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YouTube rimuoverà il numero di “non mi piace” nei video

L'obiettivo è ridurre l'uso dei bot per molestare le persone sulla piattaforma

YouTube ha deciso di rimuovere il conteggio dei “non mi piace” da sotto i video sulla piattaforma. Il numero di “pollici versi” poteva portare ad attacchi e molestie contro particolari utenti, che potevano diventare intensi per i 2 miliardi di utenti attivi mensili della piattaforma di streaming. La nuova funzionalità inizierà da subito il roll out e sarà disponibile globalmente.

YouTube rimuoverà i “non mi piace” sotto i video

Nel mettere in atto questo cambiamento, YouTube non rimuove la possibilità di mettere dei “dislike” ai video. Potete ancora dimostrare la vostra contrarietà o il fatto che un contenuto non sia di vostro gradimento. I creatori inoltre potranno continuare a monitorare il numero di “non mi piace” privatamente, per avere una misura del successo (o in questo caso dell’insuccesso) dei propri video. Ma l’informazione non sarà disponibile pubblicamente.

“Durante l’esperimento abbiamo sentito che alcuni di voi hanno usato il conteggio dei dislike per decidere se guardare o meno un video. Sappiamo che potrete non essere d’accordo con la decisione, ma crediamo che sia la cosa giusta per la piattaformaha comunicato Google sul proprio blog.

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Questa non è la prima volta che Google cerca di gestire la funzione dei dislike. Nata innocentemente qualche anno fa per dare una forma di espressione in più agli utenti, nel tempo è diventata una forza tossica sulla piattaforma, secondo molti utenti. Senza contare che molti studiosi hanno effettuato ricerche sull’effetto sociale e psicologico dei conteggi di like e dislike, con risultati spesso contrastanti. Negli ultimi anni i social di Meta hanno dato la possibilità di decidere se nascondere o meno il conteggio dei like, lasciando agli utenti facoltà di decidere.

YouTube invece ha deciso di rimuovere il conteggio dei dislike per migliorare l’inclusività, il rispetto e la sicurezza sulla piattaforma. Questo è “uno dei tanti passi che stiamo prendendo per proteggere i creatori dalle molestie“. Ma la società assicura che continuerà a studiare e investire in questo ambito.

Resta da valutare l’impatto di questa decisione sulla piattaforma. Vi terremo informati.

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Source
CNET

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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