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Samsung Galaxy Z Flip si ripara facilmente

PBKreviews come di suo solito, si è prodigato nel fare a pezzi il nuovo foldable di casa Samsung, Galaxy Z Flip. Secondo il suo report,  il device è più semplice da riparare rispetto alla concorrenza, nonostante la complessità richiesta dalla nuova tecnologia che lo compone.

Samsung Galaxy Z Flip: si smonta (e ripara) facilmente

Il teardown, lo “smontaggio”, inizia con la rimozione di entrambe le piastre posteriori. Ognuna di esse richiede il riscaldamento per ammorbidire l’adesivo, e quindi uno strumento di leva per tagliare via quella colla. Una volta tagliata la colla, entrambe le piastre possono essere rimosse. Il pannello superiore richiede la rimozione di un singolo cavo che Samsung ha lasciato appositamente lungo, in modo da non rovinarlo o intaccarlo durante questa fase.

Una volta che il cavo è stato estratto dal connettore, ci sono 12 elementi di fissaggio da rimuovere. Ognuno di essi possiede chiusura a croce, successivamente basta rimuovere i rivestimenti in plastica per rivelare una serie di connettori in stile Lego tra ciascun componente e le schede. Il pad di ricarica wireless esce per primo, seguito dal gruppo altoparlanti.

Da lì, rimane solo un elemento di fissaggio. Questa è una testa di Phillips che mantiene la scheda madre in posizione, come mostrato nel video qui sotto.

In che modo Galaxy Z Flip si confronta con la concorrenza (Motorola RAZR) sul fronte della riparazione?
La differenza appare netta. Tutto dipende principalmente da come sono disposti i componenti interni.

Entrambi i dispositivi utilizzano un design con batteria divisa e hanno due cover da riscaldare per la rimozione, ma RAZR appare come un device meno riparabile. “Una serie di passaggi alternati che richiedono la rimozione dell’adesivo, l’allentamento del dispositivo di fissaggio e la disconnessione dei cavi, rendono il processo più lungo e complesso“, afferma PBKreviews.

I connettori per cavi su RAZR sono ben nascosti, facilitando il danneggiamento accidentale.  Al contrario, Samsung ha usato solo 12 elementi di fissaggio collocati in modo da poterli rimuovere tutti in un unico passaggio.

La bestia nera: lo schermo

Proprio ieri vi abbiamo mostrato la facilità con cui è possibile danneggiare la plastica che ricopre lo schermo di Galaxy Z Flip. Lo schermo è l’unico reale fattore di rischio in ambito riparabilità. Per estrarre il pannello è necessario completare lo smontaggio scollegando i cavi che vanno dal display alla scheda. Quindi il bordo di plastica che circonda lo schermo deve essere rimosso dalla parte anteriore e solo successivamente, lo schermo stesso potrà essere staccato.

Speriamo solo che Samsung, vista la poca resistenza e durevolezza (ed il prezzo del device), non chieda cifre esorbitanti in futuro per una sostituzione, quantomeno del rivestimento in plastica.

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