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Sciopero autori e sceneggiatori: cosa prevede l’accordo che regolamenta l’utilizzo della IA

Autori e sceneggiatori hanno posto fine allo sciopero durato ben cinque mesi.

Lo sciopero di autori e sceneggiatori statunitensi di film e serie tv si è concluso con un accordo che prevede la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) in campo cinematografico. L’accordo è stato denominato Minimum Basic Agreement ed ecco di cosa si tratta.

Novità riguardo allo sciopero di autori e sceneggiatori: ecco l’accordo triennale

Undici mila tra sceneggiatori e addetti ai lavori provenienti dagli Stati Uniti si sono uniti per reclamare un accordo sulla regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Rappresentati dal sindacato Writers Guild of America, i lavoratori nel campo nella cinematografia hanno posto fine allo sciopero durato ben cinque mesi. È stato finalmente trovato un accordo triennale.

L’accordo prevede un dossier di 90 pagine in cui vengono descritte una per una le nuove condizioni di lavoro. Esso ha l’obiettivo di regolamentare l’utilizzo delle nuove sfide poste dai sistemi generativi che pongono al lavoro autoriale e, quindi, creativo. Tra i sistemi generativi troviamo la tanto chiacchierata intelligenza artificiale e, soprattutto, ChatGPT.

Sciopero di autori e sceneggiatori, qual è la paura più grande

La paura più grande da parte di autori e sceneggiatori facenti parte del sindacato Writers Guild of America è che la scrittura e quindi la creazione venga assegnato a questi sistemi generativi.

sciopero Hollywood

Come funziona il Minimum Basic Agreement

Per questo motivo, il Minimum Basic Agreement, ovvero il nuovo contratto istituito proprio in questi giorni, non proibisce l’uso dell’intelligenza artificiale, ma viene fortemente limitata. Ad esempio, si afferma il fatto che l’intelligenza artificiale non può essere usata per scrivere o riscrivere materiale letterario. Inoltre, il materiale prodotto dal sistema generativo non verrà considerato coperto dall’Agreement.

Cosa significa questo? Gli autori o gli sceneggiatori che useranno il materiale proveniente da ChatGPT che non sia stato approvato dalle parti non sarà protetto in termini di diritti.

Il Minimum Basic Agreement prevede che un autore possa utilizzare l’IA nella sua scrittura solo se la società per cui sta lavorando è d’accordo e se ha fornito all’autore in questione le policy relative. Questa regola, però, non significa che la società può imporre all’autore di usare il sistema generativo per accorciare i tempi di scrittura.

E la tutela del diritto d’autore?

Per ultimo, ma non per importanza, il Minimum Basic Agreement ha trattato della tutela del diritto d’autore. Il sindacato ha affermato che lo sfruttamento del materiale degli scrittori per addestrare l’IA è proibito non solo dall’Agreement in questione, ma anche da altre leggi.

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Source
Wired

Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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