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La bufala della settimana: Giorgia Meloni e la maglietta del Roma Pride

Un fotomontaggio ben riuscito

Giugno è, non solo in Italia ma in tutto il mondo, il Pride Month. Il mese, cioè, dell’orgoglio LGBTQIA+. In cui chiunque ritenga che tutte le identità e gli orientamenti sessuali abbiano pari diritti, e non debbano essere discriminati, ha diverse occasioni di manifestare, come abbiamo ricordato in un altro articolo.

Il calendario degli eventi è in continua evoluzione, e tocca una cinquantina di città italiane. Tra queste, naturalmente, la capitale. Il Roma Pride si è svolto nella giornata di sabato 10 giugno. E nonostante la revoca del patrocinio della Regione Lazio (o forse proprio in virtù di questo), ha chiamato a sfilare alcune decine di migliaia di persone.

Si sono visti – e hanno rilasciato dichiarazioni – diversi leader politici di diversi partiti d’opposizione, oltre al sindaco della capitale Roberto Gualtieri. Considerate le posizioni della maggioranza di governo, non c’era davvero da aspettarsi nessuna presenza.

Se non che, è stata addirittura la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a sfoggiare la T-shirt del Roma Pride. Ma è successo davvero?

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Giorgia Meloni e la maglietta del Roma Pride

L’immagine che ha fatto il giro dei social ritrae la premier Giorgia Meloni in un atteggiamento informale. La si vede in T-shirt, all’apparenza all’interno di un appartamento privato, con i capelli raccolti, il sorriso smagliante e il dito medio e l’indice della mano destra che mimano la “V” di vittoria.

Ma la cosa più sorprendente è che Giorgia Meloni ostenta la t-shirt del Roma Pride.

Inutile dire che la sorprendente immagine ha fatto il giro della rete accompagnata dalle più disparate didascalie. Che possiamo dividere in due categorie. Da una parte ci sono i suoi elettori o sostenitori, o comunque i simpatizzanti del centrodestra, che si domandano cosa mai stia combinando la presidente del consiglio, e se non stia esagerando con le concessioni all’opposizione. Non è facile riportare qualche stralcio, perché puntualmente condito da vocaboli irriferibili.

Dall’altra parte ci sono proprio gli elettori del centrosinistra, che hanno accolto con una mistura di stupore e soddisfazione questa inattesa dimostrazione di apertura da parte di un personaggio politico noto per le sue posizioni radicali sull’argomento.

La fake news

Entrambe le categorie possono cessare le elucubrazioni, perché Giorgia Meloni non ha mai indossato la maglietta del Roma Pride.

Si tratta di un fotomontaggio che, va detto, è di una qualità estremamente migliore rispetto a ciò che di solito propone la Rete.

Ed è, in questo senso, solo un piccolo anticipo di ciò che potrà accadere nel futuro prossimo con l’affinarsi dell’intelligenza artificiale (ne riparleremo in coda all’articolo).

Dicevamo di Giorgia Meloni e della maglietta sul Roma Pride. L’immagine originale è stata scattata nel 2019, e ritrae la presidente di Fratelli d’Italia con una T-shirt molto più consola alla sua personalità e alla sua ideologia.

Il post originario che campeggia su Facebook è dell’11 novembre 2019. La didascalia recita: “Guardate cosa mi hanno regalato”, con tanto di faccina che piange dal ridere. E nella maglietta appare un fumetto caricaturale che ritrae la stessa Meloni. All’altezza della bocca, su sfondo tricolore, si leggono in stampatello le parole: “Io sono Giorgia”. Allusione a un tormentone di quel periodo, quando Meloni dal palco (e proprio in opposizione al movimento LGBTQIA+) aveva detto: “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana.” Frase remixata e diventata canzone, oltre che il titolo dell’autobiografia della politica.

Fotoritocco raffinato, bufala dozzinale

Diciamo qui quanto più volte scritto altrove: le menzogne che passano attraverso le immagini, specie se di buona fattura come quella di Giorgia Meloni con la maglietta del Roma Pride, sono più difficili da sbugiardare, perché hanno una presa emotiva più forte e immediata.

Eppure, bastava riflettere sul fatto che sarebbe stato davvero poco plausibile attendersi una simile mise da un personaggio politico da sempre su posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle di chi sull’identità di genere mira a una totale parità e all’abbattimento di ogni discriminazione.

A ciò si aggiunga il fatto che, un eventuale cambio di prospettiva così clamoroso, avrebbe riempito le prime pagine dei giornali e i palinsesti di tutti i tigì.

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Verso fake news sempre più accurate

La bufala di Giorgia Meloni con la maglietta del Roma Pride, insomma, poggia su un’intuizione poco credibile, ma col supporto di un’immagine davvero ben fatta.

Si guardi, come hanno notato i colleghi di Open, il grado di finezza raggiunto dall’intelligenza artificiale, che ad esempio ha proposto una serie di scatti su presunti animali giganti immortalati in epoca vittoriana.

Ecco: c’è da pensare che Midjourney e gli altri software produrranno deepfake sempre meno distinguibili dalla realtà.

E quando le bugie saranno anche più meditate dal punto di vista della plausibilità, allora dovremmo davvero rimboccarci le maniche. E acuire ancor più la nostra capacità di mantenere il sangue freddo, verificare e incrociare le fonti, affidarci unicamente a siti attendibili.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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