Poco conosciuto sino a qualche mese fa, il trentottenne Samuel Harris Altman, più noto come Sam Altman, dallo scorso novembre è balzato agli onori delle cronache.
Non solo perché il 30 novembre 2022 c’è stato il lancio di ChatGPT, il chatbot conversazionale destinato a modificare le nostre vite. Ma anche perché il Ceo di OpenAI si è inserito con una certa irruenza nel dibattito sull’intelligenza artificiale. Alle sue posizioni mutevoli sulla necessità di normare l’IA generativa abbiamo dedicato diversi articoli. Sino ad arrivare al clamoroso scoop del Time, secondo cui Altman avrebbe fatto pressione all’Unione Europea, riuscendo a ottenere un ammorbidimento della bozza iniziale dell’Ue AI Act. In breve, nel testo definitivo l’intelligenza artificiale generativa non risulta più tra le tecnologie ad altro rischio. E sarà quindi sottoposta a normative meno stringenti.
È evidentemente un periodo di grande fermento per Sam Altman, che nelle scorse ore ha annunciato la nascita del progetto Worldcoin. Di cosa si tratta?
Il progetto Worldcoin
Il progetto Worldcoin è stato lanciato. Ha già un suo sito ufficiale, con tanto di presentazione nella home da parte di Sam Altman e Alex Blania.
Nella nota a doppia firma pubblicata lunedì 24 luglio leggiamo: “Worldcoin consiste in un’identità digitale che preserva la privacy (World ID) e, dove le leggi lo consentono, una valuta digitale (WLD) concessa semplicemente per il fatto di essere umani. Ci auguriamo che, dove le regole sono meno chiare, come negli Stati Uniti, vengano presi provvedimenti in modo che più persone possano beneficiare di entrambi gli aspetti.
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Ora puoi scaricare World App, il primo wallet compatibile con il protocollo, e prenotare la tua quota. Dopo aver visitato un Orb, un dispositivo di verifica biometrica, riceverai un World ID. Ciò ti consente di dimostrare di essere una persona reale e unica online pur rimanendo completamente privato.”
Le origini del progetto
Torneremo su questa nomenclatura, non necessariamente chiara a tutti i lettori.
Ci preme però ricordare come da tempo si parli di un interesse di Altman per le criptomonete (ne avevamo scritto addirittura nell’ottobre del 2021). Il progetto Worldcoin è nato nel 2019, ha raccolto 250 milioni di dollari elargiti dagli investitori e nella versione beta ha coinvolto 2 milioni di persone.
Ora Worldcoin è operativo in 20 Paesi, e la sua app (World App) è scaricabile sia sull’App Store che su Play Store.
Come funziona
Per capire meglio il progetto Worldcoin, torniamo alla nota apparsa sul sito ufficiale.
L’accesso a Worldcoin passa dunque attraverso un Orb, ovvero un dispositivo di verifica e scansione dell’iride, che consentirà al sistema di certificare che il richiedente sia un essere umano.
L’identità sarà certificata tramite World ID, che a sua volta poggia sul sistema di verifica Okta.
La scansione oculare ha lo scopo di risolvere uno dei problemi legati al rapidissimo sviluppo dell’intelligenza artificiale: la difficoltà di distinguere ciò che è di pertinenza umana da ciò che nasce da un algoritmo.
La scansione oculare per accedere a Worldcoin è già presente in 35 città appartenenti ai 20 Paesi in cui il progetto è stato lanciato.
Criptovaluta e non solo
Il progetto Worldcoin comprende quindi una criptovaluta, utilizzabile solo dopo la verifica dell’identità. Ma anche un’applicazione con cui gli utenti possono effettuare pagamenti, acquisti e trasferimenti di denaro.
Diversi exchange consentono già di scambiare il token della criptovaluta che, come il progetto, si chiamerà Worldcoin.
I commenti
Parlando del progetto Worldcoin, Sam Altman ha detto: “Come qualsiasi progetto davvero ambizioso, potrebbe riuscire o potrebbe fallire, ma provare cose del genere significa inseguire il progresso. In entrambi i casi, amiamo particolarmente i nostri detrattori, ci danno energia. Quindi continuate pure!”
E Alex Blania ha aggiunto che il progetto ha l’obiettivo di contribuire a un futuro “centrato sulla privacy, decentralizzato e massimamente inclusivo.”
I dubbi
La quasi totalità delle critiche rivolte al progetto Worldcoin riguardano inevitabilmente l’attività del riconoscimento biometrico di massa.
Nonostante le rassicurazioni di Altman e Blania, i timori si sono concentrati sulla privacy degli utenti. Ovvero su come vengono raccolti, conservati e gestiti i dati biometrici di chiunque scaricherà l’app sul suo device e accederà ai servizi forniti da Worldcoin.
In questo senso si attende una trasparente policy privacy, e la massima chiarezza da parte dei due ideatori del progetto.
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