Due libri imperdibili per chi ama i podcast (e magari vorrebbe crearne uno)

I podcast funzionano, c’è poco da fare. Sono sempre più numerosi i report che stanno analizzando, con numeri e dati, il boom dei contenuti audio scaricabili e ascoltabili in qualunque momento.

I motivi del successo sono svariati. Citiamone almeno due, forse i principali. Il primo corrisponde a una sorta di reazione alle piattaforme social sempre più sgargianti e smart, ma che impongono una concentrazione assoluta da parte dell’utente, oltre – spesso – a ritmi comunicativi frenetici.

E qui passiamo al secondo motivo cardine: il podcast permette una fruizione rilassata, ma non solo. Si possono ascoltare i podcast mentre si fanno altre cose, riempiendo in maniera proficua i cosiddetti tempi morti (dagli spostamenti in auto o a piedi a tutti i momenti in cui si riordina casa).

Le opportunità dell’universo podcast

In un altro articolo, parlandovi di un corso per podcaster organizzato da Chora Media, vi abbiamo dimostrato quanto interesse ci sia attorno al fenomeno. Interesse declinabile in due modi. Da una parte, infatti, è in continua crescita il numero degli ascoltatori di questi contenuti. Ma dall’altro, e il corso di Chora Media va proprio in questa direzione, si aprono sempre nuove opportunità lavorative per chi sia capace di inventare e gestire un podcast di successo.

Ecco allora che abbiamo letto per voi due imperdibili libri sull’argomento, perfetti sia per chi voglia conoscerlo meglio, sia per chi sognasse di aprire un proprio podcast. Per puro diletto o magari, perché no, con l’ambizione di farne un mestiere.

Professione podcaster

I due libri sul podcast, permetteteci un consiglio, andrebbero letti nell’ordine in cui ve li presentiamo.

Il primo dei due è Professione podcaster, lo ha scritto Alessandro Mazzù e lo ha dato alle stampe Dario Flaccovio nel febbraio del 2022.

Mazzù è podcaster, speaker, youtuber oltre che consulente e formatore nel digital marketing.

Il sottotitolo del libro recita: Allena la voce, scegli i giusti contenuti e strumenti e migliora il tuo personal branding. E dà l’idea del contenuto del volume: si tratta di un manuale dove, con grande chiarezza e commendevole ironia, l’autore ci racconta davvero tutto quello che dobbiamo sapere per prendere dimestichezza con l’universo dei podcast.

Prima di iniziare

Mazzù, nelle prime due parti del libro, spiega con qualche numero il fenomeno dei podcast e aiuta a riflettere su alcuni parametri con cui necessariamente dovrà fare i conti chiunque voglia aprire un podcast. Non solo sarà fondamentale la scelta dell’argomento, va da sé, ma anche la periodicità dei contenuti e la durata di ogni puntata. C’è poi la sacrosanta citazione di quello che resta il miglior bignami mai stato scritto sui testi destinati alla voce. E cioè Norme per la redazione di un testo radiofonico, che Carlo Emilio Gadda scrisse nel 1953 per i testi radiofonici della Rai.

La tecnica

Le due parti centrali del libro si occupano della tecnica. Un capitolo è dedicato all’attrezzatura: ci sono indispensabili norme per districarsi tra microfoni, cuffie, schede, audio e software. Con un concetto ripetuto giustamente più e più volte: una spesa folle non corrisponde necessariamente a un podcast di successo.

Anche perché un capitolo a parte è dedicato allo strumento più importante (e dirimente) di tutti: la nostra voce.

E poi?

E una volta messo in piedi un podcast? Mazzù dedica la parte finale del suo libro al marketing e al personal branding. Cioè, rispettivamente, a cosa fare perché un podcast abbia pubblico, e cosa fare perché il podcast sia un mezzo per promuoversi.

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Branded podcast producer

Ed è qui che si incastra pressoché alla perfezione Branded podcast producer, scritto da Rossella Pivanti e pubblicato da FrancoAngeli nel novembre del 2021.

Pivanti è un’audio producer specializzata in branded podcast. E nel suo volume si occupa appunto di mostrare ai lettori le possibilità di fare podcast per promuovere un marchio (non necessariamente il proprio).

La cosa interessante è che questo libro non inizia da dove quello di Mazzù finisce, ma riprende praticamente gli stessi argomenti. Tuttavia visti da un’altra prospettiva: quella di chi desidera creare un podcast per potenziare la visibilità di un’azienda, un prodotto, un servizio o un’iniziativa.

Relazione e progettazione

Così si intitolano le prime due parti del libro, in cui l’autrice spiega perché il branding podcast ha successo e come impostare (nel formato, nei contenuti, nel linguaggio) un podcast che funzioni. Aiutano il lettore alcuni esempi concreti, tra cui un progetto a cui ha lavorato l’autrice.

Produzione di un podcast

La terza parte del libro di Rossella Pivanti è dedicata alla produzione dei contenuti audio. Si parla nuovamente di strumentazione, e un intero capitolo è dedicato alla creazione e al perfezionamento dei contenuti: si va dagli aspetti tecnici della registrazione e della post-produzione, a quelli legali.

Branded Podcast Producer: Narrazioni audio per brand capaci...

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E infine, la diffusione

Anche Branded podcast producer si conclude con una parte dedicata ai modi più proficui per lanciare il nostro podcast nel mondo. Ma considerando che qui stiamo parlando di contenuti per i brand. Quindi: dove posizionare il marchio e come distribuire i podcast? Come calcolare le performance e soprattutto come migliorarle?

I libri di Mazzù e Pivanti, insomma, ci mostrano le enormi e varie potenzialità dei podcast. Che possono sì essere passatempi individuali, ma che sono anche in grado di dare visibilità ai marchi in territori e con modalità ancora parzialmente inesplorati.

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