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Strange Way of Life: com’è il cortometraggio di Pedro Almodóvar

Strange Way of Life uscirà nelle sale italiane il 21 settembre, prima di arrivare in esclusiva su MUBI.

A tre anni di distanza da The Human Voice, con protagonista una strepitosa Tilda Swinton, Pedro Almodóvar torna al cortometraggio e alla lingua inglese con Strange Way of Life, western a tinte queer disponibile nelle sale italiane a partire dal 21 settembre. Un progetto decisamente particolare anche all’interno della carriera del poliedrico cineasta spagnolo, prodotto dalla sua casa di produzione El Deseo insieme a Yves Saint Laurent, con il direttore creativo della maison Anthony Vaccarello accreditato sia per i costumi, sia nel ruolo di produttore esecutivo. Un racconto breve ma denso di contenuti e suggestioni, esaltato dalle ottime performance di Ethan Hawke e Pedro Pascal.

Non chiamatelo Brokeback Mountain. Pur amando il lavoro di Ang Lee, è lo stesso Pedro Almodóvar a rifiutare l’accostamento, dal momento che a suo modo di vedere non si può parlare di western, essendo i protagonisti due pastori. In Strange Way of Life abbiamo invece tutti i crismi del western: c’è lo sceriffo Jake (Ethan Hawke), a cui fa visita il cowboy Silva (Pedro Pascal), con cui condivide un dolce e allo stesso tempo doloroso passato. Una storia di amicizia, passione e amore bruscamente interrotta per 25 anni, fino a quando un omicidio avvenuto in città fa nuovamente incrociare le strade di Jake e Silva. Ne segue un repertorio fatto di sparatorie, duelli e tradimenti, in cui il genere più maschilista incontra lo sguardo delicato e demitizzante del leggendario cineasta spagnolo.

Strange Way of Life: il western queer di Pedro Almodóvar

Strange Way of Life

Pur all’interno di una cornice nata e sviluppata come una vetrina per le creazioni di Yves Saint Laurent, indossate con eleganza e carisma dai protagonisti, Pedro Almodóvar riesce ad apportare qualcosa di nuovo a un genere che ha già abbracciato storie d’amore gay (si pensi a Ultima notte a Warlock o al recente Il potere del cane), ma mai con questa evidente voglia di demolire la mascolinità più tossica senza rinunciare all’epica. In appena 30 minuti di girato, Ethan Hawke e Pedro Pascal riescono infatti a tratteggiare una storia d’amore credibile e tridimensionale, fatta di passione nascosta a causa di una società ancora troppo arretrata, di parole non dette, di sguardi esitanti e di una sessualità mai gratuita.

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A margine della passione omoerotica di Jake e Silva c’è però un western abbastanza tipico, in cui i dilemmi morali e i sentimenti personali si scontrano con una realtà destinata a dividere i protagonisti e a generare un immancabile crescendo di tensione e violenza. Non manca inoltre la crepuscolare malinconia dei western più profondi, resa ancora più potente e suggestiva dal contrasto con alcuni flashback, incentrati sui protagonisti da giovani e sulla loro irrefrenabile e spensierata passione. Il risultato è un racconto in cui riusciamo a sentire anche ciò che non vediamo, e ci ritroviamo addirittura frustrati per la brevità di Strange Way of Life. Un sentimento abbastanza atipico per il panorama audiovisivo contemporaneo, dominato invece da narrazioni prolisse e ipertrofiche.

Decostruire un genere

Strange Way of Life

Pedro Almodóvar attraversa la storia del genere, strizzando l’occhio a John Ford e Howard Hawks, flirtando con Douglas Sirk e Sam Peckinpah e lasciandosi ispirare da John Sturges e Anthony Mann. L’intento del regista però non è omaggiare, ma decostruire. Dopo decenni di scontri fratricidi, sanguinose vendette e tragici duelli, Almodóvar ci ricorda che non tutto è violenza e morte, e che anche due uomini soli in un ranch possono «prendersi cura l’uno dell’altro, proteggersi l’un l’altro e farsi compagnia», mettendo in scena la loro personale declinazione dell’amore e della mortalità.

Strange Way of Life non si conclude ma sfuma, lasciandoci con una sequenza di struggente e poetica bellezza, che altri avrebbero utilizzato come spunto per infiniti sequel o spin-off. Almodóvar ha invece il merito di fermarsi dove altri avrebbero iniziato, accontentandosi di celebrare due vite imperfette e una storia d’amore impossibile, ennesime gemme nella carriera di uno degli autori più importanti del cinema contemporaneo.

Strange Way of Life uscirà nelle sale italiane il 21 settembre, prima di arrivare in esclusiva su MUBI.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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