Cartoni animati anni ’90: le 10 migliori serie che hanno definito il decennio

Gli anni ’90 sono stati un periodo particolarmente importante per i cartoni animati, dato che proprio in quel periodo sono stati sdoganati del tutto le serie che hanno poi definito le generazioni future. Per quanto possa non sembrare, sono passati ormai trent’anni dal 1990, quindi il momento è propizio per fare il punto sui dieci migliori cartoni animati che hanno definito gli anni ’90.

I migliori cartoni animati che hanno definito gli anni ’90

Dragon Ball

Iniziamo con un grande classico, il cui successo ha risuonato così potentemente da essere attuale anche oggi, ovvero Dragon Ball, l’anime tratto dal manga di Akira Toryiama. La serie ha debuttato in Italia nel 1990, ma è solo nel 1999 che ottiene il successo che la consacra a serie cult, grazie al passaggio su Italia 1. La trama la saprete tutti, dato che gira intorno (almeno inizialmente) al viaggio di Goku e Bulma alla ricerca delle Sfere del Drago, in grado di rendere realtà i desideri delle persone.

Inizialmente basato sul romanzo Viaggio in Occidente, Dragon Ball si evolverà in direzioni inaspettate durante l’arco della sua vita, diventato infine un anime incentrato quasi del tutto sui combattimenti, uno dei motivi per il quale lo abbiamo amato.

Sailor Moon

Si può dire che Sailor Moon in quegli anni rappresentava l’altra faccia della medaglia di Dragon Ball. Arrivata in Italia nel 1995, la serie aveva come protagonista Bunny, una ragazza quattordicenne che diventerà una guerriera Sailor grazie ad una gatta nera di nome Luna e che la inviterà a combattere per la giustizia difendendo gli abitanti della terra dal regno oscuro.

Durante le sue avventure Bunny incontrerà diverse compagne di battaglia, si ritroverà a dover ritrovare la Principessa della Luna per mettere fine una volta per tutte al conflitto in corso.

Pesca la tua carta Sakura

Il prossimo anime è Card Captor Sakura, noto in Italia come Pesca la tua carta Sakura. Concettualmente non si tratta di una seria troppo dissimile da Saylor Moon, anche se qui la magia gira intorno ad un gioco di carte. Sakura ha il compito di recuperare le carte fuggite da un libro per conto di uno strano esserino chiamato Kero-Chan e la serie è nota per aver subito una serie di censure anche piuttosto importanti per la serializzazione in Italia.

Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra

Arrivato in Italia nel 1991, Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra è una piacevole storia di avventura e scoperta che vede come protagonisti Nadia, un’acrobata circense, e Jean, un inventore molto dotato. I due si incontrano per caso e si ritrovano a dover fuggire da un trio di criminali intenzionati a rubare il gioiello che la ragazza porta al collo, evento che servirà da catalizzatore per un viaggio intorno al mondo che porterà i due a scoprire segreti di cui non conoscevano nemmeno l’esistenza.

Magica Doremi

Ma ritorniamo in ambito maghette, perché la prossima serie in lista è Magica Doremi, approdata in Italia nel 1999. La protagonista in questo caso è una bambina delle elementari, che un giorno per caso scopre che la proprietaria di un negozio di articoli magici vicino casa sua è effettivamente una strega. La donna a quel punto accetta di addestrarla alle arti magiche, permettendole di iniziare le sue avventure a suon di musica e stregonerie.

I Cavalieri dello Zodiaco

Come dimenticare poi I Cavalieri dello Zodiaco, diventati un vero e proprio fenomeno cult nel 1990, quando la serie è stata trasmessa in Italia. Come suggerisce il nome, in questo caso ci troviamo alle prese con un gruppo di guerrieri che combatte in nome di Atena, diventando una vera e propria incarnazione della sua costellazione di riferimento.

Nella serie abbiamo quindi Crystal, Andromeda, Phoenix, Demetrios, Pegasus e via dicendo, che daranno vita ad alcuni dei combattimenti più memorabili di quel periodo, praticamente al pari con Dragon Ball.

Ranma 1/2

Un altro grande classico anni 90 è senza ombra di dubbio Ranma 1/2, trasmesso per la prima volta in Italia nel 1995. Il titolo della serie è anche il nome del protagonista, il quale è un esperto di arti marziali affetto da una maledizione, a causa di un bagno di troppo nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo.

Nello specifico, Ranma si trasforma in una ragazza ogni qual volta viene bagnato con dell’acqua fredda e per tornare al suo aspetto originario dovrà bagnarsi con dell’acqua calda. Non a caso Ranma in giapponese significa proprio confusione.

Il Laboratorio di Dexter

Stacchiamoci per un secondo dall’animazione giapponese per parlare de Il Laboratorio di Dexter, un cartone animato americano che ha come protagonista un giovane ragazzo dall’intelligenza di molto superiore alla media, il quale è riuscito a costruire un enorme laboratorio proprio di fianco alla sua camera da letto.

La trama è essenzialmente quella di una comedy, in cui tipicamente Dexter cerca di lavorare in pace ma è costantemente interrotto da sua sorella Dee Dee, che cerca di farsi gli affari del fratello minore per via della sua innata curiosità.

Che campioni Holly e Benji

Trasmessa in Italia nel 1999, Che campioni Holly e Benji è in realtà una versione rivista della serie già in voga negli anni 80. Il protagonista è Holly, un ragazzino di 12 anni di Fujisawa che sogna di competere nei mondiali di calcio giapponesi. Da questa premessa si sviluppa la trama, che vedrà il protagonista reclutare talenti per tutta la città, fino ad arrivare a giocare partite con team avversari di un certo livello.

I Simpson

Una serie che viene spesso definita come quella di maggior pregio degli anni 90 sono I Simpson, e francamente non possiamo che concordare, dato che si tratta uno dei cartoni animati migliori e praticamente onnipresente all’epoca e che ci ha tenuto compagnia per interi pomeriggi grazie alla sua quasi sempre acuta irriverenza.

Il punto di forza de I Simpson sta anche e soprattutto nella localizzazione italiana, che ha saputo prendere e riadattare sapientemente i temi affrontati nella serie, strettamente legati all’immaginario americano, per renderli a “misura di Italia”, con accenti particolari dei personaggi o inside jokes molto azzeccati, cosa che ha permesso a I Simpson di affermarsi nel bel paese in men che non si dica.

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