I miglioramenti della tecnologia hanno portato alla nascita di nuovi sistemi di sicurezza, tra cui spicca quella biometrica, basata sul riconoscimento di impronte digitali, viso e voce.
Questo tipo di protezione starebbe diventando uno standard in numerosi settori e, stando ai dati raccolti da Technavio, entro il 2021 potrebbe espandersi di oltre al 79%. A spingere utenti e lavoratori a sfruttarla spesso è la scomodità delle password che, oltre a dover cambiare spesso ed essere ad un certo livello di complessità, possono essere facilmente dimenticate o confuse.
Secondo il Ponemon Institute e IBM il costo medio di una violazione dei dati per record in ambito finanziario ammontava a 245$ nel 2017, secondo solo al settore sanitario. Ad essere spesso responsabili di queste violazioni sono i dipendenti stessi, per questo i CIO devono creare sistemi di sicurezza adatti a proteggere le aziende. A poterli offrire sono i notebook Toshiba della serie X, che presentano sia i sensori fingerprint sia il riconoscimento dell’iride, e permetteranno agli utenti Windows 10 di sfruttare le opzioni biometriche di Windows Hello per sbloccare in modo sicuro e più semplice il dispositivo.
La grandi aziende del settore bancario sono all'avanguardia e stanno già implementando il riconoscimento vocale nelle proprie piattaforme banking, così da migliorarne la sicurezza e garantire un’esperienza di log-in più semplice. La tecnologia biometrica, nonostante non sia ancora a prova di errore, una volta consolidata potrebbe diventare la scelta migliore per ottenere una sicurezza di primo livello.
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