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Come la nuova legge combatte la pirateria online

Pirateria online al bando: il Senato ha approvato all’unanimità la nuova legge che combatte la diffusione illegale di contenuti protetti dal diritto d’autore. La “legge anti pezzotto” prevede sanzioni severe, tra cui fino a tre anni di reclusione e multe fino a quindicimila euro. Anche se dovremo vederla in azione per capire se avrà gli effetti sperati dalla politica.

Pirateria online, come funziona la legge appena approvata

La Lega Calcio e le società coinvolte nella gara per l’assegnazione dei diritti delle prossime cinque stagioni del campionato di Serie A attendevano molto questa norma. Che va a punire proprio chi cerca modi illegali per vedere le partite. Come riporta Fabio Salamida su Wired, si stima che più di cinque milioni di italiani utilizzino indirizzi pirata per guardare le partite delle loro squadre del cuore. Il tutto senza dover pagare le piattaforme di streaming che trasmettono i campionati e le competizioni europee.

La principale novità riguarda i tempi: la nuova legge conferirà all’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) il potere di ordinare ai fornitori di servizi di disabilitare l’accesso al sito che trasmette segnali pirata entro trenta minuti, anche attraverso provvedimenti cautelari e urgenti.

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pirateria online

In questo modo si supera il principale problema riscontrato finora nei provvedimenti applicati contro la pirateria online, ovvero la lentezza con cui venivano bloccate le pagine da cui partiva il segnale. Spesso ciò avveniva dopo diverse ore o addirittura giorni. Quando quindi tutti avevano già visto la partita.

Allo stesso tempo, l’Autorità competente sarà in grado di informare immediatamente la magistratura appropriata attraverso l’invio di un rapporto di reato. In quel momento, i giudici saranno in grado di risalire facilmente al proprietario della pagina e ottenere accesso alle sue informazioni personali tramite il monitoraggio dei pagamenti.

Inoltre, ci sarà un aumento delle sanzioni per gli utenti finali, che potranno pagare fino a cinquemila euro se identificati, rispetto ai mille euro previsti attualmente.

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Source
Wired

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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