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Le norme UE forzeranno Apple ad accettare altri app store su iPhone?

Il Digital Services Package potrebbe rivoluzionare l'esperienza su iPhone

Il Parlamento UE ha varato nuove norme per le piattaforme digitali con il Digital Services Package, che potrebbero forzare Apple ad accettare App Store di terze parti su iPhone. Se in passato Apple ha combattuto alcune misure antitrust in tribunale, le nuove leggi dell’Europa potrebbero convincere la Mela a concedere l’apertura della propria piattaforma mobile.

Apple potrebbe accettare nuovi app store su iPhone dopo le norme UE

Apple ha sempre spiegato che permettere di scaricare applicazioni da altre fonti è un rischio per la sicurezza. Ma al tempo stesso, i casi Apple contro Fortnite e le battaglie legali in Corea e Olanda hanno sollevato dubbi sui veri intenti di Apple. Sull’App Store, Apple può dettare regole precise, anche di sicurezza. Ma riceve anche una percentuale su ogni prodotto o servizio comprato.

Entrambe le cose sembrano fattori nella decisione di Apple: controllare l’ecosistema aumenta la sicurezza ma anche i profitti. Le nuove norme UE potrebbero però forzare la mano alla Mela. Nel testo si parla dei “gatekeeper“, aziende che hanno il controllo di grandi piattaforme. Come iOS e l’App Store di Apple. Che rischiano multe miliardarie se non rispettano determinate regole.

appstore apple

Nel testo di legge DMA (Digital Markets Act, una delle due bozze approvate) si legge che gli utenti devono avere la possibilità di rimuovere software preinstallato. Questo potrebbe significare che Apple dovrà consentire di disinstallare Safari, Apple Podcast e persino Siri e l’App Store. Inoltre, dovrà consentire ad app e app store di terze parti di funzionare sulla piattaforma.

Nel caso Apple non rispettasse queste misure, rischierebbe fino al 10% dei ricavi globali dell’anno precedente, fino al 20% se dovesse ripetersi. Il 10%, facendo una media negli ultimi cinque anni, andrebbe dai 13 ai 16 miliardi di dollari di multa.

Una soluzione per Apple potrebbe essere il ritirarsi dal mercato europeo. Ma visto che i ricavi netti l’anno scorso si aggiravano sopra agli 80 miliardi di dollari, dubitiamo sia una via percorribile. Più probabile che Apple trovi un accordo per aprire all’app store di terze parti senza compromettere la sicurezza. Magari chiedendo standard precisi di sicurezza agli sviluppatori dei software di terze parti, approvati dall’Europa.

La situazione potrebbe complicarsi e resta ancora da definire. Vi terremo aggiornati.

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Source
BGR

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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