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Nikon Z6 II: la fotocamera mirrorless ibrida completa

Scopri di più sulla nuova mirrorless Nikon Z6 II, un piccolo ma importante aggiornamento della nota Z6

Negli ultimi due anni ci siamo quasi dimenticati dell’esistenza di un sistema fotografico diverso da quello mirrorless. Tutte le case, infatti, si sono concentrate nell’arricchire la propria gamma senza specchio, facendo diventare questo segmento il più florido e importante del mercato. Nikon in questi due anni è sembrata sempre una passo indietro a Canon, Panasonic e ovviamente Sony, che da tanti anni già aveva investito in questa direzione. Con la nuova generazione di fotocamere mirrorless della serie Z, però, Nikon sembra aver colmato il gap con la concorrenza, portando piccole ma significative modifiche con le nuove versioni di Nikon mirrorless Z6 II e Z7 II. Preparatevi a scoprire tutte le novità di questa camera mirrorless leggendo la recensione completa.

nikon z6 II


Nikon Z6 II: la recensione

La fotocamera Nikon Z6 II, il modello con cui ho trascorso le ultime settimane e di cui vi parlerò in questa recensione, è la versione aggiornata e migliorata della Nikon Z6. Come per il modello precedente, a cui assomiglia sia in termini estetici che ergonomici, questa nuova versione presenta lo stesso sensore da 24MP e le stesse prestazioni video. Tuttavia, la Z6 II può contare, in primo luogo, su un doppio processore di elaborazione dei dati Expeed 6, che ha portato notevoli migliorie dal punto di vista delle prestazioni. Infatti, se da un punto di vista estetico ed ergonomico non cambia nulla rispetto alla Z6 classica, le novità sono all’interno di questa nuova fotocamera mirrorless. 

Mirrorless Nikon Z6 II: corpo ed ergonomia

La nuova Nikon Z6 II è il modello ibrido della casa, che va a posizionarsi a metà strada tra l’ammiraglia del segmento mirrorless full-frame Nikon Z7 e la più piccola Nikon Z5. Parlando di design tutte e tre le fotocamere si assomigliano molto. La scelta di preservare un corpo e un’ergonomia simili è sicuramente un vantaggio, in termini di esperienza d’uso, per chi ha bisogno di avere due macchine fotografiche della stessa serie, magari da utilizzare per scopi diversi, o per chi ha la necessità di passare da un modello ad un altro. Tra le tre, solo la Nikon mirrorless Z5 – di cui vi ho detto qui – ha qualcosa in meno rispetto agli altri due modelli di macchina fotografica, ma nella pratica sia la disposizione di comandi che le dimensioni della Z5 sono quasi uguali alla Z6 II e alla Z7.

z6 II profilo superiore

 

Corpo macchina: Nikon Z6 vs Z6 II

Rispetto alla prima versione di mirrorless Z6, l’unico segno distintivo del nuovo modello Nikon è la sigla Z6 II che troviamo sul corpo, per il resto di novità non ce ne sono. Questo vuol dire comunque che tra le mani abbiamo una fotocamera mirrorless solida, ben costruita e soprattutto con un’impugnatura molto comoda. Ghiere e comandi si raggiungo facilmente, compresi i due pulsanti personalizzabili posizionati vicino alla baionetta. Il corpo in lega di magnesio offre in generale un buon equilibrio tra peso e solidità ed è inoltre resistente agli agenti atmosferici.

Sul dorso del corpo macchina c’è lo stesso mirino elettronico che avevamo visto sulla Z6, che in termini assoluti non è il meglio che il mercato offra nel 2020, ma rimane comunque un mirino di buon livello, abbastanza fluido e con una buona resa dei colori. Purtroppo non ho potuto verificare quanto Nikon afferma sulla velocità di refresh, che dovrebbe ridurre il tempo di blackout rispetto al passato. Queste situazioni andrebbero verificate in ambito sportivo e di questi tempi non è facile organizzarsi purtroppo.

nikon z6 II

Rimanendo sul retro del corpo, mi è dispiaciuto vedere che Nikon ancora una volta abbia optato per un display inclinabile solo sull’asse verticale e non completamente articolato. Da un punto di vista ergonomico questa è l’unica critica che si possa muovere verso la Nikon Z6 II.

Nikon Z6 II: nuova batteria e doppio slot di schede 

Al di là di qualche piccolo appunto, la fotocamera Z6 II è sicuramente ben costruita e può inoltre contare, al di là dell’estetica, su due novità utili e funzionali. Sto parlando della batteria e degli slot di schede di memoria.

Nel primo caso, troviamo l’ultima EN-EL15c, una batteria con lo stesso formato delle precedenti ma caratterizzata dal 20% di capacità in più. Inoltre, può essere alimentata e ricaricata direttamente via l’interfaccia USB-C. Per chi avesse fotocamere Nikon con batterie dello stesso formato ma in versioni precedenti non ci sono problemi di compatibilità: potrete usare le vostre batterie anche su Z6 II.

doppio slot schede di memoria

Parlando invece di schede di memoria trovo il doppio slot una fondamentale e giustissima aggiunta. Su Z6 avevamo solo la possibilità di utilizzare schede XQD, più sicure e veloci ma anche decisamente più care delle SD. Era stato forse un’azzardo anticipare così i tempi, tanto che poi il mercato ha preso la direzione delle CFexpress più che delle XQD. Su Nikon Z6 II possiamo ora utilizzare sia le schede XQD che le CFexpress (hanno lo stesso formato delle prime) e le più tradizionali SD.

Nikon Z6 II: prestazioni e qualità d’immagine

Le prestazioni della fotocamera mirrorless Nikon Z6 II sono rimaste pressoché invariate rispetto al precedente modello. Questo vuol dire in generale tanti dettagli, ottime prestazioni in condizioni di scarsa luce, JPEG pronti all’uso e dai toni caldi e piacevoli. E tutto questo, bisogna dirlo, è un bene. La nuova camera si conferma infatti un’ottimo strumento, affidabile e caratterizzato da una gamma dinamica molto estesa, anche grazie al Dual Gain Sensor, che in pratica permette di controllare e mantenere basso il rumore anche ad alti ISO.

z6 II colore
Nikon Z6 II, Nikkor Z 24-70mm @50mm, ISO 100, f/8, 1/30 sec

Nikon Z6 II: resa cromatica

Guardando più nel dettaglio, possiamo apprezzare la resa dei verdi, dei gialli e anche dei rossi. Tutte queste tonalità sono molto naturali e ricche di sfumature. Nel complesso la resa del colore è davvero piacevole, con una tono generale caldo che, come vedrete nelle immagini test di questa recensione, regala un’ottima resa degli incarnati. Buona anche la resa dei dettagli, compresi quelli più fini. In linea di massima i risultati ottenuti con Nikon Z6 II sono in linea con le più dirette rivali come Canon R6, Lumix S5 e Sony A7III.

Gamma dinamica e sensibilità ISO

Le capacità di questo sensore, per cui giustamente non è stato necessario un upgrade, sono notevoli anche se parliamo di gamma dinamica. Alle più basse sensibilità ISO, i risultati sono estremamente puliti e offrono sfumature di colore e dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci. Con questa Nikon Z6 II non dobbiamo avere paura di alzare gli ISO se necessario, fino a 12.600 i risultati sono assolutamente utilizzabili. Volendo ci si può spingere anche a 25.600 ISO, anche se sarà evidente una perdita nei dettagli. Quello che stupisce lungo l’intera gamma è la riproduzione del colore, che non subisce variazioni evidenti neanche in modalità Hi-ISO.

Prestazioni AF e velocità nelle operazioni: la vera novità

Nella prova sul campo e in condizioni non controllate come quelle dei test qui sopra, Nikon Z6 II mi ha impressionato per un’ottima reattività. Parlo sia di prestazioni AF che in generale di velocità nelle operazioni, che sono la vera novità e il vero punto di forza di questa mirrorless. I miglioramenti in questo caso ci sono e si vedono, merito del doppio processore Expeed 6 e di alcune novità nel sistema autofocus.

Il tracking delle persone è preciso e lavora sfruttando le modalità Eye Detection, Face Detection o semplicemente cercando di mantenere il fuoco nella stessa porzione se il soggetto si allontana troppo. In questi casi, quando il soggetto non è più riconoscibile si può velocemente passare alla comoda e precisa modalità Area AF Auto che è spesso un valido aiuto.  Molto precisa anche la messa a fuoco sugli occhi, perfetta alleata dei fotografi ritrattisti.

nikon af

Queste buone prestazioni del sistema AF si possono riscontrare anche in ambito video. Ciò testimonia come sia stato fatto un grosso passo in avanti rispetto al modello di fotocamera mirrorless precedente, nonostante all’apparenza le differenze siano poche. Nikon si è infatti concentrata più sull’usabilità del mezzo che nel migliorare le singole specifiche tecniche ritrovandosi magari con gli stessi problemi del passato.

Dettagli dell’immagine

Guardando invece ai dettagli prodotti da Nikon Z6 II il livello è buono con l’ottica kit che abbiamo utilizzato, il 24-70mm f/4. Ma ci si rende conto delle reali potenzialità di questa fotocamera se attraverso l’adattatore FTZ montiamo, ad esempio, un obiettivo Nikkor AF-S 105mm f/1,4E ED, con cui ho realizzato alcune delle fotografie di questo test. L’accoppiata Z6 II con quest’ottica ha prodotto immagini estremamente nitide lungo tutto il fotogramma, con dettagli eccezionali. La possibilità poi di scattare con un’apertura così ampia permette di giocare con la profondità di campo ed ottenere effetti quasi tridimensionali.


Nikon mirrorless Z6 II: video

L’ergonomia di Nikon Z6 II sicuramente sarà apprezzata anche di chi la utilizzerà in ambito video. La facilità di navigazione nel menu, che mantiene uniformità con i precedenti modelli, permette di raggiungere le schede dedicate al video senza problemi. Inoltre, avere un corpo full-frame così compatto consente anche l’utilizzo su stabilizzatori gimbal, fattore da non sottovalutare. Ciononostante il sistema di stabilizzazione integrato fa il suo lavoro molto bene, quindi anche a mano libera è possibile registrare clip molto ferme.

Colori e autofocus, come già accennato, sono molto validi, con una gamma dinamica che si conferma estesa anche nel video. Peccato che ci siano alcune limitazioni, come il fatto di non poter registrare in 10 bit, sfruttare un Log o registrare in HLG se non attraverso un registratore esterno. Nonostante queste carenze, sappiamo già che Nikon Z6 II potrà godere di diversi aggiornamenti nel corso dei prossimi mesi. Ad inizio 2021 arriverà il primo, che consentirà di registrare nel formato Super 35mm 4K/60p.

Nikon Z6 II: i prezzi

Prima di tirare le somme sulla fotocamera mirrorless Nikon Z6 II, parliamo del prezzo. Il solo corpo è in vendita a 2,199 euro, mentre per il kit utilizzato per la prova, cioè quello che comprende anche adattatore FTZ e ottica Nikkor Z 24-70mm f/4S, servono poco più di 3,000 euro.

Il prezzo per portarsi a casa questa mirrorless è in linea con le più dirette concorrenti e finalmente anche le prestazioni. Per chi viene da un’esperienza con le reflex della casa giallonera, questo potrebbe essere sicuramente il momento giusto per fare il salto al mondo mirrorless senza nessun rischio. Nikon Z6 II infatti è una fotocamera affidabile e dalle ottime prestazioni. E non vedo l’ora di provare anche la sorella maggiore Z7 II!


Conclusioni

Per concludere questa recensione, quello che bisogna dire è che se dovessi fare un paragone con le mirrorless ibride degli altri marchi farei fatica a trovare qualche aspetto in cui Z6 II eccelle sulle altre. D’altro canto, però, non c’è neanche un aspetto in cui si possa dire essere dietro. Per arrivare al punto, è giusto dire che con Z6 II si è raggiunto il livello che ci si aspettava da Nikon nel campo delle mirrorless e che il gap è stato finalmente colmato del tutto. Adesso si tratta di mantenere il ritmo e magari allargare la famiglia di ottiche dedicate, anche se attraverso l’adattatore FTZ possiamo sfruttare a pieno le potenzialità degli obiettivi F-mount. Proprio come ho fatto io con il 105mm.

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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