fbpx
Attualità

La Commissione Ue crea una rete informativa per contrastare la disinformazione

Verrà anticipata la rete che sarà attiva nel febbraio 2024

La Commissione Ue ha anticipato una rete informativa tra gli Stati membri che, ufficialmente, sarà operativa a partire dal 17 febbraio 2024. L’obiettivo è quello di arginare il fenomeno della disinformazione, specie sui conflitti in corso.

Sono palpabili gli sforzi in questo senso da parte dell’Unione Europea, come abbiamo scritto in diversi articoli. Il Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton, dopo aver inviato quattro lettere preliminari a X, Meta, TikTok e YouTube, ha prima avviato un’indagine sull’ex Twitter, e poi su Meta e TikTok.

Lo stesso Breton, in un tweet di mercoledì 18 ottobre, ha accennato a una nuova mossa dell’Europa contro la proliferazione di fake news. Scopriamo di cosa si tratta.

Chips Act UE 1

La Commissione Ue e il DSA

La Commissione Ue ha creato una rete informativa tra gli Stati membri per contrastare il fenomeno della disinformazione sui conflitti in corso. L’ha creata, o meglio anticipata.

Facciamo chiarezza. Il Digital Service Act (DSA) è un regolamento europeo che tra i principali obiettivi ha quello di obbligare i giganti del web a rimuovere rapidamente i contenuti non idonei dalle loro piattaforme. Proprio per la mancata adesione agli standard del DSA l’Ue ha avviato le tre indagini di cui dicevamo.

Scorpi la super offerta NordVPN- Fino a 65% di sconto + 3 mesi EXTRA

Ora. Il DSA è operativo dal 16 novembre 2022. Nell’agosto del 2023 ha stilato un elenco dei motori di ricerca e delle piattaforme molto grandi (rispettivamente VLOSE, Very Large Online Search Engines, e VLOP, Very Large Online Platform).

Sono gli uni e le altre che dovranno rispettare il Digital Service Act, che sarà pienamente applicato a partire dal 17 febbraio 2024.

La Commissione Ue anticipa la rete informativa

Tuttavia l’Europa ha pubblicato alcune raccomandazioni rivolte agli Stati membri allo scopo di applicare il regolamento fin subito, senza attendere il 17 febbraio 2024.

Le big tech devono insomma vigilare fin d’ora, e assicurare la circa la moderazione dei contenuti online.

In questo modo la Commissione Ue ha anticipato la rete informativa tra gli Stati membri, nonostante la sua ufficializzazione avverrà solo il prossimo febbraio.

Inutile aggiungere che l’urgenza è stata dettata dai conflitti in corso, caratterizzati da una proliferazione di fake news. È così da mesi per quanto riguarda la guerra in Ucraina, e non sta accadendo nulla di diverso per la guerra tra Israele e Hamas.

Le raccomandazioni agli Stati membri

Il documento con le raccomandazioni è stato inviato alla Commissione europea nella giornata di mercoledì 18 giugno.

Al suo interno leggiamo le motivazioni che hanno indotto la Commissione Ue ad anticipare la rete informativa. “Il mondo sta assistendo a un periodo di conflitto e instabilità senza precedenti con la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e con l’attacco terroristico di Hamas in Israele.

Grazie all’ampia portata dei social media, la violenza e la guerra si riverberano sempre più spesso online nell’Unione.

Ciò ha avuto come conseguenza un aumento senza precedenti dei contenuti illegali e dannosi diffusi online, comprese le azioni coordinate per diffondere disinformazione in tutta l’Unione in relazione a tali crisi internazionali”.

I coordinatori dei servizi digitali

Nel documento, la Commissione invita anche gli Stati membri a designare già un’autorità indipendente che farà parte della rete di coordinatori dei servizi digitali prevista dal DSA. Anche in questo caso, si sta anticipando la scadenza legale, fissata sempre al 17 febbraio 2024.

I Digital service coordinator agiranno congiuntamente a livello comunitario, con piena collaborazione tra i vari Paesi.

L’Italia ha scelto il suo coordinatore lo scorso 15 settembre: sarà l’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Offerta

Le dichiarazioni

Sull’idea di anticipare l’attuazione del DSA si è espressa Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Von der Leyen ha detto: “L’attacco terroristico di Hamas ha anche portato a una recrudescenza dei contenuti efferati e illegali online che promuovono l’odio e il terrore.

Con il nostro Digital Service Act, l’Europa ha ora regole forti per proteggere gli utenti, compresi i gruppi di popolazione vulnerabili, dall’intimidazione e per garantire le libertà fondamentali online.

Le principali piattaforme sono soggette a nuovi obblighi per mitigare tali rischi derivanti dai loro servizi. Le raccomandazioni ci aiuteranno a coordinare le nostre risposte con gli Stati membri e a proteggere la nostra società.”

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🛒 Le migliori offerte della Amazon Gaming Week
🎮
L’emulatore Nintendo Delta sta per arrivare su iPad
🪪Social card “Dedicata a te”:cos’è e come si potrà utilizzare il bonus da 460 euro
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button