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La bufala della settimana: il buono carburante Eni

La catena su WhatsApp è diventata virale

La guerra tra Russia e Ucraina, oltre alle devastanti conseguenze alla popolazione assediata, porta timori globali di un’escalation del conflitto. E non solo: i riflessi della guerra stanno dando i loro segnali tangibili anche alle nostre latitudini. Uno tra tutti è il vistoso rincaro dei carburanti, dovuto (semplificando) all’incertezza sul futuro prossimo, non sapendo quanto durerà il conflitto. Né quanto le sanzioni comminate alla Russia da una parte, e dall’altra le decisioni di Mosca, potranno influire sulla disponibilità dei carburanti.

Questa situazione, oltre ad aver gettato in uno stato di apprensione molti nostri concittadini, ha dato il via a una serie di fake news davvero poco comprensibili. Che hanno come unica conseguenza quella di gettare in un panico ancora maggiore individui già sufficientemente fiaccati dalla pandemia prima, e dai risvolti del conflitto russo-ucraino ora.

L’ultima bufala in ordine di tempo (che contiene anche una truffa) è quella secondo cui l’Eni regalerebbe un buono carburante da 100 euro. Scopriamo di cosa si tratta più nel dettaglio.

La bufala-truffa del buono carburante

Su WhatsApp è girato nelle ultime ore un messaggio secondo cui Eni avrebbe regalato un buono carburante da 100 euro. Sarebbe bastato cliccare sul link presente sul messaggio per avere informazioni sul ritiro del buono. Il testo, come vedremo, è un perfetto esempio di bufala-truffa.

Eni distributore

Il testo del messaggio

Il testo del messaggio della catena virale è il seguente: “Da oggi tutte le stazioni ENI, regaleranno 10.000 Buoni Benzina da 100€ per protesta contro il governo e la guerra. Qui sotto è spiegato come ricevere il buono prima che finisce.”

E per “qui sotto” si intende un link su cui è del tutto sconsigliabile cliccare.

Saltano agli occhi, nel testo citato, tre elementi che caratterizzano le fake news. Il meno importante è lo scarso amore per la lingua italiana (“finisce” anziché “finisca”). Il secondo è il tentativo di far leva su sentimenti diffusi (il ripudio della guerra e l’eventuale antipatia per l’attuale governo italiano). Terzo elemento, la sensazione di sentirsi privilegiati nell’aver ricevuto un messaggio che si presume non sia destinato a tutti.

L’emotività contro la logica

Ma siamo alle solite. Si tenta di agganciare l’emotività degli utenti social, quando basterebbe fare un lungo respiro per capire come il messaggio faccia acqua da tutte le parti. E i motivi sono almeno due. Il primo: se l’aumento dei carburanti mette in crisi il comparto, come potrebbe un’azienda del settore trovare la disponibilità per elargire buoni benzina? Secondo motivo: come potrebbe una protesta “contro il governo” muovere dall’Eni, società che è stata statale sino al 1992?

Come sempre, la razionalità viene scavalcata: si punta dritto alle paure e ai bisogni delle persone.

Oltre alla bufala, la truffa

Ma stavolta, purtroppo, c’è di più. Il link dove gli utenti avrebbero scoperto come fare a ottenere il buono carburante da 100 euro fa atterrare in una pagina in cui, come nei migliori (si fa per dire) casi di phishing, vengono chiesti dati sensibili. Con tutte le ben note conseguenze del caso.

Si tratta dunque di una truffa. Se ce ne fosse stato bisogno, i colleghi di bufale.net ricordano che l’Eni non ha, ovviamente, confermato l’erogazione di questo fantomatico buono carburante.

Il phishing a braccetto con l’attualità

Non è la prima volta, in questi ultimi mesi, che i tentativi di phishing vengono elaborati sulle notizie che più smuovono l’emotività delle persone. Lo scorso dicembre vi avevamo infatti raccontato di come fosse circolata una mail truffa, il cui testo recitava così: “In allegato potete trovare la fattura Proforma. Si prega di notare che il governo ha implementato nuove normative per arginare la diffusione della variante OMICRON COVID-19. I documenti finali saranno inviati dopo la conferma definitiva delle informazioni in allegato.”

Stesso canovaccio: far leva su una paura largamente diffusa.

Le bufale sul rincaro dei carburanti

Se il rincaro dei carburanti ha portato a questa bufala-truffa, altre fake news l’hanno preceduta.

Diverse notizie false sono circolate non con l’obiettivo di raggirare gli utenti, ma solo di destabilizzarli. Una molto recente, ad esempio, era costituita da un’immagine con su scritto “Prezzo della benzina oggi”. Seguivano le bandiere di diversi Paesi e il costo della benzina per ciascuno di essi, con l’Italia indicata come Paese dal costo della benzina nettamente più elevato.

I prezzi però erano stati gonfiati, e soprattutto quel “Prezzo della benzina oggi”, senza nessuna indicazione di data, era talmente vago da potersi applicare a qualunque giorno di qualunque anno.

Considerazione finale

Dalla composizione di questi messaggi possiamo quasi trarre una norma comportamentale. I contenuti delle bufale sono necessariamente vaghi perché descrivono una realtà inventata.

Per cui, cari lettori di Techprincess, meno dettagli trovate in una notizia e meno dovreste fidarvi (e più sarebbe bene che approfondiste).

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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