, che consente ai clienti di usufruire dei servizi Copilot di Microsoft senza preoccuparsi delle rivendicazioni sul copyright.”

Microsoft Copilot in Italia

Il rilascio di Microsoft Copilot in italia era stato annunciato da un comunicato pubblicato giovedì 23 novembre sul blog della società con sede a Redmond.

Ma l’accesso era riservato alle aziende che avessero sottoscritto i piani Enterprise E3 ed E5.

Così si è espresso, all’annuncio della notizia, l’ad di Microsoft Italia Vincenzo Esposito: “L’AI Generativa può generare opportunità e benefici senza precedenti e siamo convinti che potrà contribuire sensibilmente a migliorare il mondo in cui viviamo e lavoriamo, aiutandoci a raggiungere obiettivi finora impensabili.

Come Microsoft, siamo al fianco delle organizzazioni per guidarle in questa rivoluzione tecnologica e aiutarle ad abbracciare il cambiamento.

Stiamo già lavorando, in collaborazione con il nostro ecosistema di partner sul territorio, con numerose aziende in Italia, affiancandole nell’identificazione di scenari strategici di innovazione supportandole nella loro implementazione in modo rapido e garantendo la formazione affinché possano avere le competenze necessarie per un uso efficace, sicuro e responsabile dell’AI generativa.”

Microsoft Copilot e GPT-4 Turbo

Copilot combina la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con i dati aziendali e le app di Microsoft 365.

Come vi abbiamo raccontato in un altro articolo, Microsoft ha fatto sapere che in Copilot sarà presto integrato GTP-4 Turbo, il software più avanzato di casa OpenAI, presentato da Sam Altman e dal suo staff in occasione del DevDay dello scorso 6 novembre.

L’implementazione abbatterà l’attuale limite di 5000 caratteri imposto a Copilot per le richieste di informazioni.

GPT-4 Turbo opera infatti in “un contesto da 128K”, cioè sulla lunghezza massima di 128.000 token. Un token è il peso di una parola, ma anche di uno spazio o di un segno interpuntivo.

In concreto, ha spiegato OpenAI, GPT-4 Turbo sarà in grado di “contenere l’equivalente di più di 300 pagine di testo in un unico prompt.”

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La sfida tra OpenAI e Anthropic

Il competitor più gagliardo di OpenAI attualmente è senza dubbio Anthropic.

Basti pensare che la sua ultima versione del chatbot, il già citato Claude 2.1, lavora su una finestra di contesto di 200.000 token, quindi quasi il doppio rispetto a quella del già avanzatissimo GPT-4 Turbo.

Con un solo comando, Claude 2.1 può assimilare testi di circa 150.000 parole, ossia di 500 pagine. L’Odissea, per capirci.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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