fbpx
CulturaDentro la canzoneHotMusicaRubriche

Dentro la Canzone: il significato di Coraline, la favola senza lieto fine dei Maneskin

"Ogni tua piccola lacrima è oceano sopra al mio viso"

Il 19 marzo 2021, due settimane dopo aver trionfato a Sanremo con Zitti e Buoni, ed esattamente due mesi prima di prendersi il palcoscenico internazionale all’Eurovision Song Contest, i Maneskin pubblicano Teatro d’ira – Vol. I , il loro secondo album in studio. Nella tracklist, tra una riffosissima Zitti e Buoni e una rabbiosa Lividi sui Gomiti, spicca una piccola perla. Si tratta di Coraline, una ballad rock dal significato intenso, con la quale i Maneskin dimostrano di aver raggiunto un’importante maturità artistica e autoriale.

Ma chi è Coraline e qual è il significato di questa canzone dei Maneskin? Beh cominciamo col dire che Coraline è il nome di una bambina immaginaria, che però rappresenta una persona reale. Il brano è infatti una dedica d’amore del frontman Damiano David alla sua fidanzata, Giorgia Soleri, che ha affrontato varie difficoltà personali nel corso della sua vita, di cui ha pubblicamente parlato. 

Chi è Coraline?

La Coraline della canzone è descritta come una bambina bella e sensibile, che ha il dono di assorbire il dolore degli altri, ma che non riesce a trovare il proprio posto nel mondo. Coraline è presumibilmente vittima di abusi, violenze e ingiustizie, ma soprattutto è vittima dei suoi demoni, che la portano a chiudersi in se stessa e a rinunciare ai suoi sogni. Solo l’amore di un cavaliere, che le promette di essere il suo scudo e la sua spada, sembra donare uno spiraglio di luce alla sua vita oscura.

Qui Amazon Music con 3 mesi d’uso Gratuito

Tuttavia questa favola non ha un lieto fine: Coraline “perde il frutto del suo ventre”, non conosce l’amore vero e allora finisce per rifugiarsi in un castello altissimo, ben protetto, dove nessuno può farle del male. Una vera e propria fortezza, che però le impedisce di vivere delle bellezze del mondo esterno. Finisce, insomma, per diventare prigioniera dello stesso luogo che la protegge.

Il significato di Coraline dei Maneskin

Nonostante un finale decisamente cupo, il brano è ricco di speranza, soprattutto nei ritornelli, dove la voce di Damiano sembra voler spronare la bambina ad uscire fuori dal suo guscio per mostrare al mondo la sua bellezza interiore.

Nel suo significato più concreto, Coraline dei Maneskin può essere vista come una metafora dell’adolescenza. Un periodo complesso per tutti, in cui non si è più bambini ma neanche adulti: un periodo in cui si ricerca la propria identità e il proprio posto nel mondo. Coraline sembra essere un invito ad accettare sé stessi, i propri limiti, e a non rinchiudersi in una torre d’avorio.

L’ispirazione: il romanzo di Neil Gaiman

La canzone dei Maneskin è palesemente ispirata al romanzo Coraline di Neil Gaiman, da cui è stato tratto un film d’animazione omonimo, e non solo per il titolo. Il libro di Gaiman racconta la storia di una bambina che scopre una porta segreta nella sua nuova casa. Il passaggio conduce ad un mondo parallelo in cui tutto è apparentemente perfetto, ma dove in realtà si nasconde un terribile pericolo: una malvagia strega. Coraline deve affrontare diverse sfide per salvare sé stessa e la sua famiglia.

Il brano dei Maneskin riprende solo in parte gli elementi del romanzo. Nel testo, che sviscereremo tra poco, Damiano cita “una misera porta” come passaggio tra due realtà diverse. A differenza dell’opera letteraria, dove Coraline affronta una strega, nella canzone la bambina affronta i suoi demoni, in bilico tra il mondo esterno e quello interiore. La differenza principale è che nel libro Coraline riesce a sconfiggere la strega e a tornare alla sua vita normale, mentre nella canzone la protagonista resta intrappolata nel rassicurante castello delle proprie insicurezze.

Il significato del testo di Coraline, strofa per strofa

Dimmi le tue verità, Coraline, Coraline

L’incipit, che ritornerà più volte nel brano, è quasi sussurrato e accompagnato da un arpeggio di chitarra elettrica. Damiano sembra pregare la bambina di aprirsi con lui, parlare, sfogarsi.

Coraline bella come il sole
Guerriera dal cuore zelante
Capelli come rose rosse
Preziosi quei fili di rame, amore, portali da me
Se senti campane cantare
Vedrai Coraline che piange
Che prende il dolore degli altri
E poi lo porta dentro lei

Nella prima strofa conosciamo Coraline, con in sottofondo il medesimo arpeggio, e Damiano ci racconta la sua sofferenza. Coraline assorbe il dolore del mondo e lo fa suo. Se per caso senti il suono delle campane, vuol dire che lei sta piangendo. Scopriremo in seguito, infatti, che Coraline vive in un enorme castello.

Però lei sa la verità
Non è per tutti andare avanti
Con il cuore che è diviso in due metà
È freddo già
È una bambina però sente come un peso
E prima o poi si spezzerà
E la gente dirà, ah: “Non vale niente”
Non riesce neanche a uscire da una misera porta
Ma un giorno, una volta, lei ci riuscirà

Qui avviene una prima variazione: l’arpeggio cambia e con esso anche la melodia cantata. Sembra quasi la fine della prima parte della canzone, quella in cui Damiano ci ha presentato la protagonista, le sue insicurezze e il suo rapporto con la gente che non capisce il suo dolore (la deride, le dice che “non vale niente”). Il riferimento alla “misera porta” è probabilmente al romanzo di Gaiman. Se solo riuscisse ad uscire da quella porta, forse, potrebbe ritrovare sé stessa e abbandonare le proprie insicurezze. E invece se ne sta rinchiusa nel suo castello. Il testo è decisamente carico di speranze: un giorno, magari anche solo per una una volta, Coraline riuscirà ad uscire.

E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma sente un mostro che la tiene in gabbia
Che le ricopre la strada di mine

A questo punto l’arpeggio è scomparso. La chitarra risuona con accordi aperti e Damiano sembra aver abbandonato il tono descrittivo e docile delle prime strofa. Ora è determinato, e in questa sezione stabilisce le fondamenta per un climax vocale che avverrà di lì a poco, mentre prova ancora a infondere ottimismo nella bambina.

Qui Amazon Music con 3 mesi d’uso Gratuito

E ho detto a Coraline che può crescere
Prendere le sue cose e poi partire
Ma Coraline non vuole mangiare, no
Sì, Coraline vorrebbe sparire

Il build up verso il climax vocale prosegue con l’ingresso della batteria. Solo cassa e rullante. La voce di Damiano è ora irrequieta, pronta ad esplodere. Il testo, intanto, continua a viaggiare su due binari: da una parte il cantante sprona Coraline ad uscire. Dall’altra il mostro, la sua depressione, continua a divorarla dall’interno, al punto che lei perde l’appetito e “vorrebbe sparire”.

E Coraline piange
Coraline ha l’ansia
Coraline vuole il mare ma ha paura dell’acqua
E forse il mare è dentro di lei

A questo punto il build-up è completo e la canzone esplode definitivamente. Dopo un bellissimo e dirompente fill di basso firmato Victoria, Damiano ci regala una delle performance vocali più intense del rock italiano, mentre ci porta all’interno dell’animo di Coraline. La bambina piange, ha l’ansia, desidera ciò che più la spaventa: uscire. “Vuole il mare ma ha paura dell’acqua e forse il mare è dentro di lei” è una soluzione lirica di un’intensità e maturità disarmante, soprattutto per un ragazzo di 20 anni.

E ogni parola è un’ascia
Un taglio sulla schiena
Come una zattera che naviga
In un fiume in piena
E forse il fiume è dentro di lei, di lei

Proseguendo sulla scia del ritornello, il testo utilizza immagini fortissime per descriverci la condizione della ragazza: ogni parola è un’ascia che provoca tagli sulla schiena, mentre la sua vita è come una piccola e fatiscente zattera in un fiume in piena. E quel fiume, quelle emozioni negative, sono dentro di lei, come quel bellissimo mare che Coraline sogna.

Sarò il fuoco ed il freddo
Riparo d’inverno
Sarò ciò che respiri
Capirò cosa hai dentro
E sarò l’acqua da bere
Il significato del bene
Sarò anche un soldato
O la luce di sera

È impossibile in questo bridge non ritrovare elementi de La Cura di Franco Battiato. A questo punto è palese: Damiano non sta parlando di una bambina qualsiasi. Coraline non è solo il frutto di una qualche immaginazione da cantautore. Sta parlando della ragazza che ama, per la quale farebbe di tutto. Si dice pronto a farsi fuoco per riscaldarla e scudo per proteggerla. Acqua per dissetarla e soldato per difenderla.

E in cambio non chiedo niente
Soltanto un sorriso
Ogni tua piccola lacrima è oceano sopra al mio viso
E in cambio non chiedo niente
Solo un po’ di tempo
Sarò vessillo, scudo
O la tua spada d’argento

Ancora ripensiamo a La Cura, mentre la melodia diventa sempre più intensa, e Damiano ci ricorda che quello è un amore puro. Un amore che non chiede in cambio nulla, proprio come quello cantato da Battiato. Chiede in cambio solo del tempo, per provare a convincerla ancora. Per fare un altro tentativo.

Coraline, bella come il sole
Ha perso il frutto del suo ventre
Non ha conosciuto l’amore
Ma un padre che di padre ha niente

Dopo il climax si ritorna all’arpeggio. Come dopo la tempesta ritorna il cielo sereno. Ma qui di sereno c’è veramente poco. Coraline è letteralmente divisa a metà: fuori una bellissima bambina, dentro la disperazione. Quel “padre che di padre ha niente” potrebbe voler dire tante cose, che la canzone non approfondisce, lasciando a tutti la propria interpretazione.

Le han detto in città c’è un castello
Con mura talmente potenti
Che se ci vai a vivere dentro
Non potrà colpirti più niente
Non potrà colpirti più niente

Siamo tornati all’inizio, dicevamo, quando il protagonista ci spiega che Coraline ha trovato, in realtà, il suo posto nel mondo. Anzi. Il suo posto fuori dal mondo, in quel castello che la protegge da tutto. In quella prigione che la tiene al sicuro, senza alcuna via d’uscita.

Coraline è una canzone intensa ed emozionante, tanto nel testo quanto nell’arrangiamento, tanto nella composizione quanto nell’interpretazione vocale di Damiano David. Un brano che dimostra la maturità artistica raggiunta dai Maneskin nel 2021. A mani basse tra le canzoni più amate della loro discografia, nonostante non sia mai nemmeno stata pubblicata come singolo. Basta questo, forse, a far abbandonare tutti i preconcetti di cui la fruizione di musica è carica nel 2023 e togliersi il cappello al cospetto di Damiano, Victoria, Ethan e Thomas.

Già perchè, indignatevi pure se proprio dovete, Coraline è un capolavoro della musica italiana.

RUSH!_LP (RED VINYL)
  • RUSH!_LP (RED VINYL)_Amazon Exclusive
  • Red Vinyl, Single 180 Gram Disc, printed inner sleeve

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🔍ChatGPT sfida Google con un nuovo motore di ricerca web
 
🎮Prime Gaming: ecco tutti i nuovi giochi gratis di maggio 2024
 
🪨La recensione di Samsung Galaxy XCover7, uno smartphone “da maltrattare”
 
💸Bonus 100 euro: a chi spetta, come richiederlo
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button