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Guida automotive: come scegliere l’auto migliore | Auto for Dummies

Scegliere l’auto giusta può diventare davvero complicato: prezzo, estetica, prestazioni ed esigenze sono solo alcuni dei parametri da prendere in considerazione. Occorre sicuramente fare una scrematura grossolana in un primo momento per poi raffinare la scelta attraverso i vari modelli e configurazioni messi a disposizione dai marchi. Un’automobile è infatti un prodotto a lunga durata per cui si rende necessario investire una più o meno consistente quantità di denaro.

Il prezzo rappresenta sicuramente la pietra angolare per la costruzione della scelta definitiva; tuttavia l’ampiezza di gamma che le differenti case costruttrici offrono è talmente vasta da non facilitare la decisione una volta deciso il budget massimo. Possiamo quindi distinguere la qualità generale di una vettura per tutti i giorni in quattro categorie molto indicative:

  • economiche: sotto i 12.000 €
  • scelta ponderata: fino ai 18.000€
  • con qualche sfizio: fino a 25.000€
  • senza limiti: oltre i 25.000€

Entro certi limiti è possibile soddisfare le diverse esigenze per tutta la classificazione, fermo restando che, per ogni parametro, la scelta economica pone dei vincoli: prestazioni e qualità costruttiva generalmente aumentano con il costo finale. Considerando invece fattori come sicurezza, allestimento tecnologico ed estetica si può tranquillamente acquistare un ottimo prodotto senza sborsare un capitale.

SUV, berlina o station wagon?

Una tra le prime scelte da affrontare riguarda sicuramente la carrozzeria. Telaio, passo, lunghezza e dimensioni influiscono notevolmente sulla dinamica di guida e sulle potenzialità finali del veicolo; un approfondimento completo è disponibile consultando la seguente guida.

Non è una scelta facile, anche il gusto vuole la sua parte, ma di certo è una cernita che permette di ridurre notevolmente il numero di modelli: se abitate in città e non avete il pallino per le macchine enormi scordatevi i SUV; potreste essere attratti da qualche modello economico (ad esempio Dacia Duster) che, nonostante un’estetica accattivante, se non supportato dai migliori propulsori disponibili, rischia di portare ad un mezzo pesante senza un adeguato rapporto peso-potenza.

Per un acquisto duraturo si possono utilizzare alcuni vincoli per facilitare la scelta: esigenze familiari portano facilmente ad una station wagon, viaggi frequenti ad una berlina mentre per un utilizzo esclusivamente urbano una segmento A sembra essere la scelta giusta; per il resto è tutta una questione di gusto.

Prestazioni: quando i cavalli diventano uno sfizio

Come direbbero gli anglosassoni, una petrol-head (letteralmente “testa di benzina”) ha una solo cosa in testa: motori sopra i 2.0 litri, sterzo rigido e scarichi rumorosi; la ricarica wireless ed il cruise control adattivo possono aspettare. Non tutti gli acquirenti sentono però il bisogno di almeno 200 cavalli trottanti sotto il cofano ed un più semplice propulsore montato su un telaio, magari derivato da qualche modello che in passato ha avuto molto successo, può comunque regalare delle soddisfazioni.

A partire dall’alimentazione, già discussa in un precedente articolo di Auto for Dummies, più potenza implica costi maggiori. Tuttavia il piacere di guida e la possibilità, sempre rispettando il codice della strada, di spingere sull’acceleratore è un’emozione che tutti gli appassionati di auto sognano di provare sull’auto di tutti i giorni.

Nel caso dei diesel, molto spesso turbocompressori, salire sopra l’1.5 litri di cilindrata significa dare priorità alle prestazioni. Esistono degli ottimi propulsori (ad esempio quelli del gruppo Volkswagen) che, dal 1’200 al 1’400 cm3, sono in grado di sfornare anche 130 cavalli; più che sufficienti per tutte le esigenze cittadine. Per quanto riguarda i benzina si può osare qualcosa in più ma oltre il 2000 cm3, se l’utilizzo è per il tragitto casa-lavoro, la scelta risulta esagerata.

Oltre i costi di acquisto, con l’aumentare delle prestazioni aumentano anche i consumi di carburante ed i relativi costi di bollo e assicurazione. Considerante l’utilità pluriennale di questo bene, a meno di ripiegare su un leasing o noleggio a lungo termine, i costi indiretti sono da tenere in forte considerazione.

Un motore grosso e robusto non ha solo svantaggi, è il caso di viaggi lunghi e frequenti. Rimanendo sotto i 10’000 Km all’anno non è necessaria una particolare cura nella scelta del propulsore (per quanto riguarda dimensioni e potenza) mentre per tragitti oltre i 20’000-30’000 Km annui l’affidabilità di un motore di piccole dimensioni inizia a farsi sentire. Portare un piccolo motore ad alti giri per molto tempo accorcia la vita del propulsore stesso; l’affidabilità di un 3’000 cm3 benzina montato su una berlina di livello offre una sicurezza decisamente maggiore e dei costi di manutenzione a volte anche più bassi.

Il lato oscuro della tecnologia

Uno dei più grandi trend per quanto riguarda la scelta dell’auto è sicuramente il comparto tecnologico. Ampi display dotati delle più recenti interfacce di infotainment e sistemi di assistenza alla guida degni della NASA sono solo alcuni dei componenti, spesso non di serie, disponibili per i vari modelli.

Se è questo il fulcro della vostra scelta potete tranquillamente trovare un modello economico che, con poche migliaia di Euro in più, è in grado di offrirvi tutti gli ultimi ritrovati tecnologici a disposizione. Prendiamo come esempio la piccola segmento A Volkswagen Up: con circa 10’000 € potrete avere il modello base ma raggiungendo i circa 14’000 € avrete una piccola utilitaria, economica anche come costi di gestione, con tanto di navigatore, radio bluetooth e USB, telecamera posteriore e molto altro.

Certo, manchi più lussuosi come Mercedes-Benz e BMW “regalano” sicuramente una diversa esperienza ma anche le più piccole, a volte, sono anche meglio. C’è da considerare che spesso gli optional tecnologici sono molto costosi: un navigatore, più o meno avanzato, può arrivare tranquillamente a più di 2’500 € ed un sistema di telecamere anche più di 1000 €.

Risulta quindi una delle scelte più difficili vista la varietà di configurazioni disponibili e le specifiche utilità di ogni singolo componente. Occorre perdere un po’ di tempo per effettuare una scelta ponderata alle esigenze: in città il cruise control adattivo non serve a niente ma i sensori di parcheggio ed il sistema di rilevamento pedoni risultano ormai fondamentali.

L’apparenza inganna

Anche l’occhio vuole la sua parte e, in fatto di automobili, il design risulta una componente fondamentale. Dalle più classiche e morbide linee Mercedes-Benz e Audi alle più squadrate e aggressive di BMW il catalogo è ampio.

L’età è un altro fattore importante, senza considerare le preferenze personali. Un’auto “alla moda” con cui spostarsi tutti i giorni è sicuramente una soddisfazione ma se si tratta esclusivamente del tragitto casa-lavoro il discorso cambia. Alcune vetture saranno quindi più adatte ad un pubblico giovane, come la nuova Mercedes Classe A o la Renault Clio, altre ancora ad una clientela più matura, come può essere una Volkswagen Passat o una Fiat Tipo.

E’ importante infine considerare verniciatura, cromatura e tutta quelle serie di pacchetti estetici, più o meno costosi, in grado di farvi fare la figura che meritate.

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Autore

  • Federico Marino

    Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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